Antimonio

Ho eseguito casualmente un mineralogramma al Capello e il referto ha dato un valore di antimonio elevatissimo(60) , pari a ben 60 volte il massimo indicato nei valori di riferimento. Tale risultato ha trovato conferma nelle analisi del sangue eseguite circa 3 mesi dopo.
Ho fatto analizzare da un lab. specializzato in analisi sugli alimenti, l'ACQUA di rubinetto e gli alimenti più presenti nella dieta quotidiana ( avendo tiroidite di hashimoto in fase subclinica , seguo da prescrizione medica una dieta senza glutine : ho fatto quindi analizzare riso, patata americana e sgombro conservato, essendo molto presenti nella mia dieta). Tutte queste analisi hanno dato ESITO NEGATIVO.
Ho eliminato l'uso di un vecchio contenitore di acqua per il trekking , che usavo quotidianamente per portare con me l'acqua fuori casa e l'ho sostituito con un nuovo, che comunque cerco di usare solo se indispensabile; per il resto uso vetro; già da prima usavo solo sacchetti di polietilene per conservare verdura in frigo e nel freezer.usavo la pellicola da cucina solo per conservare la verdura fresca in frigo.
Evito l'uso di padelle antiaderente, che comunque cambiavo frequentemente ( e avevo acquistato verificando un test fatto da Altroconsumo, per individuare la marche più sicure..).
In ogni caso conto di far fare analisi sul contenitore di plastica che utilizzavo.
È prevedibile che una volta eliminata la causa di assunzione di Antimonio, i miei valori nel sangue torneranno normali?
E se sì, quanto tempo occorrerà?
Nel frattempo devo seguire una terapia?
Preciso che sono da escludere origini lavorative o vicinanza a impianti industriali
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
Sarebbe utile conoscere il valore rilevato nel sangue e, molto meglio nelle urine.
Valori di antimonio molto elevati è un evento raro e quasi di esclusivo appannaggio di chi è esposto professionalmente.
Visto che ha effettuato tutte le valutazioni sui cibi, acqua e contenitori ma senza esito, potrebbe essere utile ricercare l’antimonio nell’aria domestica (alcuni oggetti presenti in casa potrebbero rilasciarlo).
Certamente cessando l’esposizione i valori andranno a normalizzarsi ma determinarne i tempi è difficile.
In considerazione del fatto che lei non accusa alcun sintomo non credo siano necessari accertamenti specifici o terapie.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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Utente
Utente
La ringrazio, farò l'esame delle urine, sia mie che dei miei familiari, così da capire se il problema riguarda solo me o tutti coloro che abitano con me; tuttavia il tecnico del laboratorio di analisi ambientali mi ha detto che dovrebbe escludersi , a fronte della concentrazione cosi elevata ( nel mineralogramma 60 e, nelle analisi del sangue, 5 , con valore di riferimento pari a < 2), una aerodispersione, dovendo invece ipotizzarsi che l'antimonio provenga da qualcosa che viene mangiato o bevuto.
Dopo aver sottoposto acqua e alimenti più ricorrenti ad analisi, con esito negativo, farò analizzare l'acqua del contenitore BPA Free che usavo per bere .
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
Ritengo corretto, alla luce del risultato degli esami del sangue, orientarsi verso l’ingestione dell’antimonio.
Un’altra possibile fonte potrebbe essere il fumo di sigaretta attivo o passivo ma immagino che non valga per lei visto che non ne ha parlato.
Se lo desidera ci tenga informati sull’esito delle ulteriori indagini che farà.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio, anche il fumo è da escludere ; La aggiornerò sull'esito dell'esito degli esami.
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Utente
Utente
Gentile Dottore, ho seguito il suo consiglio e ho effettuato le analisi delle urine sia mie che di mio marito; il referto ha dato , a fronte di un valore di riferimento di <2, quanto a me, il valore di 2.1 e , quanto a mio marito , il valore 3.3..Poiché abbiamo una dieta con pochissime cose in comune ( un po' di pesce fresco comprato al supermercato, uova biologiche e verdure varie comprate al supermercato biologico, per il resto non ci sono altri alimenti in comune )e dobbiamo escludere l'acqua, le cui analisi hanno dato esito negativo, non mi resta che far analizzare l'aria ( l'unica ipotesi che mi viene da fare è la provenienza dell'antimonio da qualche vernice utilizzata per l'arredamento di legno). Devo escludere anche i contenitori di plastica che io usavo per bere, perché mio marito non li ha mai usati.
Inoltre la maggiore concentrazione riscontrata nelle urine di mio marito può spiegarsi con il fatto che io bevo molta acqua, mentre lui ne beve molto poca ?
Infine potrei fare una ipotesi sui sacchetti di polietilene ( quelli che acquisto sono venduti per la conservazione di panini) che usavo per conservare verdure crude e cotte ( prive cmq di grassi di qualsiasi tipo);avevo letto da più parti che il polietilene è il materiale più sicuro per gli alimenti.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
le confermo che alla luce dei risultati ottenuti è certamente utile procedere ad una valutazione dell’aria domestica.
