Thc passivo nelle urine e test antidroga

Buongiorno. Domani farò un test antidroga delle urine al lavoro e oggi sonp stato per un paio d ore in un ambiente dove si consumava stupefacente.
Ora, io non faccio consumo da circa 10 mesi e continuerò a non farlo per scelta, ma può il test antidroga risultare positivo?
Qual'è il range in cui bisogna stare per la negatività? Grazie
[#1]
Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
ad un quesito molto simile al suo ho risposto un anno addietro.
Per evitare inutili ripetizioni la rimando a quel consulto che potrà leggere al seguente link:
https://www.medicitalia.it/consulti/medicina-del-lavoro/650087-visite-lavoro-e-thc-passivo.html
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la sua risposta. Posso chiederle in caso di positività cosa mi aspetta? Nel peggiore delle ipotesi.
Ho effettuato un test rapido delle urine questa mattina appena sveglio e il risultato era negativo, anche se la tacca del negativo si leggeva appena.
Grazie
[#3]
Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Se il risultato del test che ha effettuato questa mattina ha evidenziato tutte le reazioni (le tacche), ancorché accennate, l'esame è negativo per cui in assenza di altre esposizioni l'esame che eseguirà sul lavoro dovrebbe essere negativo.
Per sua conoscenza ed a vantaggio di tutta l'utenza di medicitalia, di seguito le riassumo in breve e senza entrare nelle specifiche procedure cosa accade quando si ha un riscontro positivo sul lavoro di un esame tossicologico:
In caso di positività, il medico competente invia lo stesso campione di urine in un laboratorio autorizzato dove il campione viene sottoposto ad un test di conferma con metodo spettrofotometrico al fine di svelare falsi positivi. Se la positività è confermata il medico competente sospende l'idoneità per la lavorazione "a rischio" ed invia il dipendente presso il servizio SeRT della ASS del territorio.
Gli specialisti del SeRT, dopo gli accertamenti del caso, comunicheranno al medico competente se la positività riscontrata era dovuta ad un evento occasionale o se il dipendente si trova in una condizione di tossicodipendenza.
Nel primo caso il medico competente può riammettere il dipendente nella mansione a rischio provvedendo ad effettuare un test a sorpresa una volta al mese per i sei mesi successivi.
In caso di tossicodipendenza invece il SeRT proporrà al dipendente un programma di recupero. La mansione a rischio rimane sospesa. Se il dipendente accetta il programma di recupero il datore di lavoro deve mantenere il posto di lavoro al dipendente fino alla conclusione del programma. In caso di rifiuto a intraprendere il percorso proposto il datore di lavoro può procedere a interrompere il contratto di lavoro per giusta causa.
Come può vedere, il riscontro di una positività può causare parecchi problemi al dipendente!!
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora per la sua risposta. Ho gia effettuato il test ora.
Mi hanno fatto aprire il barattolo di urina, hanno appoggiato il test all urina, scritto il mio nome sopra al test, e mi ha detto di buttarle via nel bagno.
Non ha controllato il test ma l ha posto via insieme agli altri nella borsa.
Com'è possibile che non abbia tenuto da parte le urine di nessuno per eventuale riscontro?
Grazie.
[#5]
Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Certamente il medico avrà riscontrato la negatività del test.
Stia tranquillo, non dovrebbe aver alcun problema.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Utente
Grazie mille dottore.
Ultima domanda.
Hanno tenuto solo 20 o poco più campioni su 150 nella mia azienda.
Spero sia negativo, ma sono sicuro non abbia controllato il mio test ma solo riposto via insieme agli altri.
Se uno dei tanti fosse positivo possiamo chiedere di rifarlo perché non hanno tenuto le urine di riscontro?
Grazie ancora
[#7]
Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Sinceramente la procedura utilizzata è un pò anomala.
E' fuor di dubbio che se un esame è positivo l'urina va conservata secondo precise istruzioni procedurali anche perchè è diritto del lavoratore richiedere la ripetizione dell'esame, sul medesimo campione di urina presso un laboratorio autorizzato, di propria fiducia (a sue spese).
Cordiali saluti
[#8]
Utente
Utente
Esatto.
Di questo ero a conoscenza.
Mi sembra davvero strano che abbia detto a me e a tutti i miei colleghi di buttarle via e abbia solo tenuto una ventina per fare i test in altra sede, forse perché 150 barattoli erano troppi, ma é indubbio che se mai abbia problemi mi appellerò al fatto che mi abbiano fatto buttare via il campione.
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