Disco perforato atm

gentili dottori, da circa due anni soffro terribili all'articolazione temporo mandibolare che si irradiano alla cervicale.

ho visitato una quantità indescrivibile di specialisti, senza esito(addirittura alcuni medici mi hanno licenziato dicendomi che ero solo depressa, null'altro. tutto a posto, secondo loro). Ho finalmente trovato, a siena, un centro, a dire il vero una gentilissima dottoressa, che mi ha diagnosticato una dislocazione e/o probabile perforazione del disco. allo stato utilizzo da poco più di un mese un distrattore articolare e faccio costantemente fisioterapia. il mio timore è quello dell'intervento chirurgico, paventato nel caso non avessi ottenuto miglioramenti significativi con questa terapia, come è stato. su internet ho letto di tutto e di più in merito a questo problema. ho letto anche di chi si cura da sè, autobilanciandosi(?!?!?). sono davvero disperata. mi sento un'invalida: non posso masticare bene, non posso parlare bene, non faccio, ovviamente, più attività fisica. dopo due anni di dolore tutto il giorno, la notte invece sto benissimo,non so più a che santo votarmi.
esatto: vorrei sottolineare che di notte il dolore si placa, soprattutto quello alla cervilcale. so che esiste molta incerteza in materia, ma un chirurgo maxillo facciale di fiducia mi ha assolutamente sconsigliato qualuque tipo di intervento in una zona così delicata.
vorrei chiedervi se qualcuno ha avuto casi analoghi, se e come li ha curati e magari consigliarmi cos'altro o a chi altro rivolgermi.
grazie mille a chinque mi voglia rispondere.
[#1]
Dr. Antonio Maria Miotti Chirurgo maxillo facciale, Dentista, Otorinolaringoiatra, Medico legale 659 9
E' necessario sapere se la lesione meniscale ("probabile perforazione discale") è un semplice sospetto o una vera e propria diagnosi, che può derivare solo da uno studio RM delle articolazioni temporo-mandibolari e/o un'ispezione diretta mediante metodiche artroscopiche mini-invasive.
Nel caso di conferma, l'indicazione ad intervenire chirurgicamente è data dalla sintomatologia.
Per quanto riguarda eventuali rischi connessi all'intervento chirurgico, è indubbio che esistano ma, al giorno d'oggi, gli interventi chirurgici all'articolazione temporo mandibolare sono pressochè routinari nella maggioranza dei reparti di chirurgia maxillo-facciale.
Cordialmente

Dott. Antonio Maria Miotti

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Dr. Massimo Russo Dentista 9
Cara signora, in 20 anni di trattamenti di riabilitazione dell'ATM e migliaia di casi che mi provengono nella mia piccola cittadina del sud italia da tutta italia, ho provato e sincerato che i disturbi ATM sono causa di disturbi dell'umore come ansia e depressione ed anche di disturbi neurologici come termori, affanno respiratorio senso di oppressione, disturbi visivi, fotofobia, tachicardia, parestesie alle mani ed ai piedi, al viso, ed altro.Ho trattato casi di campioni sportivi che dopo delle otturazioni fatte male non avevano più le stesse prestazioni, ho trattato pazienti in cura da illustri neurologi che avevano fatto diagnosi di nevralgia del trigemino, di psicosi bipolare, ho trattato casi di ernie del disco che dopo più interventi si ripresentavano, ho trattato casi di degenerazione completa del disco articolare dell'ATM, tutti risolti con successo dopo una terapia gnatoposturale. Devo dirle che 20 anni fà, quando facevo diagnosi di sindrome gnato-vertebrale venivo preso per pazzo, ed ancora oggi nella comunità scientifica vi sono molti detrattori.
In Realtà la Gnatologia Ben Fatta e ad alti livelli non è sicuramente alla portata di tutti, perchè non è una branca solo odontoiatrica ovvero del dentista o del chirurgo maxillo, ma è una branca fondamentalmente neurologica o meglio neuro-muscolo-odonto-maxillare.
Per capire l'importanza dell'ATM basta pensare che i pugili per mandare KO l'avversario colpiscono la mandibola che comprimendo l'ATM atterra anche il più temibbile omaccione.
Capisco bene le sue problematiche e lo sconforto nel non trovare un'aiuto. Posso solo dirle che vi sono molti GNATOLOGI che possono aiutarla, e che a loro che deve ricorrere, preferibilmente se è anche un esperto in riabilitazioni complesse.
Dott. Massimo Russo
Siracusa
093138108, 3355241706
massimodott.russo@alice.it




