Chiarimenti su mononucleosi

salve,
sono un maschio di 31 anni e ad agosto mi è stata diagnosticata tramite monotest una mononucleosi infettiva. i sintomi erano quelli tipici (febbre, linfoadenopatia, mal di gola con petecchie, severa ipertransaminasemia, splenomegalia) e la gran parte dei medesimi si è risolta nel giro di 20 giorni circa. avrei però bisogno di alcuni chiarimenti:
1) ad oggi, a tre mesi circa dall'inizio conclamato della malattia, posso essere ancora veicolo di contagio a terzi per via salivare? e se sì, fino a quando?
2) ora che la fase acuta dell'infezione si è risolta, ne ho ricavato una immunizzazione?
3) documentandomi, mi sembra di aver capito che l'immunizzazione nei confronti del virus è "riservata" solo a coloro che vengono colpiti dalla forma asintomatica della malattia, mentre coloro che sviluppano la forma infettiva non ricavano immunizzazione e possono in linea di massima essere soggetti a reinfezioni. è effettivamente così?
4) anche se ora sto meglio, vorrei comunque fare degli esami approfonditi. è più appropriato rivolgersi ad un centro specializzato in infettivologia o in immunologia? e quali esami sarebbero maggiormente indicati?
grazie per le risposte. saluti.
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Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
1) puoi
1 bis ) anche sei mesi, inoltre ci possono essere riattivazioni periodiche per lo piu' inavvertite del virus, che non e' mai eradicato. Non e' un caso se a un certo punto praticamente tutti risultiamo sieropositivi all' EBV.

2) si'

3) non mi risulta, lo stato immune non dipende dalle modalita' del contagio (acuto o silente).

4) non servono, la MNI nei sani e' un non problema. E' un problema invece negli immunodepressi.

Nei sani bastano i classici sierologici (EBNA IgG, VCA IgG e VCA IgM, con questi tre dopo un solo prelievo si classificano gia' correttamente oltre il 90% dei casi ), negli immunodepressi occorre quantificare con tecniche NAT.