Schiocco mandibola
Salve, sono una ragazza di 19 anni e soffro di schiocco alla mandibola a destra da ormai un anno e a sinistra invece mi é sparito dopo un lavoro ad un molare di sinistra.. In un primo periodo non ci facevo molto caso, pensavo fosse una cosa provvisoria anche perché non era fastidioso. A gennaio 2015 però ho deciso di recarmi dal dentista che dopo avermi visitata mi ha fatto alcuni lavori di pulizia dentale nell'arco di due mesi e mezzo intervallati da visite da un collega per i problemi alla mandibola. Quest'ultimo mi ha detto che possiedo una seconda classe e che a causa del fatto di tenere la bocca chiusa per lungo tempo, con la crescita i miei denti inferiori non hanno avuto spazio e quindi crescendo sono andati sempre "in dentro". Il secondo dente superiore di destra ora é un po' sporgente rispetto agli altri tre incisivi sempre superiori che sono inclinati verso l'interno. Io se chiudo la bocca con i denti superiori copro quasi totalmente quelli inferiori. Il dentista mi ha consigliato il bite (mercoledì ho preso le impronte) e la prossima volta mi ha detto che mi darà comunque altri consigli.. Lui dice che dovrei anche fare tre ponti in quanto ad oggi sono senza due molari inferiori e uno superiore, io sarei un po' contraria perche i denti alla fine servono per masticare e con quelli che ho riesco comunque, vorrei un parere a riguardo... La mia domanda comunque é se secondo voi posso risolvere il problema dello scrocchio con il solo bite oppure c'è bisogno per forza di fare i tre ponti, a 19 anni... Per poi rifare anche il bite tra l'altro.. Io ho chiesto questo al dentista che mi ha detto che non ho solamente il problema dello scrocchio ma anche il fatto di masticare male e appunto questa seconda classe... Tuttavia soffro poco di mal di testa o fischi alle orecchie e alla mattina i muscoli li sento normali (sintomi che ho letto nei vari post di altri).. Ogni tanto, circa due tre volte a settimana mi si blocca la bocca con un'apertura massima di 2,5/3cm e che dopo dieci minuti al massimo si sblocca di nuovo e comunque riesco lo stesso a mangiare e masticare.. Un'ultima cosa da dire é che ho notato che se chiudo la bocca con gli incisivi che si toccano (tutti gli altri non si sfiorano nemmeno) e mantengo la posizione anche solo per 15 minuti, la mandibola per le 5 volte successive che apro la bocca non mi schiocca.. Grazie per le vostre opinioni
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Gentile Paziente, "soffro di schiocco alla mandibola a destra "
Lo schiocco è segno di una incoordinazione condilo.meniscale: il disco (o menisco) che si interpone fra il condilo mandibolare e la fossa nella quale si muove , in chiusura non segue il tragitto del condilo ma rimane dislocato in avanti. Aprendo la bocca il condilo ricattura il menisco e genera il rumore di click.
Si tratta di una situazione instabile e potenzialmente pericolosa , perché ad un certo punto, improvvisamente il menisco si può incastrare davanti al condilo e la bocca non si può nè aprire più di un paio di centimetri , né chiudere , perché il dolore lo impedisce. E' quello che le capita ("Ogni tanto, circa due tre volte a settimana mi si blocca la bocca con un'apertura massima di 2,5/3cm"): pur riuscendo a sbolccarsi da sola, la situazione rimane pericolosa.
Trova qualche notizia in più aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellatm-gnatologia-classica/
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
"Un'ultima cosa da dire é che ho notato che se chiudo la bocca con gli incisivi che si toccano (tutti gli altri non si sfiorano nemmeno) e mantengo la posizione anche solo per 15 minuti, la mandibola per le 5 volte successive che apro la bocca non mi schiocca."
Se il Collega ascolta queste parole, ha già fatto metà del suo lavoro.
Ovviamente il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente é esattamente come quando ha cominciato: il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita.
Sottolineo che, a mio parere, nel suo caso (II classe accertata) non sarà sufficiente l'applicazione dei ponti, ma sarà probabilmente necessario un preliminare trattamento ortodontico.
In questo caso , probabilmente, la soluzione protesica potrebbe essere piuttosto di tipo implantare, una volta recuperato lo spazio dei molari estratti, probabilmente poggi occupato dallo spostamento in avanti dei settimi.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Cordiali saluti ed auguri
Lo schiocco è segno di una incoordinazione condilo.meniscale: il disco (o menisco) che si interpone fra il condilo mandibolare e la fossa nella quale si muove , in chiusura non segue il tragitto del condilo ma rimane dislocato in avanti. Aprendo la bocca il condilo ricattura il menisco e genera il rumore di click.
