Rottura crociato anteriore

Buonasera. Non so se è questa la sezione giusta per scrivere, in tal caso mi scuso. Sono un ragazzo di 22 anni, sportivo, alto 1.95 per 95 chili, pratico arti marziali a livello agonistico e gioco a calcetto con gli amici nel weekend. Proprio durante uno scontro di gioco tra amici, ho avuto una forte distorsione e visto che non passava mai del tutto, dopo una risonanza magnetica è arrivato il verdetto inatteso: rottura crociato anteriore. Inatteso perchè non avverto dolore, ne particolari limitazioni, anche se sento che non è tutto apposto. Io sono della provincia di Udine e mi sono già informato su come fare e tutto ma avrei due domande da fare. 1) Mi è stato detto che dopo l'operazione il muscolo della gamba scompare praticamente e quindi di arrivare il più tonico possibile all'operazione. In palestra con lunedi inizio a fare bici, ma mi chiedo... esercizi di pressa per le gambe, leg extension per rafforzare la muscolatura... sono dannosi ulteriormente per il ginocchio oppure no? io li ho sospesi da due mesi appunto per questo paura ma la muscolatura della gambe se ne sta andando e devo rimediare velocemente. 2) i tempi di recupero completo a quanto si prolungheranno?? devo fare terapie particolari pre operazione? La ringrazio per l'attenzione e le porgo i miei saluti da Udine
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Dr. Pasquale Bergamo Medico legale, Medico fisiatra, Medico dello sport 341 11 2
Credo che lei debba essere prima di tutto visitato da uno specialista che capirà il grado di lassità del suo ginocchio. Dovrebbe avvenire il contrario in questi casi: prima si viene visitati e valutati clinicamente e successivamente, lo stesso specialista, ai fini di un corretto inquadramento della patologia traumatica ed una eventuale programmazione chirurgica, chiede conferma della diagnosi clinica attraverso esami strumentali. Alcune volte, però, come nel suo caso, si passa direttamente all'esame strumentale. Può accadere, più di quanto non si possa immaginare, che nell'esame vi sia qualche artefatto che possa "viziare" il giudizio del radiologo fornendo delle positività di lesioni capsulo-legamentose. Quanti menischi e legamenti "lesionati" vediamo quotidianamente in referti di RMN....!
Quindi si rivolga ad uno specialista esperto in traumatologia del ginocchio che la sottoporrà ad un accurato esame clinico. Può darsi che il suo problema sia meno grave di quanto creda ....
Saluti

dr Pasquale Bergamo

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dopo
Utente
Utente
buonasera signor dottore. A distanza di qualche tempo le scrivo per aggiornarla. Oggi ho fatto la visita con l'ortopedico e dopo avermi toccato e fatto manovre mi ha detto che il ginocchio ha lassità di 1mm rispetto all'altro e nonostante sia "rotto" non ritiene indispensabile un'operazione perchè mi parlava di 2mm e mezzo o qualcosa del genere, Mi ha detto di riprendere la muscolatura e che posso riprendere gradualmente l'attività anche perchè non ho dolori, sono un minimo di instabilità. Lui dice solo lesionato però la mobilità non è quella di prima e se provo a saltellare avverto un pò di fastidio. Mi ha consigliato di riprendere completamente la muscolatura di prima e dopo di ciò, rifare una risonanza nuovamente in un altro centro e nel frattempo riprendere tutto come prima. Secondo lei... posso fidarmi? nel senso, di fama e nel campo in cui lavora è tra i migliori della mia regione e quindi non è che non mi fidi anzi, ma mi sembra solo un pò strano considerando che comunque ho un LCA rotto. Sport traumatici come quelli che faccio io, non mi sembrano indicati e non so come prendere la situazione.. magari sono solo mie paranoie però... più che altro ho paura di rompermi definitivamente un giorno sapendo già che è lesionato!
Le auguro una buona serata e la ringrazio per l'attenzione
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Dr. Pasquale Bergamo Medico legale, Medico fisiatra, Medico dello sport 341 11 2
Si fidi della prescrizione dell'ortopedico che l'ha visitata. Non vi è altro modo per verificare la "tenuta" del suo ginocchio e se lui pensa che non sia necessario un intervento di ricostruzione non vedo perchè lei non sia contento e inizia subito il potenziamento presso un centro qualificato.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la risposta dottore. Volevo chiederle. Ho piena fiducia nel fisioterapista che mi ha seguito e visitato nel senso che lavora anche in una squadra professionistica decisamente importante. Ho iniziato l'allenamento in palestra per tornare ad avere la muscolatura di prima in modo da cercare di "compensare" la mancanza del LCA. Prima di natale non tornerò a giocare sicuramente, voglio essere in piena forma. Avevo una domanda da farle: lei mi consiglia di riprendere a giocare con l'uso di un tutore specifico oppure no? nessun medico a cui mi sono rivolto mi ha saputo rispondere, nel senso che ho pareri discordanti tra loro ma la questione è che non è una differenza oggettiva ma soggettiva cioè secondo filosofie di lavoro diverse. Spero di essermi spiegato e spero che lei abbia capito. La ringrazio di nuovo e le auguro una buona serata! grazie mille
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Dr. Pasquale Bergamo Medico legale, Medico fisiatra, Medico dello sport 341 11 2
Salve. I fisioterapisti, anche se bravi a rieducare, non devono visitare ma eseguire i programmi indicati da specialisti (Ortopedico - Fisiatra) altrimenti si va in completa confusione di ruoli e di responsabilità. Essendo uno sport, il calcetto, di squadra e di contatto i tutori (quelli rigidi con stecca metallica per intenderci con stabilizzatori per i legamenti) non solo non sono consentiti, per ovvi motivi di pericolosità nei confronti dell'avversario, ma procurerebbero notevole impaccio alla corsa. Se poi parliamo di tutori in neoprene morbidi e senza sostegni allora sono consentti...... ma non hanno nessuna efficacia.