Pielonefrite bilaterale e corpo luteo emorragico
Salve, ho 21 anni e chiedo il vostro consulto in quanto ho dei dubbi sulla guarigione andata a buon fine.
L’ultima settimana di febbraio inizio ad avere i sintomi di una cistite, non mi preoccupo più di tanto e prendo un integratore al mirtillo.
Pochi giorni dopo starnutendo fortemente inizio ad avere un dolore al fianco destro la sera che diventa insopportabile il mattino successivo, nausea, tachicardia e vomito incessante.
Corro al pronto soccorso perché il dolore stava peggiorando, da lì scoprono un calcolo di 3 mm.
Mi somministrano in endovena antidolorifici e torno a casa dicendomi di ripresentarmi il mattino dopo per fare gli esami del sangue.
Faccio tutto e nel tardo pomeriggio inizia a salirmi la febbre a 40.7, impossibilitata a muovermi dormo tutta la notte per poi tornare in ospedale di nuovo nell’arco di 3 giorni.
Da lì mi ricoverano perché sospettano una pielonefrite causata da escherichia coli dopo i risultati delle urine.
Mi ricoverano per 7 giorni, sembra tutto apposto, mi somministrano 3 volte al giorno cortisone, gastroprotettore e antibiotico.
Faccio la tac il 5 marzo e il calcolo sembra sparito ma nel mentre trovano l’ovaio destro ingrossato con un grosso coagulo di sangue all’interno mentre la pielonefrite diventa bilaterale.
Dopo due giorni torno a casa e mi prescrivono una terapia di 15 gg tra ciproxin, deltacortene, diflucan, tranex e fermenti lattici.
E nel mentre dopo circa un mese avrei dovuto rifare tutti gli esami per accertamenti.
Ora la mia domanda è: venerdì 5 aprile ho gli esami urinali e del sangue, e dopo poche settimane l’ecografia transvaginale e all’addome superiore e inferiore ma finendo la cura ormai quasi tre settimane fa continuo a sentire fastidi ai fianchi, nella parte bassa della schiena, al basso ventre e a volte mi vengono delle fitte alle ovaie e ai reni.
La mia domanda è: è normale che io abbia ancora fastidi nonostante la cura finita?
È ovvio che io debba adesso effettuare questi esami per togliermi ogni dubbio però l’ansia mi sta divorando e ho paura che diventi una cosa cronica.
Grazie mille in anticipo
L’ultima settimana di febbraio inizio ad avere i sintomi di una cistite, non mi preoccupo più di tanto e prendo un integratore al mirtillo.
Pochi giorni dopo starnutendo fortemente inizio ad avere un dolore al fianco destro la sera che diventa insopportabile il mattino successivo, nausea, tachicardia e vomito incessante.
Corro al pronto soccorso perché il dolore stava peggiorando, da lì scoprono un calcolo di 3 mm.
Mi somministrano in endovena antidolorifici e torno a casa dicendomi di ripresentarmi il mattino dopo per fare gli esami del sangue.
Faccio tutto e nel tardo pomeriggio inizia a salirmi la febbre a 40.7, impossibilitata a muovermi dormo tutta la notte per poi tornare in ospedale di nuovo nell’arco di 3 giorni.
Da lì mi ricoverano perché sospettano una pielonefrite causata da escherichia coli dopo i risultati delle urine.
Mi ricoverano per 7 giorni, sembra tutto apposto, mi somministrano 3 volte al giorno cortisone, gastroprotettore e antibiotico.
Faccio la tac il 5 marzo e il calcolo sembra sparito ma nel mentre trovano l’ovaio destro ingrossato con un grosso coagulo di sangue all’interno mentre la pielonefrite diventa bilaterale.
Dopo due giorni torno a casa e mi prescrivono una terapia di 15 gg tra ciproxin, deltacortene, diflucan, tranex e fermenti lattici.
E nel mentre dopo circa un mese avrei dovuto rifare tutti gli esami per accertamenti.
Ora la mia domanda è: venerdì 5 aprile ho gli esami urinali e del sangue, e dopo poche settimane l’ecografia transvaginale e all’addome superiore e inferiore ma finendo la cura ormai quasi tre settimane fa continuo a sentire fastidi ai fianchi, nella parte bassa della schiena, al basso ventre e a volte mi vengono delle fitte alle ovaie e ai reni.
La mia domanda è: è normale che io abbia ancora fastidi nonostante la cura finita?
È ovvio che io debba adesso effettuare questi esami per togliermi ogni dubbio però l’ansia mi sta divorando e ho paura che diventi una cosa cronica.
Grazie mille in anticipo
[#1]
Gentile ragazza,
i dolori che avverte potrebbero essere correlati al fatto che l'apparato genito/urinaria sia rimasto semplicemente infiammato, dopo i pesanti trascorsi che lei riferisce.
Non si può neanche escludere che le coliche dolorose possano anche essere correlate, del tutto o in parte, a problemi dell'intestino, la cui flora batterica sarà sicuramente stata alterata dalle terapie eseguite e necessarie per sradicare la pielonefrite.
Per quanto concerne il corpo luteo emorragico potrebbe essere stato conseguenza di qualche lieve alterazione ormonale, magari facilitata dall'infezione in atto.
Le consiglio pertanto di attendere con calma gli esiti dei prossimi esami sia ematochimici che ecografici, da eseguire in tempi più brevi possibili, dato il tempo trascorso dalla fine della terapia.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
i dolori che avverte potrebbero essere correlati al fatto che l'apparato genito/urinaria sia rimasto semplicemente infiammato, dopo i pesanti trascorsi che lei riferisce.
Non si può neanche escludere che le coliche dolorose possano anche essere correlate, del tutto o in parte, a problemi dell'intestino, la cui flora batterica sarà sicuramente stata alterata dalle terapie eseguite e necessarie per sradicare la pielonefrite.
Per quanto concerne il corpo luteo emorragico potrebbe essere stato conseguenza di qualche lieve alterazione ormonale, magari facilitata dall'infezione in atto.
Le consiglio pertanto di attendere con calma gli esiti dei prossimi esami sia ematochimici che ecografici, da eseguire in tempi più brevi possibili, dato il tempo trascorso dalla fine della terapia.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 822 visite dal 03/04/2024.
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