Problemi al lavoro

Buongiorno Dr.
, ho 60 anni e sono rientrata al lavoro un anno fa.
Sono stata assente per malattia gravi patologie certificate con effetti invalidanti, in un anno sono stata operata per tumore al seno sx prima e al 1 controllo uno nuovo a dx, perciò interventi, cure tanta radioterapia da sfinirmi e porto le conseguenze ancora per problemi alla spalla sx che con intervento e radio e poi Exemestane che sto ancora assumendo il problema è stato intervento che radioterapia ha peggiorato molto presto, dicono che il conflitto si sente dopo 5 anni, forse.
Lavoro in Scuola Statale da 27 anni e dal 01.09.
22 data rientro mi son sentita dire di tutto: che di me nnon sanno cosa fare in quanto invalida che ho un buco di 5 anni (causa la pandemia hanno ritardato il rientro e ho trovato a fatica un medico che mi ha fatto vaccini, il cortisone assunto per placare allergia a exemestane mi abbassa le difese tuttora) demansionata lasciata a prendere telefonate o scrivere cose di poco conto e non hanno aperto applicativo del Ministero dove si lavora.
Avevo sognato e atteso il mio rientro il ritorno alla normalità sognata.
Cambio scuola per trasferimento noi possiamo farlo:che fortuna.
Peccato che anche qui il solito trattamento e peggio: sono sola e per 15 gg in un ripostiglio dove era impilato di tutto.
Non ho telefono, una segretaria che mi chiama per cognome e nome dicendo che non rendo e che da sola dovrei lavorare di più.
Stamattina mi porta dal Preside neo assunto e quindi con zeo esperienza mi dicono di non fare straordinari che io non posso.
È un anno che ho sempre mal di testa, tachicardia, poco sonno, dissenteria mi sto convincendo che é questo modo di lavorare.
Sino invalida al 75 e con L 104 art.
1, questo da febbraio 2022.
Non è modo di lavorare sono sempre più stanca penso al licenziamento perché Dr.
con le mie malattie ho combattuto tanto mi sono lasciata alle cure ma quests é cattiveria.
Lei cosa mi suggerisce?
Grazie e in attesa di risposta saluto distintamente
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 112 7
Gentile utente,
Innanzi tutto le consiglio vivamente di NON licenziarsi.
A mio parere la migliore soluzione per Lei è quella di richiedere, alla commissione Medica di Verifica del Ministero del Tesoro, una limitazione delle mansioni a causa della sua invalidità o la pensione per sopravvenuta inabilità lavorativa.
La commissione valuterà se lei è idonea alla mansione assegnata, se è il caso di assegnare una limitazione, se è il caso, invece, di cambiare mansione (se possibile) nel caso non sia idoneo a quella che svolge o se è, infine, non idonea a qualsiasi mansione.
Se le assegneranno una limitazione, la scuola dovrà garantirle tale limitazione e in caso di mancato rispetto di tale limitazione la dirigenza può andare incontro a conseguenze anche penali.
Se la commissione dovesse dichiararla non idonea alla mansione, avendo lei maturato più di 19 anni, sei mesi ed un giorno di contributi, se non ricollocabile in altra idonea mansione, verrebbe licenziata ma avrebbe diritto al bonus contributivo per il prepensionamento.
Le consiglio di rivolgersi ad un patronato che possa seguire ed assisterla in tutto il percorso.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dr., La ringrazio per la Sua risposta. Io voglio lavorare, non voglio demansionarmi, non ho problemi psichici o altre malattie che possono cagionare danno a me o al persone, ci tengo molto a precisarlo, durante le cure oncologiche, i gruppi di auto aiuto, di ascolto psicoligico, di fotografia tutte e non solo io la ns prima meta è sempre stata il "ritorno al lavoro" perché aiuta come una cura, per me purtroppo non è così, ma non capisco perché devo andare a visita per far sì che mi rendano non idonea. Tutte le tutele per invalidi civili, tutele fatte per agevolare chi lavora sono solo sulla carta? È molto triste questa cosa, io fra parentesi non percepisco assegno invalidità perché dipendente pubblico, sono, però convinta che se un'Azienda privata mettesse in atto i trattamenti che ricevo io, tutti sarebbero contro a chi comanda. Io non sono il tumore che sto curando: sono una persona come tutti gli altri e lavoro come gli altri: è il pregiudizio che fa danno, ci sono altre malattie degenerative come artrite reumatoide, o altre patologie che ora non mi viene il nome che permettono di lavorare, o tutti gli invalidi devono accontentarsi di una pensione e non lavorare? Ripeto io cerco consigli a chi è più competente di me per poter lavorare se questi mettono in atto atteggiamenti da Mobbing: perché devo farmi da parte io scusi? La ringrazio ancora ma ci tengo a precisare questo che non voglio suggerimenti per ritirarmi ma per lavorare come ho sempre fatto. Cirdiamente La saluto.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 112 7
gentile utente,
lungi da me l'idea di allontanare le persone dal lavoro soprattutto se questo può essere un motivo di ripresa e di ritorno alla normalità dopo un periodo di lunghe peripezie.
Mi sono permesso di darle quelle indicazioni solo in riferimento alla sua ultima considerazione (.... penso al licenziamento....).
Relativamente a quanto le sta' accadendo, le consiglio di rivolgersi ad un centro antimobbing dove potranno darle consigli e supporto medico-legale.
Per cercare il centro al lei più vicino le consiglio di visitare questo sito:
https://www.ciam-mobbing.it/
cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro