Febbre intermittente da quasi un mese

Gentili dottori, buongiorno.

Sono una donna di 39, normopeso, non fumatrice, con stile di vita abbastanza sano.
(passeggiate, alimentazione sana)
Da circa un mese, sono afflitta da febbre intermittente caratterizzata da assenza di sintomatologia specifica e abbastanza 'ballerina', che tende a presentarsi quasi sempre nel tardo pomeriggio (19-20. 00).
Il primo episodio, il 9 marzo, era caratterizzato da febbricola, 37, 3, a cui non diedi importanza perchè la rapportai al ciclo mestruale che in quel momento avevo.
Accusavo un po' dei classici brividi, lieve senso di spossatezza.
Tuttavia nei giorni successivi la temperatura si è alzata fino a 37, 6/37, 7 e come da protocollo sanitario ho fatto ricerca per Covid19 con tampone risultato negativo.
Ho deciso così di andare dal medico curante che mi ha prescritto l'antibiotico Flucacid per 6 giorni mattina e sera (la febbre era arrivata fino a 38).
Durante il trattamento antibiotico la febbre era arrivata fino a 39, ma nonostante tutto, non mi sentivo poi così male, avevo brividi e mal di testa, meno appetito rispetto al solito ma nessuna nausea e nessun episodio di stipsi/diarrea.
Alla fine della cura lo stato febbrile era tornato sui 37/37, 4 allora il mio curante mi ha prescritto Deltacortene per un totale di 8 giorni.
Durante la terapia con i corticosteroidi la febbre sembrava sparita, ma appena ho terminato l'ultima mezza compressa, tempo 24 ore ed è ritornata la febbricola, sempre 37, 3/37, 5 e sempre di tardo pomeriggio/sera fino ad arrivare nuovamente a 38 ieri notte.
L'unico sintomo che mi sembra un po' più rilevante, è che durante la notte sudo (cosa che in genere non mi succede) ed in generale, il sonno è un po' agitato. Ho notato anche di avere un po' di tachicardia costante. (battito tra 80 e 98)

A questo punto farà RX torace e varie analisi del sangue + urinocoltura.
Ci sono analisi specifiche che dovrei richiedere?
E' utile inserire la ricerca per Mononucleosi e Citomegalovirus?
A questo punto inizio ad essere un po' provata e anche un po' preoccupata.
Grazie mille a tutti anticipatamente.
[#1]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile signora,
la sua preoccupazione è comprensibile, dato il protrarsi del problema.
Penso anch'io che il primo passo per cercare di chiarire la situazione sia quello di effettuare tutte le ricerche che lei cita, senza trascurare comunque anche un test sierologico per il Covid 19.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore ho effettuato già un tampone per il Covid 19 appena la febbre è aumentata ed è risultato negativo, inoltre né il mio compagno ne i miei familiari, che vivono con me, hanno manifestato alcun tipo di sintomo riconducibile al Covid, stanno tutti in salute per cui credo di non aver contratto il Covid, anche perché rispetto la zona rossa e da quando ho fatto il tampone non ho avuto nessun contatto che non fosse con la mia famiglia.
Volevo chiederle invece se gli episodi di febbre alta serale sono compatibili con un'infezione radicata, è possibile che possa trattarsi di tracheite o similari? Ho un po'di tosse di tanto in tanto e la sensazione di gola stanca. In estate ho avuto problemi di raucedine dovuti al reflusso, potrebbe una grave infiammazione portare a picchi febbrili fino a 38?

Grazie mille
[#3]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile ragazza,
con tutti i limiti di un consulto a distanza, penso poco probabile che esista un nesso fra il rialzo febbrile e un'infiammazione cronica da reflusso gastro esofageo.
Se esiste un'infezione non facilmente evidenziabile penso potrebbe essere più probabile cercarla a livello, ad esempio, delle basse vie respiratorie, oppure dei reni o vie urinarie, oppure ancora a problematiche virali o reumatologiche......
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,
innanzitutto grazie per la risposta.
Ho iniziato effettuando una RX torace il cui responso è stato:

"Accentuazione del disegno polmonare.
Ili addensati.
Seni costofrenici liberi.
Conservato il rapporto cardiotoracico."

Dunque in attesa di effettuare emocromo ed analisi varie lunedì mattina, mi sono recata dal medico curante che inizialmente aveva attribuito il responso dell'RX a segni di vecchie bronchiti, ma su insistenza ha proceduto ad una auscultazione tramite stetoscopio al seguito della quale ha consigliato, avendo percepito respiro 'aspro' (termine utilizzato dal dottore) una terapia di 6 giorni con rochefin e bentelan.

Il dottore aveva proceduto all'auscultazione anche la prima volta senza trovare nulla. La mia domanda è, l'attuale cura prescritta dal curante è compatibile con quanto segnato nel referto dell'RX? Nella mia storia clinica in adolescenza e tarda adolescenza, ho sofferto diverse volte di bronchite.

Grazie mille per la pazienza e i consigli.
Buona serata.
[#5]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile ragazza,
a distanza non è possibile dare pareri su terapie prescritte dal medico curante, che ben conosce la storia clinica del paziente e l'ha visitata di persona.
Se pertanto il suo curante ha ritenuto opportuno prescriverle quanto da lei riferito, penso sia opportuno seguire le sue indicazioni.
Gli ulteriori esami aiuteranno a chiarire ancora più la situazione.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
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