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Dr. Gianni Campobasso Gnatologo, Dentista 16
Gent.ma signora, esiste una stretta correlazione tra la cervicale e le ATM, motivo per cui diventa, a mio avviso, imprescindibile la loro valutazione. Ritengo che il Suo sia un problema sia il distretto cervicale e sia la sua bocca. Le informazioni che ci da sono abbastanza scarne dal punto di vista funzionale; mi spiego: molto probabilmente Lei ha una masticazione monolaterale da parecchi anni per cui avrà un piano masticatorio con una dimensione verticale più bassa, mentre dalla parte opposta il condilo sarà più distalizzato e il tavolato occlusale con una Dimensione verticale più alto. Da questa situazione potrebbe scaturire tutto il complesso sintomatologico di cui Lei soffre, specialmente il malfunzionamento meniscale.
Comunque bisognerebbe meglio inquadrare il suo problema per poterle suggerire una valida terapia.
A sua disposizione
Gianni Campobasso - Bari

[#4]
dopo
Utente
Utente
gentili dottori, innanzitutto grazie mille.
per quanto riguarda informazione medico-scientifiche, purtroppo, posso solo dirvi che:
a) la RMN conferma la dislocazione, a destra, del disco e una probabile perforazione( mi hanno detto che non si può affermarlo con assoluta certezza. il perchè mi è ignoto...);
b) per l'effetto, il condilo si è usurato ed ha una tendenza osteofitica(questo secondo la stratigrafia);

c) situazione meno grave a sinistra (testuali parole!!).

di una dimensione verticale, non me ne ha mai parlato nessuno. mi sento sottovalutata nel mio problema, nel senso che scopro sempre che ci sono informazioni nuove di cui vorrei essere messa a conoscenza, ma che, chissà per quale motivo, non mi vengono nemmeno accennate.

data la difficoltà di diagnosi e terapia via internet, sono qui a chiedervi se, secondo voi, il distrattore condilare ha qualche scopo o se la terapia che sto seguendo non porta a d alcun risultato.

l'idea sarebbe quella di far allontanare il condilo dall'osso temporale.

quanto alla masticazione monolaterale: dovrei masticare di più a destra o a sinistra? a me pare di farlo di più a sinistra, dove ho meno dolore.

ancora grazie.
ultima notazione, che suona più come sfogo: quello all'atm sembra, ai più, intendo i profani, la gente che ti sta accanto, i colleghi etc,un problema semplice e poco significativo. a parole è facile anche risolverlo, ma la realtà, come voi ben sapete, è assolutamente un'altra. forse è stato, come il dott. Russo mi pare sostiene, poco affrontato o, quantomeno, affrontato con inutile ostinazione.

buon lavoro a tutti.


[#5]
Dr. Pietro Convertino Dentista, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 150
La sua patologia è sicuramente di approccio olistico, fare diagnosi di disco forato è impossibile senza una risonanza magnetica.
Occorre quindi approcciarla seriamente con visita accurata secondo un protocollo gnatologico redatto da società scientifiche tipo l'accademia europea di disordini cranio-mandibolari, e vista la risonanza dove si sospetta la lesione del disco cercare di capire l'origine dei suoi problemi se discendente appunto dai denti, o ascendente dai piedi o bacino.
Sicuramente qualcosa è solo un compenso e non l'origine, mi lascia anche pensare il fatto che migliora quando non deambula cioè di notte.
E per far questo occorrono più specialisti che collaborino tra di loro altrimenti avrà un parere diverso da ognuno che consulta.
Almeno quello è il mio protocollo di approccio alle patologie gnatologiche.
Dopodichè eseguire la terapia che può avvenire con placche tipo bite riposizionanti, distraenti o altro in base alla diagnosi effettuata.
Ci faccia sapere ed in bocca al lupo!

