Principi attivi

Salve, sono un ragazzo di 23 anni.
Volevo sapere la differenza tra due principi attivi: NIMESULIDE e IBUPROFENE.
non parlo della struttura chimica, ma degli effetti sul nostro corpo, in particolar modo a livello della mucosa gastrica.
Ho sempre evitato di prendere farmaci, ma quando l'emicrania diventa insopportabile non ne posso fare a meno.
Vorrei sapere come posso alleviare l'emicrania, evitando al tempo stesso di lesionare altre regioni?

Cordialmente
[#1]
Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Nimesulide e' piu' tollerato a livello gastrico. Sono stati segnalati casi rari, ma gravi, di tossicita' epatica.

L' ibuprofene funziona bene sopratutto sui dolori osteomuscolari. Su altri dolori va alzata la dose e diventa un gastrolesivo.

Per il mal di testa funzionava molto bene la novalgina (metamizolo). La novalgina pero', ogni tot esposizioni, provoca una aplasia midollare grave, e quindi alla fine sulla base di considerazioni prudenziali il suo uso e' decaduto.

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta Dr. Bianchi. Ho notato,come specificato nella sua risposta, che l'ibuprofene a basse dosi come può essere la moment non ha particolari effetti sul mal di testa, ragion per cui è necessario prenderne due alzando la dose o prendere una moment act già più "potente".
Lei dice che la nimesulide è piu tollerato a livello gastrico e se fosse solo questo non avrebbero evitato la prescrizione di farmaci con questo principio attivo.
La novalgina non l'ho mai testata su di me, ma un pensieso di aplasia midollare me la fa escludere.
Concludendo, so che è meglio evitare l'assunzione di farmaci, ma in casi particolari, inevitabili, cosa posso assumere?

La ringrazio nuovamente della sua risposta.
Cordialmente
[#3]
Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Mal di testa? Aspirina.

Il guaio e' che tutti gli antiinfiamamtori/analgesci non steroidei si portano dietro lo stesso problema: sono efficaci nel 100% dei casi (fanno passare il dolore) e nel 99,9% (gastriti a parte, che sono proporzionali alla dose) sono anche sicuri.

nell'1 per mille che avanza, in modo imprevedibile e idiosincrasico, causano -a seconda delle molecole- una insufficienza midollare, renale o epatica.

Allora quando vengono usati per disturbi di poco conto, ecco che questo rischio, in assoluto piccolo, diventa sporporzionato rispetto al beneficio, che e' di poco conto anche lui.

Il miglior farmaco contro il mal di testa era il vecchio optalidon, quello con dentro un po' di barbiturico. Tolto dal mercato per non indurre in tentazione le signore depresse e sostituito dal neo-optalidon. Poi c'e' stata la Novalgina, bollata a sangue perche' faceva venire ipo- o aplasie midollari. La vecchia fenacetina, antidolorifico antireumatico ottimo, distruggeva il tubulo renale. E cosi' via.

Il rischio e' come quello di estrarre la pallina nera dal sacchetto con dentro 999 bianche: piu' estrazioni uno fa, piu' rischi corre. Ma un uso mirato e occasionale di queste molecole e' ragionevolmente sicuro.





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