Possibili problemi all' ATM?
Buongiorno
Vorrei esporvi una problematica che da metà luglio mi si presenta e a tuttora non mi da pace.
È cominciato tutto con l avvertire una certa rigidità dei muscoli del collo lato destro al quale nei giorni successivi si è aggiunta rigidità spalle, nuca e un dolore interno bocca come uno spillo infilato nella tonsilla destra e stesso dolore all orecchio destro con sensazione di orecchio tappato e acufene.
Con il passare ancora dei giorni ho optato per fare delle sedute di fisioterapia pensando fosse un problema di tensione muscolare con giovamento malgrado il dolore in bocca e all orecchio è rimasto.
Ad oggi la tensione muscolare a collo e spalle è tornata in entrambi i lati e il dolore orecchio dx e in bocca è molto forte.
È comparso anche dolore e senso di intorpidimento all atm destra e sinistra con leggero ovattamento anche dell orecchio sinistro.
Il tutto ha la tendenza ad attenuarsi la mattina appena sveglio per poi ritornare molto forte al primo pasto che faccio.
Dopo una prima visita ORL senza xó laringoscopia non è stato riscontrato niente di insolito e a breve farò un controllo completo.
La mia domanda è: visto che porto un bite da 15 anni perché ho la tendenza al bruxismo di norma solo la notte ma sto cominciando forse ad avere ansia per paura di avere qualcosa di grave e percepisco che digrigno anche durante il giorno e il tutto è peggiorato con un dolore molto forte, tutta questa sintomatologia può essere ricollegata a problemi all atm o semplicemente atm sovraccaricata causa stress?
Ringrazio in anticipo
Vorrei esporvi una problematica che da metà luglio mi si presenta e a tuttora non mi da pace.
È cominciato tutto con l avvertire una certa rigidità dei muscoli del collo lato destro al quale nei giorni successivi si è aggiunta rigidità spalle, nuca e un dolore interno bocca come uno spillo infilato nella tonsilla destra e stesso dolore all orecchio destro con sensazione di orecchio tappato e acufene.
Con il passare ancora dei giorni ho optato per fare delle sedute di fisioterapia pensando fosse un problema di tensione muscolare con giovamento malgrado il dolore in bocca e all orecchio è rimasto.
Ad oggi la tensione muscolare a collo e spalle è tornata in entrambi i lati e il dolore orecchio dx e in bocca è molto forte.
È comparso anche dolore e senso di intorpidimento all atm destra e sinistra con leggero ovattamento anche dell orecchio sinistro.
Il tutto ha la tendenza ad attenuarsi la mattina appena sveglio per poi ritornare molto forte al primo pasto che faccio.
Dopo una prima visita ORL senza xó laringoscopia non è stato riscontrato niente di insolito e a breve farò un controllo completo.
La mia domanda è: visto che porto un bite da 15 anni perché ho la tendenza al bruxismo di norma solo la notte ma sto cominciando forse ad avere ansia per paura di avere qualcosa di grave e percepisco che digrigno anche durante il giorno e il tutto è peggiorato con un dolore molto forte, tutta questa sintomatologia può essere ricollegata a problemi all atm o semplicemente atm sovraccaricata causa stress?
Ringrazio in anticipo
Gentile paziente, è necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Possono essere considerate, in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale e alla cintura scapolare non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola.
Una dislocazione sagittale della mandibole favorisce un aumento delle curvature lordotiche se la mandibola è retrusa , una rettilineizzazione se protrusa. Infine una laterodeviazione della mandibola favorisce per compenso un atteggiamento scoliotico a esse italica. Questo è peraltro uno schema scolastico , che può prevedere ampie variazioni soggettive.
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se una malposizione madibolare induce un compenso posturale della colonna cervicale, l'attività encomiabile del più bravo fisioterapista o osteopata o chiropratico non potrà che avere effetti scarsi e di breve durata, perchè la mandibola , dopo qualunque manipolazione , tornerà ad occupare la postura individuata dall'inercuspidazione dentaria, che nessuna manipolazione può cambiare senza l’intervento del dentista. Per motivi uguali e contrari, il trattamento della colonna cervicale deve sempre accompagnarsi ad una attenta considerazione di eventuali problemi craniomandibolari.