Saluti sinceri
Dr: Pietro Convertino
studio.convertino@tiscali.it


Dr. Pietro Convertino
Odontoiatra

[#6]
dopo
Utente
Utente
x il dott. Convertino.
infatti: anche secondo me bisogna capire l'origine.
cosa intende con "mi lascia pensare il fatto che migliori durante la notte"?
[#7]
Dr. Massimo Russo Dentista 9
Certo è necessario capire l'origine ovvero PRIMA DI TUTTO LA DIAGNOSI.
Talvolta disturbi dell'atm possono essere causati dai piedi cioè la sindrome gnatovertrebrale può essere discendente e partire da un problema ai denti o ascendente e partire da un problema ai piedi.

Una visita Con Deprogrammazione neuromuscolare sarà in grado di stabilire la percentuale di responsabilità ascendente e discendente, ed in più la visita gnatoposturologica non si accentra solo sulla bocca ma si visita tutta la persona: bocca denti atm muscoli carnici collo braccia schiene spalle bacino gambe e piedi.
Dott. Massimo Russo
[#8]
Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista attivo dal 2004 al 2008
Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista
cara signora,concordo coi colleghi
[#9]
Dr. Luca Borelli Psicologo, Psichiatra, Psicoterapeuta 32 2
Gentile Signora,
spesso mi batto perché una diagnosi accurata (ed una adeguata terapia) non possono essere effettuate per iscritto, vieppiù in un modo così succinto come si usa fare in Internet. Questa volta - però - mi viene in mente un "gioco divertente" (scusi l'espressione) che talvolta faccio fare ai miei Pazienti quando mi telefonano e si trovano fuori Roma.
Mi scuserà dunque, spero, se glie ne propongo qualcuno, a fini diagnostici (anche se approssimativi) e ... chissà... forse terapeutici.
Mi scuseranno anche i Colleghi che leggono queste righe, ma forse - dalle risposte della Signora - trarranno materiale aggiuntivo per i Loro commenti.
Mi rivolgo a Lei, Signora: prenda un piccolo foglio di cartone relativamente spesso, oppure qualcosa di sottile ma rigido e piatto. Si metta di fronte a uno specchio e tenga il cartone tra i denti (le labbra non devono toccare il foglio); ora si guardi allo specchio, tenendo le braccia distese lungo i fianchi, i piedi scalzi e le gambe diritte e parallele tra loro.
Cosa nota? Il piano degli occhi è parallelo al pavimento? E il foglio (diciamo di plastica) è inclinato? Dove? Di quanto? E la testa è eretta o inclinata? Le duole il collo dover mantenere questa posizione? Ora osservi le spalle: sono ambedue alla stessa altezza e nella stessa posizione? E il bacino è orizzontale o leggermente piegato? Si concentri adesso sul Suo respiro: è regolare o forzato? E le gambe vorrebbero finalmente muoversi, permettendo ai piedi un'area più ampia di baricentro corporeo?
Sono veramente tanti gli esercizi - e le importanti informazioni che da essi uno Specialista può trarne - per monitorare la funzionalità neuro-muscolo-scheletrica dell'Articolazione Temporo-Mandibolare, della occlusione dentale, del tentativo del corpo di portare armonia o almeno compensazione, quando sorgono problemi di patologica articolazione tra le sue varie parti.
E gli esercizi che Le ho accennato solo una piccola parte (quella che si occupa delle posizioni e dei movimenti attivi), della diagnostica (spesso computerizzata), mentre infiniti sono quelli - passivi - prodotti da contrazioni muscolari stimolate da impulsi elettrici specificamente indotti, dei quali si conosce la risposta "normale", e con i quali si misura, in maniera digitale (numerica) e analogica (con grafici ed altro), l'eventuale "deviazione patologica".
Tutti questi dati permettono al Professionista di fare una Diagnosi, di stabilire un Piano di Cura, e di effettuare una Terapia, la più corretta, efficace, conservativa e veloce.
Mentre continua a portare il bite, Le consiglio calorosamente di trovare uno Specialista che non si occupi solo di Gnatologia; da come lo descrive, il Suo problema coinvolge l'armonia delle articolazioni di tutto il corpo.
Spero di averLe dato un piccolo contributo.
Cordialmente,

Dott. Luca Borelli

Prof. Dott. Luca Borelli
Medico Chirurgo Psicologo Psicoterapeuta
Docente Universitario di Tecniche di Terapia

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dopo
Utente
Utente
gent. dott. borelli, proverò senz'altro e le/vi farò sapere. grazie davvero a tutti.
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dopo
Utente
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gent. dott. borelli, proverò senz'altro e le/vi farò sapere. grazie davvero a tutti.
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