Endocardite infettiva e clamydia
cari dottori buona sera.
sono un uomo al momento disperato.
Ho quasi 57 anni, peso 78 Kg. per 1,84 metri, sono sempre stato in uno stato di forma splendido, non ho mai fumato, da sempre buon sportivo e fino a poco tempo fa, prima che iniziassero i problemi di salute che, riassumendo, vi descriverò più avanti, il mio cuore non aveva mai dato problemi e le pulsazioni a riposo erano intorno alle 40 al minuto.
Da oltre un anno, il calvario è iniziato con problemi alle vie urinarie con infiammazioni alla vescica, alla prostata, saltuaria impossibilità a star seduto o a guidare un veicolo, dolori al rene sx e via via in un crescendo di dolori tipo pubalgia lato sx, forti bruciori post minzione alla parte terminale dell'uretra.
Tutto ciò accompagnato in via crescente da dolori articolari, aumento del ritmo cardiaco al mattino a riposo (60 pulsazioni) aritmie, extrasistole e leggero innalzamento della temperatura corporea interna
(in modo particolare al pomeriggio con valori che oscillano da 37,5° a 37,9°)
Nel primo periodo, ho eseguito svariati esami, ecografia renale, ecografia transrettale alla prostata, cistografiaretrogada con liquido di contrasto, più vari esami di urine con urocultura, sangue, ricerca dei maker tumorali, PSA (sempre intorno a valore 2,0) e spermiocultura, con esiti sempre generalmente negativi se non per quello della prostata con leggero adenonoma prostatico,
valutato comunque nella norma per la mia età e per alcuni valori del sangue dei quali riporto di seguito i valori risultati fuori norma:
RCB4.47 (4.50 - 6.00)
HCT39,8 (42.0 - 54.0)
PDW 17.4 (10.0 16.0)
MPV 12.9 (9.1 - 12.3)
P - LCR 48.3 (16.4 - 44.2)
MONOCITI 4.9 (5.3 - 12.2)
BASOFILI 0.06 (0.00 - 0.05)
PROTEINA C REATTIVA 7 (0 - 6)
quindi non trovando nulla di specifico sono stato curato per oltre un anno con cicli di cistalgan, urodie e ipertrofan e dieta ferrea.
Risultato?
Con queste terapie praticamente non ho risolto nulla, anzi, appena cessavo il ciclo di terapia la sintomatologia ritornava ancor più forte.
Visto il peggioramenteo del mio stato psicologico/mentale per la mia disperazione per l'impossibilità di condurre una vita normale, il mio medico curante mi ha prescritto degli esami "IgG" e "IgM" per Micoplasma e clamidia.
il risultato è stato:
Micoplasma IgG 3,93
Micoplasma IgM 0,12
Clamydia IgG 0,74
Clamydia IgM 1,17
Termini di valutazione:
Valori negativi (<0,9 )
Border line (0,9/1,1)
Positivo (>1,1)
Quindi, conseguente visita dall'urologo che oltretutto, visto la sintomatologia disatrosa per difficolta minzionale e dolori, mi ha fatto un esame ispettivo dell'uretra e della vescica.
Non ha trovato nessuna stenosi ma la vescica era molto infiammata, di conseguenza, visto infiammazione vescica e esame positivo per clamydia mi ha prescritto cicli da 10 gg. di Bassado e Minocin
Per l'esattezza, fino ad ora, ho fatto due cicli di Bassado 100 e quattro di Minocin 100 (con quest'ultimo ho ottenuto migliori risultati)
Oggi dopo circa 80 giorni dall'inizio della terapia la sintomatologia e migliorata ma persiste tuttora un bruciore saltuario post minzione e nel contempo ho avvertito un peggioramento dei problemi cardiaci.
Pertanto mi sono sottoposto ad una visita cardiologica con ecografia.
riassumo la diagnosi e le indicazioni:
extrasistoli ventricolari isolate, minimo prolasso dei lembi mitralici, sospetta cardiopatia ipertensiva.
Valutare con urologo per cessaszione della terapia minocin e bassado al fine di poter valutare se sia il caso di iniziare terapia con congescor 1,25.
Dieta iposodica e profilassi per endocardite infettiva.
Questo è quanto.
Ora la domanda che vi pongo è:
è possibile che la clamydia sia ancora attiva dopo così tanti giorni di antibiotici?
è possibile che la clamydia possa provocare un'endocardite infettiva?
oppure ho in circolo un virus o un batterio che può provocare l'endocardite infettiva e nel contempo insediandosi nelle vie urinarie può creare infezioni e bruciori?
Eventualmente, quali esami dovrei eseguire per stabilire quale è il batterio o il virus che mi causa tutti questi problemi?
cosa mi consigliate di fare?
scusate il disturbo ma visto che per arrivare ad esami del tipo IgG e IgM c'è voluto oltre un anno, con sofferenze e frustrazioni da parte mia, ho pensato di rivolgermi a voi sperando in maggiori conoscenze specifiche.
un grazie anticipato.
cordiali saluti, aiutatemi!!!
ps. a scanso di errori nella valutazione, vi porto al corrente che per la clamnydia non credo possa esistere la possibilità di reinfezione in quanto da quando sono iniziati i problemi non ho più avuto rapporti sessuali.
sono un uomo al momento disperato.
