Abilitazione alla guida di mezzi pesanti dopo infarto acuto del miocardio

Buongiorno,
sono un uomo di 42 anni e come riportato nel titolo il 7 luglio 2021 ho avuto un infarto acuto del miocardio, sono ormai passati 13 mesi e la dottoressa della medicina del lavoro ancora si ostina a non abilitarmi alla guida dei mezzi (specifico che lavoro in un porto mercantile dove scarichiamo navi e che guiderei in strade private).

Ora vi riporto un po di dati scritti nei referti del cardiologo perché mi piacerebbe avere qualche altro parere per decidere se intraprendere un ricorso.


Esame obbiettivo:

Toni validi, ritmici, normofrequenti, pause libere.

MV presente e normotrasmesso.

Non edemi declivi.

P. A. O (mmHg) 120/75

Risultati indagine:

E. C. G: Conduzione AV nei limiti.
Esiti di necrosi inferiore.
Non significative alterazioni della ripolarizzazione ventricolare.

E. C. O: VSx nei limiti per volume e cinetica.
Acinesia inferiore.
FE=66%.
Atrio sinistro nei limiti (55ml) IM lieve.

Valvola aortica a tre cuspidi, continente e priva di gradienti patologici (PG 5/3mmHg).
Non versamento.

T. S. A: spessore medio intimale nei limiti bilaterali.
Assi carotidei nei limiti per morfologia e flussi.


Conclusioni:

Cardiopatia ischemica Post-infartuale in fase di stabilità clinica.


Poi ho eseguito una prova da sforzo che ho dovuto interrompere al 74% perché la pressione si alzava troppo (picco di 131 battiti, pressione 250/100 mmHg, carico 200watt).

Mi è stato richiesto un holter pressorio che ho eseguito con esito positivo, nella vita quotidiana la pressione rientra nella norma.

Il cardiologo che mi segue mi ha rassicurato che si può sistemare con una cura farmacologica.


Al momento assumo: Triate 5mg 2 volte al giorno, Bisoprololo, Cardioaspirina, Lansox, Torvast 40.


Se manca qualche dato non esitate a richiedermelo.


Purtroppo essendo una cooperativa se vengo demansionato vi rimetto anche nello stipendi, per un motivo economico ho necessita di rientrare il prima possibile in fascia Carrelli.

Sono messo cosi male da restare fuori da quest'ultima per 13 mesi più altri ancora da definire?

Perché se così non fosse proverei a intraprendere il ricorso.

Leggevo che il linea di massima dopo tre mesi si potrebbe ritornare a guidare messi pesanti su strada questo mio allontanamento

Vi ringrazio in anticipo.


Cordiali saluti.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
non entro nel merito del giudizio espresso dal medico competente della sua azienda. La collega ha avuto modo di visionare attentamente tutta la documentazione, di visitarla e conosce certamente bene tutti i rischi della mansione.
Se lei non è daccordo con il giudizio espresso dal medico competente, può fare ricorso all'organo di vigilanza della asl competente per territorio, entro 30 giorni da quando lei è venuto in possesso dell'ultimo giudizio.
L'organo di vigilanza della asl, dopo averla visitata e fatte le valutazioni necessarie, potrà confermare, modificare o revocare il giudizio del medico competente.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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