Un anno che vanno

Salve,i disturbi che mi si presentano sono:difficoltà a respirare senso di oppressione al torace fame d'aria barriti accellerati,e inolte al polmone sinistro ho dei doloretti da più di un anno che vanno e vengano.
Sto assumendo seropram da 20 mg. una comressa la sera da circa due anni. Sono ansiosa nervosa e paurosa,in famiglia c'e' sempre mio padre sotto chemio tac e risonanza. L'attesa dei referti e bestiale.Lui vive la battaglia con tanta forza da sette anni (ne ha 63adesso)invece a me è crollato il mondo.Prima ero un leone, adesso non sono piu' niente. Premetto che la notte riesco a dormire senza difficoltà a respirare bene e non aver nessun disturbo. Vorrei dormire 24 ore al giorno per non scontrarmi con la realtà.Cosa sono i sintomi che vi ho descritto aiutatemi ho paura.
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Dr. Davide Ventre Cardiologo 844 15
Salve,
visto il problema di fondo, che ritengo risieda nel disturbo d'ansia, che la porta ad assumere il Seropram, ritengo opportuna rivalutazione con lo psichiatra eventuale che la segue. Direi che ci sono i presupposti per inserire in terapia, anche solo al bisogno, un farmaco ansiolitico, soprattutto la sera, per favorirle il sonno, ed il giorno per lenire il problema respiratorio.
Consulti quindi il suo psichiatra e ci faccia sapere poi come va.
Saluti.

Dott. Davide Ventre
Specialista in Cardiologia
Tel. 037483016 - 03094930891
e-mail: dott.davideventre@gmail.com

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Dr. Benito Danieli Medico di base 7
Concordo con il Collega sulla necessità di un ansiolitico.
Ma, dal momento che i risultati con la paroxetina assunta per due anni, non sono stati quelli sperati, il Suo psichiatra potrà valutare l'opportunità di prescrivere una cura a base di venlafaxina.
Un aiuto psicologico completa il tutto, fermo restando la sofferenza del momento che sta vivendo.Tanti auguri
Benito Danieli

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Dr. Davide Ventre Cardiologo 844 15
Caro Benito, prima di consigliare alla signora un cambio di terapia, io vorrei ricordare che con la paroxetina ci si può spingere fino a 60 mg/die prima di dire che non funziona.
Trovo strano che il suo curante in questi due anni non abbia mai valutato questa ipotesi. Il mio consiglio è di parlargliene e sentire lui cosa ne pensa. Io sfrutterei in pieno le potenzialità di questa molecola, fino in fondo per POI passare ad altre molecole, come suggerisce il collega.
Saluti.