Ho quasi 57 anni, peso 78 Kg. per 1,84 metri, sono sempre stato in uno stato di forma splendido, non ho mai fumato, da sempre buon sportivo e fino a poco tempo fa, prima che iniziassero i problemi di salute che, riassumendo, vi descriverò più avanti, il mio cuore non aveva mai dato problemi e le pulsazioni a riposo erano intorno alle 40 al minuto.
Da oltre un anno, il calvario è iniziato con problemi alle vie urinarie con infiammazioni alla vescica, alla prostata, saltuaria impossibilità a star seduto o a guidare un veicolo, dolori al rene sx e via via in un crescendo di dolori tipo pubalgia lato sx, forti bruciori post minzione alla parte terminale dell'uretra.
Tutto ciò accompagnato in via crescente da dolori articolari, aumento del ritmo cardiaco al mattino a riposo (60 pulsazioni) aritmie, extrasistole e leggero innalzamento della temperatura corporea interna
(in modo particolare al pomeriggio con valori che oscillano da 37,5° a 37,9°)
Nel primo periodo, ho eseguito svariati esami, ecografia renale, ecografia transrettale alla prostata, cistografiaretrogada con liquido di contrasto, più vari esami di urine con urocultura, sangue, ricerca dei maker tumorali, PSA (sempre intorno a valore 2,0) e spermiocultura, con esiti sempre generalmente negativi se non per quello della prostata con leggero adenonoma prostatico,
valutato comunque nella norma per la mia età e per alcuni valori del sangue dei quali riporto di seguito i valori risultati fuori norma:
RCB4.47 (4.50 - 6.00)
HCT39,8 (42.0 - 54.0)
PDW 17.4 (10.0 16.0)
MPV 12.9 (9.1 - 12.3)
P - LCR 48.3 (16.4 - 44.2)
MONOCITI 4.9 (5.3 - 12.2)
BASOFILI 0.06 (0.00 - 0.05)
PROTEINA C REATTIVA 7 (0 - 6)
quindi non trovando nulla di specifico sono stato curato per oltre un anno con cicli di cistalgan, urodie e ipertrofan e dieta ferrea.
Risultato?
Con queste terapie praticamente non ho risolto nulla, anzi, appena cessavo il ciclo di terapia la sintomatologia ritornava ancor più forte.
Visto il peggioramenteo del mio stato psicologico/mentale per la mia disperazione per l'impossibilità di condurre una vita normale, il mio medico curante mi ha prescritto degli esami "IgG" e "IgM" per Micoplasma e clamidia.
il risultato è stato:
Micoplasma IgG 3,93
Micoplasma IgM 0,12
Clamydia IgG 0,74
Clamydia IgM 1,17
Termini di valutazione:
Valori negativi (<0,9 )
Border line (0,9/1,1)
Positivo (>1,1)
Quindi, conseguente visita dall'urologo che oltretutto, visto la sintomatologia disatrosa per difficolta minzionale e dolori, mi ha fatto un esame ispettivo dell'uretra e della vescica.
Non ha trovato nessuna stenosi ma la vescica era molto infiammata, di conseguenza, visto infiammazione vescica e esame positivo per clamydia mi ha prescritto cicli da 10 gg. di Bassado e Minocin
Per l'esattezza, fino ad ora, ho fatto due cicli di Bassado 100 e quattro di Minocin 100 (con quest'ultimo ho ottenuto migliori risultati)
Oggi dopo circa 80 giorni dall'inizio della terapia la sintomatologia e migliorata ma persiste tuttora un bruciore saltuario post minzione e nel contempo ho avvertito un peggioramento dei problemi cardiaci.
Pertanto mi sono sottoposto ad una visita cardiologica con ecografia.
riassumo la diagnosi e le indicazioni:
extrasistoli ventricolari isolate, minimo prolasso dei lembi mitralici, sospetta cardiopatia ipertensiva.
Valutare con urologo per cessaszione della terapia minocin e bassado al fine di poter valutare se sia il caso di iniziare terapia con congescor 1,25.
Dieta iposodica e profilassi per endocardite infettiva.
Questo è quanto.
Ora la domanda che vi pongo è:
è possibile che la clamydia sia ancora attiva dopo così tanti giorni di antibiotici?
è possibile che la clamydia possa provocare un'endocardite infettiva?
oppure ho in circolo un virus o un batterio che può provocare l'endocardite infettiva e nel contempo insediandosi nelle vie urinarie può creare infezioni e bruciori?
