Lca+riabilitazione

In marzo rompo sciando il legamento crociato anteriore dx, l’8 settembre l’ortopedico procede alla ricostruzione con il mio tendine rotuleo.
Dall’intervento sono passati due mesi.
Ho recuperato l’articolarità progressivamente come dal protocollo. Con la fisioterapia ho ripreso un discreto tono muscolare, ma la mia camminata rimane incerta, tendo a mantenere il ginocchio rigido mio malgrado perché di frequente lo sento incepparsi nell’iniziale piegamento, per un impedimento che percepisco nella zona del punto di prelievo del tendine rotuleo. In quel momento sento la rotula andare in contrasto, impedendomi frequentemente il piegamento anche durante un banale esercizio di raccolta del ginocchio senza carico nella posizione supina o per scivolamento a gambe stese appoggiate al muro, o ad esempio alzando il piede destro entrando in auto al posto di guida. La sento entrare in tensione, impedendomi a volte il piegamento dall’inizio, che devo ripetere ritornando a distendere la gamba e ripartire. Camminando questo movimento mi viene facilitato se sollevo il piede arretrandolo leggermente prima di avanzarlo, ma questo camminando non mi è possibile. Salendo le scale di solito il blocco mi succede al primo gradino, poi in genere quando parto, riesco a salire superando il freno nel movimento iniziale.
In piscina mi succede, inaspettatamente, anche nel movimento in acqua senza carico stando in piedi, facendo con le gambe un semplice movimento di raccolta della gamba o flettendola. Se si blocca devo o ricominciare il movimento oppure se forzo o arriva il dolore e mi fermo, oppure sento la rotula entrare in tensione fino ad un improvviso ma morbido e ammortizzato scivolamento della stessa che osservando si nota visivamente con una piccola pulsazione verso il basso un po’ a destra della rotula. In bicicletta il blocco non mi si presenta. E non sento ostacolo. In palestra, camminando sul tappeto, questa situazione di freno iniziale riesco a superarlo iniziando alla minore velocità 0,8 km/h, continuando poi a sentire a 2/3km/h solo una resistenza al movimento nel punto di prelievo a metà cicatrice, in basso a dx alla fine della rotula, che migliora con il riscaldamento, ma non scompare del tutto. Subito dopo elettrostimolazione quadricipite (il vasto mediale è meno reattivo del laterale) la senzazione del freno migliora nettamente, purtroppo solo provvisoriamente per pochi minuti.
In questi ultimi giorni, sento meno dolore e sto imparando a camminare sopra al mio freno cercando d’ignorarlo.
Mi rendo conto che la mia riabiltazione non è finita, ma non mi spiego perché mentre tutti gli altri movimenti e il tono muscolare migliorano, quest’impedimento da circa 1 mese rimane più o meno sempre uguale. Vorrei avere una spiegazione di quanto mi accade e qualche consiglio riabilitativo sul protocollo che sto eseguendo con assiduità perché ho la sensazione che il mio impegno di ogni giorno non mi stia risolvendo il disturbo: riscaldamento con cyclette 15 min matt+15 la sera, tappeto 15 min x 2, leg press ora 20 kg con l’arto operato 3 serie da 10 mov (ora abolita), Leg curl ora con 20 kg., abduttori e adduttori con 15/20 kg, piscina 2 x per settimana+20 min., Elettrostimolazione quadricipite. Ora anche tavoletta popriocettiva. La settimana scorsa ho provato a fare due giorni di riposo senza esercizi e la sensazione di “colla” che si oppone al movimento è temporaneamente aumentata.
Esami di controllo a 50 giorni dall’intervento
RMN: sequenze multiplanari SE T1 T2 pesate e STIR.
Esiti di ricostruzione del LCA: il neolegamento presenta normale segnale e continuità; modesto edema osseo trabecolare attorno al tunnel nel tratto femorale.
Non significative alterazioni del tendine rotuleo con gli esiti del recente prelievo:
ispessimento edematoso del tessuto sottocutaneo anteriormente al tendine stesso.
Discreto versamento articolare perirotuleo.
Non alterazioni morfologiche e di segnale del menisco mediale e laterale, del legamento crociato posteriore, del legamento collaterale mediale e laterale.
Nei limiti i rapporti articolari femoro-patellari.
Non alterazioni del corpo di Hoffa.
Ecografia: In corrispondenza del polo inferiore della rotula presenza d’irregolarità del profilo della stessa e alcune minute calcificazioni da riferire ad esito d’intervento di ricostruzione del LCA con tendine rotuleo. Il tendine residuo nel complesso presenta regolare morfologia ed ecostruttura. Normale aspetto del tendine quadricipitale. Lieve versamento a livello dei recessi sotto quadricipitali. Non si apprezzano tumefazioni abnormi nella sede d’intervento. Non apprezzabile versamento intrarticolare.
12/11/2007 Giorgio