Una malposizione mandibolare , indotta da una malocclusione dentaria, può provocare anche una sofferenza dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e, generando un conflitto fra il condilo mandibolare e l'orecchio, può causare o favorire anche la sintomatologia dolorosa da lei descritta e il malfunzionamento della Tuba di Eustachio.
Anche la letteratura scientifica riporta che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione è a questo possibile conflitto che bisogna rivolgere qualche attenzione.
"porto un bite da 15 anni perché ho la tendenza al bruxismo di norma solo la notte " : Dire "un bite" é come dire "un farmaco " : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e consiste nella configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e realizza: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque odontotecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima. Come nell’esempio del farmaco consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia): purtroppo la facilità di realizzazione tecnica fa sì che spesso un bite non si neghi a nessuno, e tutti si sentano nella competenza per prescriverlo e realizzarlo. Ci possono essere problemi iniziali, in quanto si vanno a toccare situazioni bloccate da anni, ma se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema. Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM , oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al caso, forse perché i problemi non rientravano negli obiettivi. Ad esempio, il bite di svincolo per proteggere i denti dal bruxismo notturno, il più realizzato al mondo (che non ho mai prescritto in vita mia) può avere ben poco effetto su una sintomatologia importante come quella da lai riferita.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet www.studiober.com alla pagina Patologie trattate- Dolori cervicali - Patologia dell'orecchio (trova il link qui sotto la mia firma) e leggendo gli articoli linkati qui sotto. Se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
http://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-denti.html
http://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale e alla cintura scapolare non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola.
Una dislocazione sagittale della mandibole favorisce un aumento delle curvature lordotiche se la mandibola è retrusa , una rettilineizzazione se protrusa. Infine una laterodeviazione della mandibola favorisce per compenso un atteggiamento scoliotico a esse italica. Questo è peraltro uno schema scolastico , che può prevedere ampie variazioni soggettive.
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se una malposizione madibolare induce un compenso posturale della colonna cervicale, l'attività encomiabile del più bravo fisioterapista o osteopata o chiropratico non potrà che avere effetti scarsi e di breve durata, perchè la mandibola , dopo qualunque manipolazione , tornerà ad occupare la postura individuata dall'inercuspidazione dentaria, che nessuna manipolazione può cambiare senza l’intervento del dentista. Per motivi uguali e contrari, il trattamento della colonna cervicale deve sempre accompagnarsi ad una attenta considerazione di eventuali problemi craniomandibolari.
Una malposizione mandibolare , indotta da una malocclusione dentaria, può provocare anche una sofferenza dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e, generando un conflitto fra il condilo mandibolare e l'orecchio, può causare o favorire anche la sintomatologia dolorosa da lei descritta e il malfunzionamento della Tuba di Eustachio.
Anche la letteratura scientifica riporta che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione è a questo possibile conflitto che bisogna rivolgere qualche attenzione.
"porto un bite da 15 anni perché ho la tendenza al bruxismo di norma solo la notte " : Dire "un bite" é come dire "un farmaco " : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e consiste nella configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e realizza: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque odontotecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima. Come nell’esempio del farmaco consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia): purtroppo la facilità di realizzazione tecnica fa sì che spesso un bite non si neghi a nessuno, e tutti si sentano nella competenza per prescriverlo e realizzarlo. Ci possono essere problemi iniziali, in quanto si vanno a toccare situazioni bloccate da anni, ma se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema. Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM , oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al caso, forse perché i problemi non rientravano negli obiettivi. Ad esempio, il bite di svincolo per proteggere i denti dal bruxismo notturno, il più realizzato al mondo (che non ho mai prescritto in vita mia) può avere ben poco effetto su una sintomatologia importante come quella da lai riferita.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet www.studiober.com alla pagina Patologie trattate- Dolori cervicali - Patologia dell'orecchio (trova il link qui sotto la mia firma) e leggendo gli articoli linkati qui sotto. Se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
http://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-denti.html
http://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Utente
La ringrazio molto per la risposta celere e ricca di informazioni! Leggerò tutti i link inviati e vedrò come proseguire perché effettivamente mi ci vedo molto nei problemi descritti
Utente
Gentile Dr. Bernkopf
Vorrei portarLe un aggiornamento riguardo la mia sintomatologia.
Col passare dei giorni si è sviluppato un dolore molto simile alla sensazione a punta di spillo che prima avvertivo in un punto non precisato della bocca lato destro, questa volta molto localizzato nei molari superiori dx, perciò ho deciso di andare dal mio dentista di fiducia che dopo una attenta visita mi ha trovato 2 carie sul secondo e terzo molare.
Mi da appuntamento per rimuoverle ma nel frattempo il dolore, compreso il dolore all orecchio, diventa insostenibile al punto che devo prendere 2 brufen 800 al giorno ma con scarsissimi risultati!
Dopo la rimozione delle carie mi diagnostica una pulpite acuta non necrotica ma comunque irreversibile e mi fa una pulpectomia parziale in urgenza qualche giorno dopo nella speranza di alleviare un minimo il dolore.
Sono stato molto bene il giorno dopo dove tutta la sintomatologia era scomparsa però purtroppo già dal terzo giorno dopo il trattamento è ricominciato il tutto in maniera graduale anche se adesso dopo quasi una settimana posso dire che non prendo più antidolorifici perché riesco a sopportare!
Detto tutto sto malloppo di roba avrei 2 domande se posso ancora approfittare della sua gentilezza e competenza.
La prima è se secondo lei il dolore si è ripresentato perché la pulpectomia non è stata ancora completata?
La seconda, è possibile che una pulpite al suo esordio faccia male in sedi vicine e non precisate per poi presentarsi quando ormai il dolore è già quasi insopportabile?
Chiedo questo perché leggendo online si dice che il dolore da pulpite di solito sia di tipo pulsante ma io l ho sempre avvertito come un dolore fisso costante h24 che aumenta di intensità verso sera e la mattina è più tranquillo.
La ringrazio se vorrà rispondere
Vorrei portarLe un aggiornamento riguardo la mia sintomatologia.
Col passare dei giorni si è sviluppato un dolore molto simile alla sensazione a punta di spillo che prima avvertivo in un punto non precisato della bocca lato destro, questa volta molto localizzato nei molari superiori dx, perciò ho deciso di andare dal mio dentista di fiducia che dopo una attenta visita mi ha trovato 2 carie sul secondo e terzo molare.
Mi da appuntamento per rimuoverle ma nel frattempo il dolore, compreso il dolore all orecchio, diventa insostenibile al punto che devo prendere 2 brufen 800 al giorno ma con scarsissimi risultati!
Dopo la rimozione delle carie mi diagnostica una pulpite acuta non necrotica ma comunque irreversibile e mi fa una pulpectomia parziale in urgenza qualche giorno dopo nella speranza di alleviare un minimo il dolore.
Sono stato molto bene il giorno dopo dove tutta la sintomatologia era scomparsa però purtroppo già dal terzo giorno dopo il trattamento è ricominciato il tutto in maniera graduale anche se adesso dopo quasi una settimana posso dire che non prendo più antidolorifici perché riesco a sopportare!
Detto tutto sto malloppo di roba avrei 2 domande se posso ancora approfittare della sua gentilezza e competenza.
La prima è se secondo lei il dolore si è ripresentato perché la pulpectomia non è stata ancora completata?
La seconda, è possibile che una pulpite al suo esordio faccia male in sedi vicine e non precisate per poi presentarsi quando ormai il dolore è già quasi insopportabile?
Chiedo questo perché leggendo online si dice che il dolore da pulpite di solito sia di tipo pulsante ma io l ho sempre avvertito come un dolore fisso costante h24 che aumenta di intensità verso sera e la mattina è più tranquillo.
La ringrazio se vorrà rispondere
Purtroppo non sono in grado di risponderle: dovrei poter vedere. Di certo, se il problema è dentale, con il trattamento del dente scomparirà. Altrimenti varrà quello che le ho scritto.
Cordiali saluti ed auguri.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 527 visite dal 11/09/2025.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.
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