Ginecologia

Salve, sono una ragazza di 26 anni.
Premetto, che sin da adolescente ho sofferto di cistiti ricorrenti curate con monuril o similari sotto consiglio medico.
Inoltre, sempre in età pre/ e adolescenziale ho sofferto di infezioni vaginali, come candida ricorrente e negli ultimi anni anche vaginite, curate con lavande e antibiotici dopo visita dal ginecologo.
Inoltre, soffro di ciclo sballato e molto doloroso sin da quando mi é venuto la prima volta, il più delle volte é in ritardo, diciamo solitamente é di 35 giorni, ultimamente arriva qualche giorno prima ma già calcolato in ritardo.
Poi sempre da adolescente, mi porto dietro un fastidio che riguarda delle perdite di urina involontarie, che mi accorgo di avere perché mi sento bagnata ed effettivamente ci sono sullo slip e non ho mai indagato quale fosse la spia del problema, ossia sembra che anche dopo la pipì la vescica non sia mai completamente svuotata ma é come se dovessi espellere sempre altre gocce.
Prima era anche peggio riguardo le perdite anche maleodoranti con conseguente imbarazzo e disagio e avevo anche dolori pelvici che credevo collegati al pre ciclo e al ciclo stesso, ma adesso penso non sia quello.
Però adesso, oltre queste perdite "vecchie ", ho avuto un infezione urinaria la klebsiella, scoperta dopo urinocoltura curata con antibiotico sotto consiglio medico.
Dopo 10 giorni, ho rifatto l'urino coltura ed é uscita negativa.
Da un paio di mesi e fino a qualche giorno prima che mi venisse il ciclo, ossia 5 giorni fa, avevo forti bruciori intimi, perdite chiare e cattivo odore vaginale, dolori durante i rapporti e anche dolore pelvico e lombare e dolore durante la minzione.
Adesso dopo il ciclo é rimasta l'urgenza nella minzione, dolore pelvico e lombare forte perdite di urina un po' di cattivo odore e un po' di bruciore durante i rapporti anche se ho evitato gli stessi la settimana antecedente al ciclo per riprenderli ieri proprio per il dolore e bruciore che avvertivo.
Ora, vorrei fare un'ulteriore visita ginecologica, perché non ho ben capito la natura di questi miei disturbi e se sono in qualche modo collegati.
Inoltre, il mio compagno ha la prostatite da diversi mesi che sta curando e abbiamo rapporti non protetti, non so se questo possa incidere in qualche modo e se per caso entrambi potremmo contagiarci.
Secondo voi, é più opportuno indagare ginecologicamente o urologicamente o entrambe?
Avevo il sospetto fosse nuovamente vaginite, ma documentandomi un po' su internet, potrebbero essere mille cose come cistite interstiziale, endometriosi, gonorrea ed altri.
Voi cosa ne pensate?
perdonatemi il mio essermi dilungata, ma volevo spiegare bene la situazione perché davvero sono preoccupata e non riesco a venirne a capo da anni ormai.
Nel frattempo dell'attesa per la visita ginecologica vorrei un vostro parere.
Grazie
Saluti
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Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Gent. Sig., la vagina è una cavità corporea il cui sbocco è prossimo allo sbocco dell'uretra e all'ano. Già questa caratteristica anatomica pone problemi igienici non da poco, infatti rende possibile, in condizioni di cattiva igiene, la contaminazione da parte di germi intestinali, spesso associata, per lo stesso motivo, alla cistite. A ciò si aggiunge la possibile diffusione ai 2 organi di germi intestinali per via linfatica, che spiega come mai le vaginiti e le cistiti sono frequenti anche in chi non ha rapporti sessuali. L'attività sessuale non protetta può aprire la strada alle malattie veneree classiche ( sifilide, gonorrea ) e a molte altre ( epatite, HIV, HPV, lnfogranuloma venereo, mollusco contagioso, infezioni da clamydia, mycoplasma, ureaplasma, herpes). Mentre per la stragrande maggioranza di queste infezioni è possibile evitare il contagio con l'uso del condom, per le infezioni da HPV, foriere di condilomi e neoplasie, nella donna soprattutto a livello di cervice, vagina e vulva, nell'uomo a livello di orofaringe e ano, la protezione offerta dal preservativo è solo parziale, tuttavia esiste la possibilità di vaccinarsi, meglio sarebbe già in epoca prepubere.
Le conseguenze di infezioni ripetute e/o recidivanti in ambito genitale sono molteplici. Sul versante ginecologico, di cui mi occupo, posso dirle che possono essere gravi, fino alla sterilità per occlusione tubarica. Essendo le tube aperte nella cavità peritoneale, infezioni ginecologiche trascurate portano alla malattia infiammatoria pelvica, con quadro clinico simile alla peritonite, che può lasciare esiti cicatriziali gravi, con dolori pelvici cronici e lesioni e dislocazioni tubariche. Le infezioni urinarie possono dal canto loro avere carattere ascendente, con conseguente pielonefrite acuta o cronica e danno renale. L' unica strategia che si può consigliarle secondo me è la seguente:
1- effettuare lei visita ginecologica ed il partner urologica, con i necessari accertamenti batteriologici e sierologici per la ricerca delle malattie sessualmente trasmesse.
2- avere rapporti protetti fino a documentata guarigione di entrambi.
Cordiali saluti e auguri.

