Dolori al ginocchio: risonanza ed ecografia danno risultati diversi

Buongiorno,
circa due mesi fa, durante una corsetta, ho avvertito un dolore al ginocchio sinistro (all'esterno, poco sopra l'attaccatura della tibia - spero la descrizione sia comprensibile!).
Il amico di famiglia mi suggeri' di fare una Risonanza Magnetica che diede questo esito:

"Le strutture legamentose del pivot centrale ed i legamenti collaterali sono normali.
Entrambi i menischi e segnatamente il mediale a livello del coprno posteriore, presentano linee di iperintensita' che non raggiungono la superficie articolare e sono pertanto riferibili ad aree di degenerazione.
Non ci sono alterazioni dei tendini rotuleo e quadricipite.
La rotula e' in asse.
Non sono presenti lesioni osteocondrali ne' versamento articolare."

Alla lettura di questo referto, il medico di cui sopra mi suggeri' di fare delle infiltrazioni di acido ialuronico.

Quando sono andato in un centro per fare queste iniezioni, mi e' stato consigliato di vedere un ortopedico prima, e cosi' ho fatto.

l'ortopedico ha dato molto poco peso alla risonanza, ed ha preferito eseguire un'ecografia lui stesso, pervenendo alla seguente diagnosi:
"sospetta condopatia femoro-rotulea" e mi ha prescritto:
- Fortilase, 1 compressa al di x 7gg
- Dona, 1 bustina a giorno x 40 gg
ed inoltre 10 sedute di ultrasuoni, 10 sedute di magnetoterapia, e 10 sedute di ionoforesi con Orudis.

Sono un po' perplesso sulla diagnosi e non so se iniziare la terapia: da quello che avevo capito la risonanza e' l'esame con i risultati piu' precisi ed affidabili e non riesco a capire come l'ortopedico possa aver preferito una "semplice" ecografia e sia arrivato ad una conclusione diversa.

Cosa ne pensate?

Grazie,
P.
[#1]
Dr. Carlo De Michele Medico dello sport, Medico internista, Medico osteopata 308 4
Molto difficile risolvere i suoi dubbi attraverso le notizie riferite.
Nel suo racconto tuttavia noto comportamenti scorretti che purtroppo sono molto usuali. Quando si avverte qualcosa che non va bisognerebbe rivolgersi per prima cosa ad un medico di fiducia ed eseguire solo successivamente gli esami ritenuti necessari in funzione della visita. Lei pensi quanti esami inutili e costosi (sia oper il Sesrvizio Sanitario, sia per le tasche del privato!) che potrebbero essere evitati con una attenta visita!. Comunque nel suo caso sono più propenso a ritenere corretta la RMN, poichè la condropatia rotulea è ben diagnosticabile con tale metodica.
Per il resto non sono in grado di darle una risposta poichè mi manca il dato più importante, quello della visita diretta.
Cordiali saluti

dr. Carlo de Michele
Medico Internista
Spec in Medicina dello Sport
Medicina Manuale Osteopatica
info@studiosintesis.it
www. studiosintesis.it