27/11/2007, aggiornamento

dopo due settimane la mia situazione è migliorata nettamente sul fronte del dolore che ormai non avverto quasi più, ma è invece rimasto il netto rallentamento funzionale che io definisco come un impastamento per una nocciolina o un “ freno” più o meno morbido (mutevole) che si manifesta camminando nella zona sopra descritta sotto la rotula verso dx, ma in una forma meno localizzata e più profonda rispetto a 2/3 settimane fa.
Questo rallentamento poco prevedibile nell’intensità mi rende insicuro per esempio nello scendere i gradini che scendo ancora uno per volta (ho provato a farli ma la rotula non scorre, come rientrasse nel o non scivolasse nel movimento) e nei brevi tratti di qualche passo discontinuo. Sopporto invece abbastanza bene un movimento continuo, oppure meglio ancora la bicicletta ( ho fatto anche 30 km in un paio d’ore), ma quando mi fermo e inizio a camminare il mio freno si fa sentire subito di nuovo.
Il tono muscolare del quadricipte è nettamente migliorato grazie soprattutto all’elettrostimolazione eseguita ora dal mio fisioterapista, la leg press l’ha temporaneamente sospesa perché mi accentua i dolori e il mio disturbo, continuo con leg-curl 30 kg., tavoletta con feedback, inizio piccole corse sul posto, ad/abduttori.
Il primo mese dopo l’intevento ho svolto gli esercizi a casa da solo, ricevendo 2 volte in settimana la visita del mio fisioterapista che mi “istruiva” sugli esercizi da fare volta per volta ogni giorno.
Quelli che mal sopportavo e più mi hanno tormentato o eseguivo contro notevole impedimento, erano quelli di sollevamento dell’arto inferiore nella posizione supina in questo modo:
provo a far vedere graficamente due movimenti:
1) da disteso supino O---o----I raccolgo l'arto O---o--/--I tutto ok dove ( / ) è il ginocchio piegato e ( O ) ( o) la testa e il bacino
( _I ) il piede

2) da disteso-supino con gamba raccolta O---o-/|--I sollevavo invece l'arto inf. O---o--/’’’’’’’’ con difficoltà, resistenza e dolore sotto la rotula, nel punto di prelievo del tendine rotuleo, oppure stando seduto sul tavolo sollevavo l’arto fino a 45°, dal 20° al 30° giorno senza zavorra, poi con 800 gr. Fino a 2 kg.
Solo dopo aver tolto questi esercizi e la leg-press, il dolore è diminuito e scomparso, riprendendo solo 2 settimane fa, gradualmente, una camminata almeno esteticamente “normale” non claudicante.
Non so quanto possa centrare, ma il mio preparatore mi ha rilevato un ‘assimetria della rotula nel ginoccchio operato rispetto al controlaterale di 4 ° gradi verso l’esterno. Potrebbe essere presistente o è un segnale da tenere in considerazione? Può il tendine residuo causare problemi di questo tipo?
Azzardo, i miei sintomi sarebbero compatibili con un neolegamento troppo teso ?
L’ortopedico che mi ha operato (molto richiesto e stimato) al controllo dei due mesi mi ha solo continuato a dire che è tutto normale, di avere pazienza e continuare a lavorare (fisioterapia) fino al prossimo controllo fra altri due mesi, ma pur facendolo non noto grossi miglioramenti, ma solo cambiamenti che mi inducono a pensare a tessuti che si stanno ispessendo nella zona sotto la rotula a dx, proprio con i continui esercizi.
Per continuare a farli con maggiore tenacia e serenità (credo di essere seguito bene) ho bisogno di un sostegno, qualcuno che mi spieghi bene cosa fare e cosa mi sta succedendo: è una complicanza? Quale ? Fin’ora non ho trovato un ortopedico o fisiatra disposto ad illuminarmi nel sapere cosa c’è sotto, attendo fiducioso.
P.S. gli ultimi 10 giorni prima dell’intervento li avevo passati raccogliendo funghi nei boschi in montagna e facendo gite non impegnative in bici MTB. Mi ero deciso a fare l’intervento solo per migliorare la mia stabilità in discesa. Ora ….. è meglio non pensarci e stenderci un velo pietoso.
Cordiali saluti

Giorgio
[#1]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. sig. Giorgio, è verosimile quanto lei ipotizza, ma certamente senza un'esame clinico approfondito del suo ginocchio è difficile dare chiarezze e certezze.
Le posso dire che deve fare ancora tanta riabilitazione funzionale, fare esercizi sui flessori del ginocchio oltre al potenziamento degli estensori.
Si affidi ad uno Specialista Fisiatra e pi rifaccia una rmn e consulti nuovamente il collega ortopedico che lo ha operato.
Ancora è normale che abbia dei postumi funzionali e delle limitazioni articolari.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra//Medicina dello Sport
Messina



Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
8/12/2007 leggendo dei lavori su problemi rotulo femorali ho trovato descritta la possibilità di “aggiustare “ la posizione della rotula artificialmente mediante taping (McConnell?). Dopo qualche tentativo non riuscito cercando di lateralizzarla a dx o sx , ho provato a fare aderire sovrapponendo parzialmente tre strisce di cerotto sotto la rotula tirandole in senso obliquo a ferro di cavallo un po' verso l'alto cercando di sollevarla, come farebbe un efficace reggiseno su una mammella rilassata. Questo mantenendo il ginocchio piegato. L'effetto è stato immediato e stupefacente, non avete idea del sollievo, scendo i gradini, cammino senza il freno, ma togliendo il bendaggio torna tutto subito come prima.
Nessun medico, ortopedico, fisioterpista, preparatore che pur mi stanno seguendo me l'avevano proposto prima. Oggi è il quarto giorno che lo faccio, certo il risultato è un pò variabile
in base alla tensione del cerotto che tende anche ad allentarsi con il
movimento, ma il risultato è netto e positivo.
Ne deduco però che la mia rotula non sta nel posto giusto, ha perso la sua
collocazione e i suoi rapporti. Sbaglio? Sto continuando a lavorare con
l'elettrostimolazione e gli esercizi dal fisiot. e a casa per il quadricipite
e soprattutto il VM, il tono e la forza un pò migliorano ma i  miei disturbi
ora pur senza dolore continuano.
Quello che sto facendo basterà ? il taping è opportuno tenerlo tutto il giorno? Lo sto facendo correttamente? La pelle comincia a risentirne, oggi sto provando una ginocchiera con centraggio rotuleo e il risultato è abbastanza simile nell'evitarmi l'impedimento iniziale nel carico, ma mi esercita una compressione sull'articolazione un po' fastidiosa.
Potrei avere un link per leggere qualcosa sul metodo Mc Connell ?
Ho iniziato in questi giorni con due applicazioni di Tecar e Ultrasuoni, non so se sia un beneficio di queste o del cerotto, ma l'impastamento che prima sentivo anche da fermo facendo piccoli movimenti comincia a regredire. Sono sulla strada giusta ?
Se non riesco a risolvere questo problema ci vorrà di nuovo il chirurgo? E per fare cosa ?
Il chirurgo che mi ha operato continua a dirmi solo “ il ginocchio è stabile, va tutto bene continua a lavorare col fisioterapista”.
Il 12/12 farò una lastra in assiale a 45 ° della rotula ( a volo d'uccello) credo dall'alto, c'è una proiezione utile per definire anche la rotula “bassa “ o “alta “ ?
Può essere utile farla ad entrambe le ginocchia per un confronto?

14/12/07 , Ho letto oggi la sua risposta, è' stato molto gentile a rispondermi, trovare ascolto in queste situazioni fa sempre piacere, alle volte lo si trova alle volte no. La radiologa che mi ha fatto l'ultima lastra assiale a 45° mi ha già riferito che trova la rotula a posto e maternamente mi ha già detto che sto somatizzando una condizione di sofferenza post -operatoria inevitabile per l'intervento subito, che devo imparare a lavorare con le mie “nuove” strutture anatomiche modificate, ma questo le assicuro lo sto facendo con impegno quotidiano da tre mesi. Certo di cambiamenti ne vedo ogni giorno, ma che la posizione della mia rotula sia perfetta nel movimento ora mi è impossibile pensarlo.
Voglio sperare che il tempo e le capacità di adattamento fisiologiche con gli esercizi che faccio migliorino la mia situazione, dalla chirurgia vorrei stare alla larga.
Non voglio innescare inutili polemiche con lei che mi sta dando anche attenzione, ma mi sto convincendo che se fossi stato informato un pò più dettagliatamente a cosa andavo incontro con questo intervento mi sarei tenuto il mio legamento inutilmente fluttuante e facendo un buon rinforzo muscolare avrei evitato molte sofferenze. Gli ortopedici penso facciano il loro lavoro con capacità e professionalità, ma non tutti fanno sempre una seria valutazione del rapporto rischio/beneficio di un intervento.
Mi pare che anche in questo forum la casistica sia davvero ampia e che questo sarebbe un buon argomento di discussione.
Se qualcuno avesse cmq qualche risposta ai miei quesiti ( link su taping di Mc Connel ?) , sono in ascolto
grazie, gt
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto