Hiv rischio professionale odontoiatria

Gentili medici, vi scrivo per avere qualche chiarimento riguardo al seguente incidente. Sono un odontoiatra, e la mattina del 24 Gennaio 2012 stavo lavorando su di un paziente HIV+. Dovevo effettuare una otturazione semplice a carico del secondo molare superiore di Sx. Naturalmente, dal momento che si tratta di un paziente a rischio infettivo, indossavo le classiche misure di protezione (guanti, occhiali protettivi, mascherina con visiera molto estesa ed anche un camice protettivo ed una cuffietta protettiva monouso). Una volta praticata l'anestesia (una tubofiala di articaina 4% con adrenalina 1:100000) ho fatto sciacquare il paziente. Quindi ho iniziato a rimuovere la carie. Mentre stavo lavorando con la turbina non so come ma ho avuto l'impressione che una qualche gocciolina mi fosse arrivata nelle immediate vicinanze dell'occhio Dx. Si trattava probabilmente delle classiche microgoccioline di aerosol prodotte dalla turbina, cioe dal trapano ad elevata velocita. Ad ogni modo, ho avuto come l'impressione che una qualche gocciolina mi fosse arrivata nelle immediate vicinanze dell'occhio Dx, forse anche proprio nell'occhio. Naturalmente, vista anche l'anamnesi del paziente che stavo curando, ho immediatamente interrotto la procedura e sono andato in bagno a lavarmi. Guardandomi allo specchio non ho notato alcuna macchia di sangue ne sulla visiera, ne sulla mascherina, ne sugli occhiali e naturalmente nemmeno sul mio viso. Semplicemente sulla visiera c'erano delle macchioline di acqua, le classiche prodotte dal trapano. In corrispondenza dell'occhio destro non era visibile nessuna macchia di sangue... e nemmeno alcun arrossamento particolare. Cio nonostante ho comunque lavato l'occhio sotto acqua corrente per qualche minuto. Quindi sono tornato in ambulatorio ed ho portato a termine le due otturazioni. Sono piuttosto preoccupato.

La situazione è dunque la seguente: temo di avere ricevuto una gocciolina di acqua nelle immediate vicinanze dell'occhio, forse proprio nell'occhio. Al momento dell'incidente nella bocca del pz non era presente sangue. Certo, qualche minuto prima avevo praticato una anestesia nella zona immediatamente adiacente... e pertanto c'era stato il classico minimo sanguinamento. Si tratta di un sanguinamento che si arresta praticamente all'istante... ed in ogni caso avevo fatto poi sciacquare per bene il pz prima di ricominciare. Puo quel minuscolo sanguinamento avere contaminato le goccioline di aerosol prodotte dalla turbina... tanto da determinare la trasmissione del virus?!! Premetto che la quantita di aerosol con cui il mio occhio potrebbe essere venuto a contatto deve essere davvero estremamente contenuta. Parlando al telefono dell'ISS mi hanno detto di stare assolutamente tranquillo. Mi hanno spiegato che ci deve essere una quantita di sangue piuttosto abbondante, tale quasi da impedirti di tenere l'occhio aperto!!!

Volevo sapere anche la vosta opinione!!! é il caso che esegua i controlli ematologici?!! Grazie!!!
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Dottore,

anche se la mucosa congiuntivale, come sa, è molto permeabile e quindi suscettibile di infezioni, a mio parere da quanto da lei descritto non vi è stato rischio di contagio da HIV.
E' vero quanto le hanno detto all'ISS, anche se lì hanno esagerato (e imprudenti) nel dirle che la quantità di sangue dev'essere abbondante "tanto quasi da impedire di tenere l'occhio aperto"; in realtà anche una assai minore quantità di sangue, come quello del quantitativo di una goccia sarebbe sufficiente a provocare un contagio, ma in ogni caso deve trattarsi di una goccia di sangue visibile e tale e da non passare inosservata.
Nel suo caso, ammesso che fosse presente del sangue nell'acqua aerosolizzata, si tratterebbe di una quantità talmente minima da contenere una carica virale non significativa.

Le faccio un esempio per inquadrare meglio la faccenda della carica virale; nel personale sanitario non si registrano sieroconversioni HIV dopo agopuntura con aghi usati su soggetti sieropositivi, proprio perché la quantità di sangue sull'ago è assai scarsa. Contrariamente all'HIV, invece, assai più contagiosi risultano i virus HBV e HCV, tant'è che anche una sola agopuntura può produrre un contagio per le epatiti B e C.

Detto questo per rassicurarla, devo anche dirle, ma solo per estrema cautela, che in medicina non esiste la certezza assoluta per quanto guarda i rischi di contagio; perciò, anche se le dicessi che il rischio da lei corso non è significativo ovvero assai scarso, quasi irrilevante, non mi sento di dirle che è uguale a zero.
E' come quando uno compra un biglietto della lotteria; sarà difficilissimo che vinca, però non è escluso che possa vincere.
Perciò, se vuole avere la sicurezza matematica di avere evitato un contagio HIV, le consiglio di fare il test ai 30 giorni; anche sono sicuro che questo risulterà sicuramente negativo e la sicurezza della negatività ai 30 giorni è vicina al 100%.

AIDS: come misurare il rischio
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AIDS e dintorni: le malattie a trasmissione sessuale
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La vera storia dell'AIDS
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Cordiali saluti

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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