Dr. Lucia Vecoli

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Utente
Utente
Salve,grazie per avermi risposto.Diciamo che come igiene ,avendo avuto sempre queste perdite di urina e le varie infezioni ho sempre esagerato nei lavaggi vaginali ovvero mi lavavo spessissimo anche con saponi delicati e ancora adesso mi lavo spesso per lo stesso motivo ,e questo forse mi ha portato ad un alterazione della flora vaginale.Avevo pensato di avere l'escherichia coli perché ho anche la pancia gonfia oltre che dolori pelvico(mi ero preoccupata perché il mio ex ragazzo c'è l'aveva ma non curata e non so se ci si può contagiare ). Però di fatto, sulle analisi del sangue non é uscito nulla perché ho fatto anche quelle e sono usciti i valori buoni nella norma .Prima del mio attuale compagno ,ho sempre avuto rapporti protetti tranne nel sesso orale e anche lui. Il dolore pelvico che ho, si attenua solo stando distesa per questo ho pensato anche alla malattia infiammatoria pelvica da lei citata anche se non so se é collegata al dolore lombare . Farò come mi consiglia riguardo i rapporti protetti , inoltre non sapevo della possibilità di vaccinarsi. Lei consiglia anche a me di fare una visita urologica?Nelle varie visite ginecologiche che ho fatto negli anni ,nonostante avessi esposto le mie problematiche non é mai stato riscontrato nulla a livello di ovaie e utero ma solo infezioni però di fatto i problemi si sono accentuati.
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Utente
Utente
Inoltre volevo sapere per il mio compagno gli esami batteriologici si intende urino coltura ?e sierologici invece?e volevo sapere se era opportuno sottopormi a cistoscopia per via del carico alla vescica,ho letto si possa trattare di vescica iperattiva .Inoltre io che esami specifici potrei farmi fare dal ginecologo per escludere qualsivoglia problematica ?oltre classico Pap Test?Grazie
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Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Gent. Sig., come le ho scritto in precedenza, eventuali accertamenti devono essere prescritti "sul campo", in base ai risultati della visita. Di solito le donne vengono seguite dal ginecologo, ma niente vieta una consulenza urologica, anch'io talvolta, a seconda di quanto emerge dalla visita, la consiglio. Per l'uomo invece è opportuna la valutazione dell'urologo, che richiederà, se necessario, esami specifici. Gli esami autogestiti sono spesso inutili e costosi, un buon occhio clinico vale più di tante analisi. Se poi ne vede la necessità, è bene che sia lo specialista a prescriverli e a inviare i pazienti nel centro più idoneo. Cordiali saluti.
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