Sindrome del pavimento pelvico????

buonasera gentile dottore mi

donna ho 32 anni le espongo il mio problema

in seguito ad un rapporto anale vaginale anale del 6 ottobre non protetto ho avuto problemi post minzione tipo senso di pesantezza vescicale senso di gonfiore e dolore vescicale non appena ho lo stimolo di urinare e premetto che ho sempre questi problemi ogni volta che ho rapporti non protetti non soffro di anorgasmia

tamponi vaginali e uretrali negativi

ora tutti i problemi post minzion (senso di pesantezza vescicale e uretrale e senso gonfiore e come un bottoncino che spinge )
potrebbero derivare dall''infiammazione del nervo pudendo correlata ad una forma di irridigimento della mosculatura durante l''atto sessuale(infatti soffro di anorgasmia)?


urologo mi ha prescritto una cistoscopia con biopsia e dilatazione del meato uretrale ma ho timore nel farla perché penso potrebbe peggiorare la situazione e acido alfa lipoico x 6 mesi Che mi dice si dica che e' dannoso perche' in grado di spostare il mercurio nei denti curati con devitalizzazione
il suo caro collega invece sostiene che il mio problema derivi da un problema di mosculatura del pavimento pelvico dovuta ad anorgasmia
ci sono degli esercizi da fare per attutire il problema oppure dei centri di fisioterapia

lei cosa pensa di tutta questa situazione

grazie di cuore per la sua disponibilita'



[#1]
Dr. Giancarlo Rando Medico dello sport, Angiologo 165 5
buongiorno,
ritengo che sia necessario innanzi tutto porre una diagnosi corretta.
Occorre eseguire una visita urologica e/o ginecologica esponendo con chiarezza tutti i sintomi e la loro storia.
Gli specialisti che consulterà - urologo e / o ginecologo - dopo la visita e gli eventuali esami diagnostici strumentali che riterranno richiedere Le proporranno la terapia più appropriata , compresa - se occorre - la fisiochinesiterapia col biofeedback del pavimento pelvico.
La scelta delle terapie idonee arriva sempre dopo la diagnosi.
Rimango sempre a Sua disposizione per eventuali chiarimenti. Cordiali saluti.




Dr. GIANCARLO RANDO
MEDICO DELLO SPORT, ANGIOLOGO, FISIATRA

[#2]
Utente
Utente
a dimenticavo ho notato che dopo che urino avverto un rigonfiamento esterno vicino l'inguine all'altezza delle grandi labbra che muscoli ci sono li?
[#3]
Dr. Giancarlo Rando Medico dello sport, Angiologo 165 5
Buongiorno,
non credo - così, dalla sua descrizione - che il rigonfiamento superficiale vicino l'inguine dopo la minzione interessi proprio dei muscoli. Senza una visita la risposta non può essere certa.
In ogni caso sapere quali siano i nomi dei muscoli presenti nella regione perineale esterna non risolve il suo problema.
Le rinnovo, cara signora, davvero il suggerimento di rivolgersi all'urologo e/o al ginecologo.
Ribadisco : descrizione discussa dei sintomi , dalla comparsa ad oggi, visita specialistica obiettiva, eventuali accertamenti diagnostici, sono indispensabili per esprimere una diagnosi corretta e quindi la cura più appropriata.
Mi tenga pure al corrente dei suoi prossimi passi. Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordialità.
[#4]
Utente
Utente
posso sapere il nome di quella parte interessata,cosa c'e' vicino l'inguine per favore


ci sono stata dagli specialisti ne capiscono molto poco
[#5]
Dr. Giancarlo Rando Medico dello sport, Angiologo 165 5
Cara Signora,
dubito che gli specialisti , che l'avranno conosciuta e visitata approfonditamente, ne capiscano poco.

La regione anatomica alla quale penso Lei si voglia riferire si chiama perineo.
Esso è costituito dalle parti molli che chiudono in basso la cavità pelvica e dal tratto distale degli apparati urogenitale e digerente.
Esso è compreso nella regione, fra le due cosce, comprendente gli inguini. Ha una forma romboidale, la cui diagonale maggiore si estende dal pube al coccige mentre la diagonale maggiore è compresa fra le due tuberosità ischiatiche, ovvero laddove poggia il bacino nella posizione seduta.
La porzione anteriore e quella posteriore sono idealmente divise dalla linea che unisce le tuberosità ischiatiche.
Il perineo è costituito essenzialmente da stutture muscolari, fasciali, legamentose, tendinee, vascolari e nervose.
Esso è suddivisibile in tre strati , dal più interno ( o profondo ) al più esterno ( o superficiale ) : il diaframma pelvico, il diaframma urogenitale e lo strato superficiale degli sfinteri.
Il diaframma pelvico è formato dal muscolo elevatore dell'ano con i fasci: ilio-coccigei, pubo-coccigei , pubo-rettali ed ischio-coccigei
Il diaframma urogenitale ha la forma di un triangolo ed è situato inferiormente all'elevatore dell'ano nella porzione anteriore del perineo.
Esso è delimitato alla base dalla linea che unisce le due tuberosità ischiatiche di destra e di sinistra, ai lati è delimitato da altre due formazioni scheletriche dette branche ischio-pubiche di destra e di sinistra; al vertice è delimitato dalla sinfisi pubica ( sottostante il Monte di Venere ).
Il diaframma urogenitale è composto dal muscolo trasverso profondo del perineo e dai legamenti pubo-uretrali. Esso presenta infine un'apertura sulla linea mediana, attraverso cui passano l'uretra e la vagina
Lo strato superficiale degli sfinteri è costitutito da quattro muscoli: il muscolo ischio-cavernoso , il muscolo bulbo-cavernoso o costrittore della vagina , il muscolo trasverso superficiale del perineo e lo sfintere dell'ano (situato posteriormente).
La porzione anteriore dello strato degli sfinteri è anche detta loggia bulbo-clitoridea, laddove sono presenti i corpi cavernosi del clitoride ed i bulbi del vestibolo.

Se la descrizione anatomica che Le interessava è stata chiara ed esauriente, aggiungo ancora che potrà giungere ad una diagnosi corretta e soddisfacente soltanto escludendo patologie dei singoli organi pelvici o perineali (esiti di traumi neurologici, esiti di traumi muscolo-fasciali- legamentosi, cistite, uretrite, varicocele ovarico, endometriosi, coccigodinia, ragadi ecc.), per cui è essenziale una accurata valutazione (anamnesi , storia ed evoluzione, esame obbiettivo clinico e visione degli esami già eseguiti) finalizzata definitivamente a identificare o ad escludere una di tale affezioni.
L'esame obiettivo volge globalmente ed indistintamente alla valutazione dell’addome, dell’area lombosacrale, delle strutture ed degli organi esterni ed interni dell’apparato uro-genitale, verificando la presenza di dolore, tumefazioni e rigonfiamenti interni o esterni, cicatrici ed aderenze, la presenza precisa di punti maggiormente dolenti , la sensibilità ed i riflessi neurologici.
Cordiali saluti.

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