Eventualmente, quali esami dovrei eseguire per stabilire quale è il batterio o il virus che mi causa tutti questi problemi?
cosa mi consigliate di fare?
scusate il disturbo ma visto che per arrivare ad esami del tipo IgG e IgM c'è voluto oltre un anno, con sofferenze e frustrazioni da parte mia, ho pensato di rivolgermi a voi sperando in maggiori conoscenze specifiche.
un grazie anticipato.
cordiali saluti, aiutatemi!!!
ps. a scanso di errori nella valutazione, vi porto al corrente che per la clamnydia non credo possa esistere la possibilità di reinfezione in quanto da quando sono iniziati i problemi non ho più avuto rapporti sessuali.
[#1]
Anestesista, Infettivologo
Gentilissimo paziente nella sua storia lunga e complessa è chiaro che lei ha avuto un'infezione dell'apparato genitourinario, probabilmente da Clamidia. Non è invece chiaro e direi che è poco probabile che lei abbia avuto un'endocardite da Clamidia. Nell'infeziode cardiaca da Clamidia la valvola non ha solo un prolasso ma ha delle vegetazioni ed è notevolmente compromessa la sua funzione. Inoltre in corso di endocardite da Clamidia la pcr è molto più elevata ed inoltre ci sono sintomi sistemici molto gravi che portano a quadri talvolta non compatibili con la vita. Di fatto lei invece ha un'alterazione valvolare che predispone alle endocarditi, quindi in caso di terapie odontoiatriche o altre situazioni di rischio per una batteriemia deve assumere gli antibiotici per prevenire l'impianto batterico sui lembi valvolari. In caso di infezioni da Clamidia non curate come nel suo caso si va in contro ad una sindrome particolare che si chiama Morbo di REITER, che può date artrite, miocardite ed anche conivolgimento oculare. Questa situazione non è una "endocardite da Clamidia", ma è un quadro di reumatismo sieronegativo. La sindrome di Reiter si cura con l'aspirina ad alte dosi o altri antinfiammatori. La terapia con tetracicline per l'infezione di base deve essere molto protratta, ma 90 giorni possono bastevoli se sono scopmarsi i sintomi e sela pcr è normale. Se invece c'è il sospetto di una vera endocardite da Clamidia, gli esami da fare sono molto diversi, e cioè si fa l'ecocardiogramma per via transesofagea e la biologia molecolare su siero per cercare il batterio. Concludendo le consiglio di far seguire la parte genitale ad un dermatologo venereologo e la parte sistemica al cardiologo, all'infettivologo ed al reumatologo. Stia sereno la malattia è lunga ma curabile.
[#3]
Utente
Gentilissimo dottor Marcello, grazie!
si la risposta è visibile.
Grazie mille!!!
Adesso il quadro clinico mi è molto più chiaro.
Leggendo quanto da lei descritto mi rendo conto che la mia è stata una situazione trascurata.
In realtà, molti anni fa (7 o forse 8), ho avuto un episodio di problema all'occhio sx.
Non ne ricordo la terminologia esatta ma praticamente mi ritrtovai con una piccolissima macchia nell'occhio nell'asse visivo.
A suo tempo questa macchia condizionava la regolarità della vista da vicino tanto che quardando un quadretto di quaderno, lo stesso risultava leggermente sfocato e distroro.
Per mia fortuna nel tempo questa problematica e quasi svanita.
Per l'occasione, la causa fu attribuita ad un episodio di ascesso gengivale, nonostante ciò, l'oculista consigliò al mio medico curante di fare ricerche ed analisi al fine di escludere infezioni diverse in attto.
Comunque, con le analisi di quel tempo non risultò null'altro.
Ora, ritornando ad oggi, non vorrei abusare della sua disponibilità ma a questo punto la domanda sorge spontanea:
in che tempi e con quali dosi posso usare l'aspirina e/o eventualmente, per alternare, quali altri tipi di antinfiammatori.
ancora un grazie di cuore
cordiali saluti
si la risposta è visibile.
Grazie mille!!!
Adesso il quadro clinico mi è molto più chiaro.
Leggendo quanto da lei descritto mi rendo conto che la mia è stata una situazione trascurata.
In realtà, molti anni fa (7 o forse 8), ho avuto un episodio di problema all'occhio sx.
Non ne ricordo la terminologia esatta ma praticamente mi ritrtovai con una piccolissima macchia nell'occhio nell'asse visivo.
A suo tempo questa macchia condizionava la regolarità della vista da vicino tanto che quardando un quadretto di quaderno, lo stesso risultava leggermente sfocato e distroro.
Per mia fortuna nel tempo questa problematica e quasi svanita.
Per l'occasione, la causa fu attribuita ad un episodio di ascesso gengivale, nonostante ciò, l'oculista consigliò al mio medico curante di fare ricerche ed analisi al fine di escludere infezioni diverse in attto.
Comunque, con le analisi di quel tempo non risultò null'altro.
Ora, ritornando ad oggi, non vorrei abusare della sua disponibilità ma a questo punto la domanda sorge spontanea:
in che tempi e con quali dosi posso usare l'aspirina e/o eventualmente, per alternare, quali altri tipi di antinfiammatori.
ancora un grazie di cuore
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.7k visite dal 04/05/2008.
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