Come le dicevo molti oggetti possono contenere antimonio (es. oggetti in peltro) ma anche guaina di cavi, vernici.
Non dovrebbe esserci relazione tra la quantità di acqua bevuta ed il valore riscontrato.
Per quel che riguarda i sacchetti in PET tenderei assolutamente ad escludere la possibile fonte soprattutto se non vengono esposti ad alte temperature.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio Dottore, poiché non vi sono guaine o cavi scoperti ( forse- ma nemmeno sono sicura che sia peltro- 2 piccole cornici di peltro appese a una parete), l'unica cosa su cui ho dei dubbi è un arredamento in legno fatto fare dal falegname. Il falegname ha fatto verniciare il tutto da un pittore, il quale mi dice di non poter ricordare quali vernici ha usato ( temo vernici ignifughe, visto che l'arredamento è comprensivo della cucina).
Purtroppo non riesco a trovare nessun laboratorio che faccia analisi su un pezzo di legno verniciato ( trovo solo laboratori che fanno controllo su vernici da commercializzare).
Come posso procedere per trovare un laboratorio che possa fare questa analisi? Oppure é vero - come mi dicono i laboratori- che é impossibile analizzare la vernice che ricopre un pezzo di legno?

Quanto all'analisi dell'aria, non mi viene garantita la possibilità di trovare quantità non paragonabili a quelle rilevabili in un impianto industriale....sono demoralizzata, non pensavo fosse così difficile trovare l'origine del problema...
Infine ho letto che anche le coperte di lana di pecora possono rilasciare , con il calore del corpo umano, quantità di antimonio e arsenico .
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
Comprendo il suo abbattimento ma purtroppo a volte la ricerca di una fonte inquinante è difficile.
Il valore limite di antimonio urinario per i lavoratori esposti è dato (con variazioni in base al laboratorio) a 1,1 mg/L.
Ne consegue che i valori rilevati sulle sue analisi e su quelle di suo marito superano i limiti fissati per chi è esposto professionalmente (controlli la corrispondenza dell’unità di misura). Il superamento dei valori limite nelle urine dimostra inoltre che l’esposizione è recente o attuale (l’antimonio viene eliminato in gran parte entro 48 ore con le urine).
Stando così le cose è da supporre che il risultato di un campionamento ambientale possa dare utili indizi.
Certamente è possibile che qualsiasi oggetto che abbia avuto un trattamento ignifugo o ritardante di fiamma possa contenere antimonio, quindi anche le coperte. Anche alcune parti dell’abitacolo delle auto (es. i sedili in similpelle) possono contenerlo.
Personalmente non conosco un laboratorio che possa effettuare la ricerca del metallo sulla vernice dei mobili ma credo che rivolgendosi ad un laboratorio chimico universitario potrebbe avere successo.
Spero riesca a risolvere al più presto il problema. Se lo ritiene, ci tenga informati
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore, ho finalmente trovato un laboratorio che può analizzare un pezzo di legno preso dell'arredamento su cui ho dubbi, occorreranno 10 gg.lavorativi
..... Avevo pensato anche agli interni delle autovetture, ma abbiamo 2 autovetture di serie, acquistate nuove 3-4 anni fa, se vi fosse un problema del genere , penso sarebbero toccate dal problema molte auto...
La cosa più sorprendente di questa situazione é che per motivi lavorativi abitiamo per metà settimana in un appartamento e per metà in un altro( quindi se la fonte dell'antimonio fosse in uno dei due appartamenti, noi vi saremmo esposti per il 50% del tempo e ancora più significativa diventa la quantità di antimonio riscontrata).
Il primo appartamento è stato costruito 4 anni fa, ed è ancora semiarredato, quindi se escludo l'arredamento su cui ho focalizzato i miei dubbi, rimangono il parquet di legno ( ricordo che la colla posta sotto il parquet dal pavimentista al momento della posa faceva starnutire il cane in continuazione; ma , una volta posato il parquet, come ipotizzare che le sostanze contenute nella colla sottostante possano evaporare oltrepassando il parquet ?) e la normale tempera sulle pareti ( l'unica particolarità può essere la vernice impermeabile passate per alcuni metri quadri fra le basi e pensili della cucina). Il secondo appartamento che abitiamo ha un arredamento in legno ( pareti comprese ) che data agli inizi anni '80.L'unica cosa che mi aveva sempre dato qualche perplessità è un piano della cucina in materiale che si usava allora, contenente formaldeide, ma non vi appoggio mai gli alimenti direttamente.
Ho cambiato una coperta di lana di pecora (avevo letto che in Nuova Zelanda le morti in culla sono 4 volte superiori al resto del mondo perché usano pelli di pecora che , con il calore del corpo, se le pecore sono state allevate in pascoli inquinati, rilasciano antimonio e arsenico).
Da quanto Lei mi dice, tuttavia, ho una indicazione in più, perché se dopo 48 ore l'antimonio nelle urine non è più riscontrabile, nelle ultime 45 ore circa eravamo stati nell'appartamento nuovo (dove c'è l'arredamento che faccio analizzare); questo porterebbe a individuare la fonte in quest' ultimo appartamento.La ringrazio.cordiali saluti.
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