Si tratta di una situazione instabile e potenzialmente pericolosa , perché ad un certo punto, improvvisamente il menisco si può incastrare davanti al condilo e la bocca non si può nè aprire più di un paio di centimetri , né chiudere , perché il dolore lo impedisce. E' quello che le capita ("Ogni tanto, circa due tre volte a settimana mi si blocca la bocca con un'apertura massima di 2,5/3cm"): pur riuscendo a sbolccarsi da sola, la situazione rimane pericolosa.
Trova qualche notizia in più aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellatm-gnatologia-classica/
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
"Un'ultima cosa da dire é che ho notato che se chiudo la bocca con gli incisivi che si toccano (tutti gli altri non si sfiorano nemmeno) e mantengo la posizione anche solo per 15 minuti, la mandibola per le 5 volte successive che apro la bocca non mi schiocca."
Se il Collega ascolta queste parole, ha già fatto metà del suo lavoro.
Ovviamente il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente é esattamente come quando ha cominciato: il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita.
Sottolineo che, a mio parere, nel suo caso (II classe accertata) non sarà sufficiente l'applicazione dei ponti, ma sarà probabilmente necessario un preliminare trattamento ortodontico.
In questo caso , probabilmente, la soluzione protesica potrebbe essere piuttosto di tipo implantare, una volta recuperato lo spazio dei molari estratti, probabilmente poggi occupato dallo spostamento in avanti dei settimi.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta, ma mi scusi la domanda, non essendo ferrata in materia, cosa intende Lei per "riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite"? E per trattamento ortodontico intende, in gergo, l'apparecchio? Avrebbe comunque i suoi vantaggi anche alla mia età? Grazie
[#3]
Il bite individua una posizione della mandibola diversa da quella originaria, nel suo caso "gli incisivi che si toccano (tutti gli altri non si sfiorano nemmeno)". La seconda fase dovrà portare in occlusione questi denti "che non si toccano", mantenendo la mandibola sostanzialmente nella posizione individuata dal bite (o forse dalla sua autoterapia) . Questo può essere ottenuto protesizzando i denti o spostandoli ortodonticamente (intendo appunto l'apparecchio) o facendo entrambe le cose.
Quanto all'età teoricamente possibile per un trattamento ortodontico : massimo 90 anni .
Cordiali saluti ed auguri
Quanto all'età teoricamente possibile per un trattamento ortodontico : massimo 90 anni .
Cordiali saluti ed auguri
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"Un'ultima cosa da dire é che ho notato che se chiudo la bocca con gli incisivi che si toccano (tutti gli altri non si sfiorano nemmeno) e mantengo la posizione anche solo per 15 minuti, la mandibola per le 5 volte successive che apro la bocca non mi schiocca." Esiste quindi un EFFETTO MEMORIA che andrebbe potenziato. Ha ragione il collega la diagnosi è già fatta e serve un rialzo delle dimensione verticale. Legga il paragrafo "dimensione verticale" qui
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html
Quanto al dire che tolto il bite la situazione ritorna quella di prima lei sa che un po dura l'assenza del click. Faccia una prova da se, si metta tra i denti per 10 minuti uno spessore di circa 2 cm, se le da fastidio lo prenda lievemente più piccolo. Quando lo toglierà ipotizzo che i denti superiori ed inferiori non saranno ancora a questo contatto, ma saranno lievemente dischiusi (l'assenza del click dura meno). Se ripete per qualche volta questa prova vedrà che si attiva un meccanismo di MEMORIA e la muscolatura sarà più rilassata. Il rialzo lo può mettere anche tra i denti anteriori oppure dietro ai canini da entrambi i lati. Provi solo dopo 10 minuti e pensi cosa succederebbe a dormirci, una notte, due notti, mesi... dapprima un rilassamento poi....
Certamente la terapia non è quella dello spessore che è grossolano ed impreciso e che può ingoiare di notte, la terapia è il bite.
8 ore sono secondo i miei studi sufficienti a rilassare la muscolatura per l'effetto memoria.... non che i bite non vadano bene se portati sempre.
