Isterectomia causa fibromi: e' evitabile nel mio caso?

Storia infinita quella del mio utero: 48 anni, cicli mestruali regolari, assente sintomatologia premenopausa, mestruazioni medio flusso ( abbondante solo il secondo giorno con durata di cinque), genetica familare della menopausa intorno ai 50 anni, con diverse isterectomie effettuate a zie e cugine, tutte dallo stesso ginecologo privato. Ad oggi i fibromi sottosierosi sono asintomatici ma palpabili a livello addominale perche' sono molto magra. Non prendo nessun farmaco, faccio movimento, insomma godo di buona salute fisica e mentale.
Nel 2002 miomectomia, in previsione di futura gravidanza e non perche' sintomatici i fibromi, con taglio addominale per asportazione di tre miomi sottosierosi, il più grande di 4, 5 cm. Intervento perfettamente riusciuto e cavità uterina indenne effettuato al Gemelli di Roma.
Nel 2005 gravidanza con cesareo sempre al Gemelli, senza alcuna problematica.
Dal 2005 in poi tutti i controlli ginecologici evidenziano utero deformato per fibromatosi, asintomatici, come già scritto. Le ovaie sono perfette e di dimensioni regolari.
Penultima ecografia transvaginale del 23 maggio 2018, effettuata il 20 giorno del ciclo riporta: utero ingrossato dap 74 mm, dt 74 mm, dl 120 mm. Il mioma piu grande fundico i-s di 40 mm. Rima endometriale di tipo secretivo di spesssore 7, 4 mm (ventesimo giorno ciclo). Ovaie regolari diametro massimo 31 e 36 mm.
Nesssuna indicazione per ulteriori esami o a consultare specialisti.
L' ultima ecografia Addominale del settembre 2109, un anno e quattro mesi dopo l' eco transvaginale, riporta utero ingrossato (dap 9, 8 cm; dt 9, 5 cm; dl 12, 5 cm) ad ecostruttura diffusamente disomogenea, con presenza di diversi fibromi da 2, 5 cm il maggiore dei quali del dt di 5, 6 cm. L'ecografista sostiene che il mio utero è un cesto di arance. Che il mio utero è grande ma senza sintomatologia non può essere definito patologico. Sono in attesa di consulto, non se scegliere ginecologo privato o farmi seguire in ospedale pubblico romano.
Non vorrei sottopormi ad operazioni chirurgiche, l'idea dell'asportazione del mio utero mi angoscia sotto tutti i punti di vista, domando: è possibile sperare che con la menopausa i miei fibromi si riducano al punto di non dover intervenire? L' embolizzazione effettuata a Roma all'ospedale pubblico Gemelli o al San Camillo potrebbe aiutarmi ad evitare un'isterectomia che mi terrorizza.
Sto benissimo e devo operarmi con tutti i rischi di un intervento e tutto quello che puo' compartare la perdita dell'utero.
Grazie e buon lavoro.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Se non è presente una sintomatologia dolorosa, se non ci sono flussi mestruali abbondanti , e trovandosi in periodo pre-menopausale (leggo 51 anni ) non riscontro le condizioni per una isterectomia !
L'assenza di sintomatologia , giustamente non è patologica .
Con l'avvento della menopausa , i fibromi non saranno stimolati dagli ormoni delle ovaie e si avrà una riduzione del loro volume , e da cesto di arance si trasformerà in un piccolo paniere.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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dopo
Utente
Utente
Dottore, grazie. Mi ha molto rasserenato. Volevo chiarire che ho 48 anni e nessun sintomo di premenopausa. Dovrei essere contenta ma pensando che le donne della mia famiglia hanno avuto mestruazioni fin oltre i 50, mia nonna 55, mi preoccupo un poco. Volevo chiederLe se una rima endometriale di tipo secretivo di 7,4 mm nel ventesimo giorno del ciclo è normale? Puo' dieta alimentare, sport, il tenersi magri, senza grasso addominale impedire ai fibromi di crescere? Io al mio utero ci tengo, pure se così malconcio. Sono sicura che mi capirà. Le auguro una buona serata.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Ho espresso chiaramente il mio pensiero!
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