Disfagia funzionale

Salve, a novembre 2006, a causa di un boccone andato di traverso ho quasi rischiato di soffocare. Da quel giorno non son + riuscito a mangiare normalmente lamentando problemi di deglutizione soprattutto verso i cibi solidi (mentre non avevo problemi con i liquidi). Mi hanno ricoverato una prima volta e dagli esami non è risultato alcunché di patologico (tac, gastroscopia, risonanza magnetica, elettrocardiogramma, faringe negativi). Durante il ricovero ho inziato terapia di lexotan (20 gocce al dì), ma il miglioramento non c'è stato. Durante un secondo ricovero per ulteriori accertamenti in quanto il problema persisteva (avevo perso 5 kg), son stati fatti altri esami (elettromiografia e ancora gastrosopia) risultati nuovamente negativi. La dose di lexotan è stata aumentata a 50 gocce al dì, dopo di chè la situazione è migliorata, anche se ancora non mi sento a posto. Mi hanno dimesso on la diagnosi di disfagia funzionale.
Chiedo: rischo la dipendenza dal lexotan? Ovviamente temo di ricadere nel problema in caso di sospensione della terapia. Associato al lexotan prendo anche vitamine a mesi alterni.
Ho sentito parlare di terapia miofunzionale: potrebbe fare al caso mio? Vorrei capire se devo seguire la strada dellq riabilitazione, se così si può definire, in modo da riabituarmi a deglutire normalmente. Se sì, a chi potrei rivolgermi come specialista?
Grazie. Pierluigi.
[#1]
Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Gentile utente,
la sua diagnosi è ridicola e non esiste in alcuna moderna classificazione internazionale. La terapia è totalmente sbagliata ed è assolutamente vero che il Lexotan (come tutte le benzodiazepine) induce una sindrome da dipendenza. La terapia 'miofunzionale' fa solo sorridere...
Il consiglio è perciò: consulti uno specialista realmente esperto in diagnosi e farmacoterapia dei disturbi d'ansia, che le imposterà una corretta e personalizzata terapia. Per il momento si limiti alla terapia medica: successivamente il medico psichiatra valuterà l'eventuale utilità di un supporto psicoterapico.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

[#2]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Credo che tra le diagnosi vada considerata una patologia che si chiama acalasia esofagea la cui diagnosi si pone mediante due esami, la rx tubo digerente con mdc e la manometria esofagea. Se non eseguiti, credo sarebbero utili nel suo caso.AUguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#3]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73
Una spiegazione (si cerca prima della terapia) può essere in un'alterazione del sistema trigeminale. La può trovare così, digiti pubmed e troverà il motore di medicina ufficiale (quello degno di nota è scritto lì) digitando poi "swallowing disease AND trigeminal function" si possono trovare (pochi lavori con queste parole chiave) che correlano il disturbo della deglutizione con le anomalie del trigemino. Interessante (è in inglese) il primo lavoro del 2003. Ad ogni modo in un qualsiasi testo di neuroscienze si trovano le forti correlazioni tra deglutizione e trigemino. Un'altra via oltre alla terapia miofunzionale (nell'adulto non ho molta esperienza) per la disfagia è di sicuro la normalizzazione del sistema trigeminale con bite.
Saluti
Dr Daniele Tonlorenzi Prof A.C. "Fisologia e patologia della postura e del Movimento" Corso di insegnamento "Fisologia II" Università di Pisa
dtonlorenzi@mcarrara.com

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info