Comunque h24 o h 8 Lei ha bisogno di terapia.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html
Quanto al dire che tolto il bite la situazione ritorna quella di prima lei sa che un po dura l'assenza del click. Faccia una prova da se, si metta tra i denti per 10 minuti uno spessore di circa 2 cm, se le da fastidio lo prenda lievemente più piccolo. Quando lo toglierà ipotizzo che i denti superiori ed inferiori non saranno ancora a questo contatto, ma saranno lievemente dischiusi (l'assenza del click dura meno). Se ripete per qualche volta questa prova vedrà che si attiva un meccanismo di MEMORIA e la muscolatura sarà più rilassata. Il rialzo lo può mettere anche tra i denti anteriori oppure dietro ai canini da entrambi i lati. Provi solo dopo 10 minuti e pensi cosa succederebbe a dormirci, una notte, due notti, mesi... dapprima un rilassamento poi....
Certamente la terapia non è quella dello spessore che è grossolano ed impreciso e che può ingoiare di notte, la terapia è il bite.
8 ore sono secondo i miei studi sufficienti a rilassare la muscolatura per l'effetto memoria.... non che i bite non vadano bene se portati sempre.
Comunque h24 o h 8 Lei ha bisogno di terapia.
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Utente
La ringrazio per la risposta, a dirLe la sincera verità ho provato diverse volte a mettere uno spessore in bocca in modo da mantenere la bocca leggermente aperta dopo aver compreso dal mio dentista che il bite aveva anche lo scopo di "fare spessore" e quindi far in un certo senso "respirare" i denti e devo dire che ho notato qualche miglioramento sempre per poco tempo, per questo mi chiedevo se tenendo il bite notturno, quindi per 8-10 ore, avrò la possibilità di guarire.. Mi chiedevo di conseguenza se con il bite ho la possibilità di diminuire o magari annullare il rischio di rimanere bloccata anche per pochi minuti come in questo periodo.. Leggendo nel link che mi ha indicato mi sembra di capire, mi corregga se ho capito male, che il bite ha anche lo scopo di riempire lo spazio vuoto tra arcata superiore e inferiore, ma è possibile che a lungo andare i denti si allineino? Sempre leggendo nel link le confermo che i miei molari e premolari sono nettamente più corti degli incisivi, me lo aveva fatto notare il mio dentista durante la prima visita per questo problema. (probabilmente Lei lo aveva già capito da prima, e magari é la causa di questo schiocco)
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I denti posteriori più corti di qualche (spesso diversi mm) sono una costante nei soggetti malocclusi. Certo che questa è la causa dello schiocco se vuole approfondire http://www.danieletonlorenzi.it/atm/gnatologo-gnatologia-ovvero-studio-dell%E2%80%99articolazione-temporomandibolare-atm/ (clicchi su continua e apri) e nell'ultimo disegno (quello del bite e terapia) allontanare i superiori dagli inferiori corrisponde ad "allontanare" la testa del condilo dalla fossa del cranio (fossa temporale). Naturalmente il bite non sposta i denti e quindi è solo il primo gradino della terapia ma non è in grado di spostare i denti. Altre soluzioni per riempire quello spazio devono prevedere di "allungare i denti" e il come deve essere valutato di caso in caso con in confronto tra paziente e gnatologo.
[#11]
Utente
Salve, buongiorno, a distanza di un mese e mezzo abbondante, sono a richiedere alcune informazioni sempre per questo problema.. Questa mattina il mio dentista mi ha chiamata (io sono in ferie) dicendomi che il bite, per il quale avevo già preso le impronte, potrebbe non servire a nulla o forse peggiorare ulteriormente la situazione, mi consiglia quindi un apparecchio. Dal momento che non l'ho visto ma abbiamo avuto solamente un colloquio telefonico non ho potuto fare molte domande, mi sono limitata a prendere appuntamento per chiedere consigli/chiarimenti (mi é stato dato per il 20 luglio). Volevo chiedere cosa ne pensate voi, se l'apparecchio che potrebbe intendere sia un apparecchio chiamiamolo normale, come i classici che si vedono soprattutto nei bambini, e se poterebbe risolvere il problema in qualche modo oppure é solo un lavoro iniziale per sistemare i denti e magari più tardi procedere comunque con il bite.. Grazie in anticipo
[#13]
Utente
Buongiorno, nel colloquio avuto con il mio dentista (20 luglio 2015) mi è stato proposto l'apparecchio dentale classico (io lo chiamo classico perchè non so il suo nome reale ed è quello che portano soprattutto i bambini con le placchette di ferro). Così a caldo ho risposto che ci avrei pensato in quanto il prezzo era piuttosto alto (per le mie capacità in quanto non lavoro ma faccio praticantato, può darsi sia un prezzo più che onesto dal momento che comprende l'apparecchio superiore, inferiore, tre mantenitori di spazio (correggetemi se il termine non è corretto) e l'estrazione di due denti del giudizio) e ci siamo dati appuntamento un mese dopo circa (24 agosto 2015).
In quell'occasione gli ho riferito che sarei tornata a gennaio per rivedere la situazione e magari iniziare la cura.
Ad oggi quindi con il mio dentista sono rimasta che tornerò a gennaio e darò la mia risposta definitiva.
Mia madre mi consiglia di fare il tutto ("se bisogna fare, fai" anche se nei vari colloqui e visite mi sono sempre presentata da sola quindi mia madre non ha mai sentito in maniera diretta il Medico).
Con tutto ciò sono a chiedere un Vostro parere, quindi se procedere con l'apparecchio e tutto il resto oppure no. Nella mia quasi totale ignoranza in materia mi sento di dire che potrebbe essere la soluzione migliore, perchè appunto "muovendo" i denti verso l'esterno e quindi regolarizzare la chiusura della bocca e di conseguenza la masticazione dovrei risolvere il problema dello schiocco. Però il dentista "ha messo le mani avanti" dicendomi che potrebbe restare un minimo scroscio, e quindi mi capita spesso di pensarci e farmi prendere dall'ansia in quanto la spesa è quella che è, e fare il lavoro per non risolvere mi scoccerebbe non poco.
Capisco anche il dentista che non ha detto "si, si risolverà sicuramente" e in un certo senso lo ammiro perchè non ha risposto con arroganza, anzi la vedo come un'umile risposta.
Chiedo scusa se Vi sto rubando molto tempo, ma un'ultima cosa che volevo dire, non per importanza sicuramente, è il fatto che ultimamente mi è successo di rimanere bloccata per giorni interi, una volta per quattro giorni consecutivi, escludendo le notti dove si sbloccava ma nelle prime ore della mattina seguente si bloccava fino alla notte successiva. E il tutto non faceva molto dolore, piuttosto molta paura..
Spero abbiate qualche consiglio da darmi e ringrazio anticipatamente per le risposte.
In quell'occasione gli ho riferito che sarei tornata a gennaio per rivedere la situazione e magari iniziare la cura.
Ad oggi quindi con il mio dentista sono rimasta che tornerò a gennaio e darò la mia risposta definitiva.
Mia madre mi consiglia di fare il tutto ("se bisogna fare, fai" anche se nei vari colloqui e visite mi sono sempre presentata da sola quindi mia madre non ha mai sentito in maniera diretta il Medico).
Con tutto ciò sono a chiedere un Vostro parere, quindi se procedere con l'apparecchio e tutto il resto oppure no. Nella mia quasi totale ignoranza in materia mi sento di dire che potrebbe essere la soluzione migliore, perchè appunto "muovendo" i denti verso l'esterno e quindi regolarizzare la chiusura della bocca e di conseguenza la masticazione dovrei risolvere il problema dello schiocco. Però il dentista "ha messo le mani avanti" dicendomi che potrebbe restare un minimo scroscio, e quindi mi capita spesso di pensarci e farmi prendere dall'ansia in quanto la spesa è quella che è, e fare il lavoro per non risolvere mi scoccerebbe non poco.
Capisco anche il dentista che non ha detto "si, si risolverà sicuramente" e in un certo senso lo ammiro perchè non ha risposto con arroganza, anzi la vedo come un'umile risposta.
Chiedo scusa se Vi sto rubando molto tempo, ma un'ultima cosa che volevo dire, non per importanza sicuramente, è il fatto che ultimamente mi è successo di rimanere bloccata per giorni interi, una volta per quattro giorni consecutivi, escludendo le notti dove si sbloccava ma nelle prime ore della mattina seguente si bloccava fino alla notte successiva. E il tutto non faceva molto dolore, piuttosto molta paura..
Spero abbiate qualche consiglio da darmi e ringrazio anticipatamente per le risposte.
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a dirLe la sincera verità ho provato diverse volte a mettere uno spessore in bocca in modo da mantenere la bocca leggermente aperta dopo aver compreso dal mio dentista che il bite aveva anche lo scopo di "fare spessore" e quindi far in un certo senso "respirare" i denti e devo dire che ho notato qualche miglioramento.
Se così fosse non dovrebbe spostare i denti.... ma alzarli con il bite.
Provi a sentire una seconda opinione.
Se così fosse non dovrebbe spostare i denti.... ma alzarli con il bite.
Provi a sentire una seconda opinione.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 6.3k visite dal 27/04/2015.
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