Sospetta celiachia, quali esami fare?
da parecchi mesi soffro di molti disturbi, diarrea 3/4 scariche al giorno, dolori allo stomaco, sono stato dal gastroenterologo e mi ha prescritto esami del sangue da dove è risultata una positività agli anticorpi anti-endomisio.
negli esami era scritto positivo medio, il gastroenterologo mi ha detto che non era niente e mi ha mandato (non so perchè) da un endocrinologo che mi ha fatto fare anche lui esami del sangue e ha trovato tutto a posto solo gli anticorpi anti-tireo alti, ma mi ha detto che non è niente, intanto io stavo sempre peggio, il mio medico di base che è anche un amico mi ha detto che gli anticorpi anti endomisio possono essere segnale di celiachia e mi ha consigliato diprovare una dieta senza glutine, io ho provato ed è da 2 settimane che la facio e devo dire che sto molto meglio.
Cosa devo fare adesso, farmi altri esami o è sicuro che è celiachia?
cosa mi consigliate di fare.
Adesso che faccio la dieta senza glutine da 2 settimane, se vado a farmi gli esami gastroscopia con biopsia, trovano lo stesso i segni della celiachia?
grazie
negli esami era scritto positivo medio, il gastroenterologo mi ha detto che non era niente e mi ha mandato (non so perchè) da un endocrinologo che mi ha fatto fare anche lui esami del sangue e ha trovato tutto a posto solo gli anticorpi anti-tireo alti, ma mi ha detto che non è niente, intanto io stavo sempre peggio, il mio medico di base che è anche un amico mi ha detto che gli anticorpi anti endomisio possono essere segnale di celiachia e mi ha consigliato diprovare una dieta senza glutine, io ho provato ed è da 2 settimane che la facio e devo dire che sto molto meglio.
Cosa devo fare adesso, farmi altri esami o è sicuro che è celiachia?
cosa mi consigliate di fare.
Adesso che faccio la dieta senza glutine da 2 settimane, se vado a farmi gli esami gastroscopia con biopsia, trovano lo stesso i segni della celiachia?
grazie
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Egregio utente
il Morbo Celiaco, negli adulti,è una patologia da malassorbimento che colpisce il piccolo intestino e dovuta ad ipersensibilità individuale ad alcune proteine del glutine, presente nel frumento, orzo, avena, segale (non nel riso). E' caratterizzata da infiammazione della mucosa, atrofia dei villi (estroflessioni digitiformi della mucosa che hanno lo scopo di aumentare la superficie di assorbimento)ed iperplasia delle cripte (introflessioni della mucosa dove vengono prodotte le cellule epiteliali); queste alterazioni istologiche sono presenti al momento dell'esame endoscopico, scompaiono con la dieta priva di glutine e ricompaiono dopo la reintroduzione dello stesso.
Esistono diverse forme cliniche:
Forma classica>>> E' la più comunemente descritta. Il paziente presenta i classici sintomi gastrointestinali (diarrea, dolori addominali, malassorbimento di sostanze nutritive)che spingono il medico ad identificare la malattia.
Forma atipica>>> Una delle forme più comuni. Il paziente, generalmente, non ha sintomi gastrointestinali, ma cerca l'attenzione del medico per altri problemi come anemia da carenza di ferro, osteoporosi, bassa statura, infertilità. Presenta atrofia dei villi pienamente sviluppata, ma i sintomi clinici, spesso, non vengono attribuiti al Morbo Celiaco.
Forma silente>>> Forma molto comune. Pazienti asintomatici che scoprono di essere affetti dalla patologia dopo aver effettuato indagini sierologiche di screening o esame endoscopico eseguito per altre ragioni e che evidenzia le caratteristiche istologiche tipiche della malattia.
Forma latente>>> Pazienti con una diagnosi recente di Morbo Celiaco, che rispondono ad una dieta priva di glutine (sia clinicamente che endoscopicamente) e che mantengono una normale istologia della mucosa, nonostante la reintroduzione del glutine. Probabilmente svilupperanno successivamente le alterazioni istologiche.
DIAGNOSI
Sintomi tipici (gastrointestinali) ed atipici
Markers sierologici>>> Le IgA antigliadina hanno una sensibilità (capacità di scoprire la malattia nei pazienti che effettivamente ne sono affetti)che varia dal 70 all'85% (statistiche internazionali) e specificità (capacità di escludere la malattia in chi non ne è affetto) dal 70 al 90%. Le IgA anti-endomisio e anti-transglutaminasi tessutale hanno sensibilità superiore al 90% e specificità oltre il 95%. Naturalmente ci possono essere delle variabili a seconda del laboratorio. Esistono anche indagini più raffinate (tipizzazione del complesso maggiore di istocompatibilità)alla portata, però, solo di alcuni centri.
Esame endoscopico>>>Rappresenta il gold standard, soprattutto quando evidenzia la scomparsa, come detto in precedenza, delle alterazioni endoscopiche dopo dieta priva di glutine. Qualche problema di diagnosi differenziale sussiste quando vengono riscontrate alterazioni più lievi.
Cordiali saluti
Reference>>> Health Care U.S. Preventive Services Task Force
il Morbo Celiaco, negli adulti,è una patologia da malassorbimento che colpisce il piccolo intestino e dovuta ad ipersensibilità individuale ad alcune proteine del glutine, presente nel frumento, orzo, avena, segale (non nel riso). E' caratterizzata da infiammazione della mucosa, atrofia dei villi (estroflessioni digitiformi della mucosa che hanno lo scopo di aumentare la superficie di assorbimento)ed iperplasia delle cripte (introflessioni della mucosa dove vengono prodotte le cellule epiteliali); queste alterazioni istologiche sono presenti al momento dell'esame endoscopico, scompaiono con la dieta priva di glutine e ricompaiono dopo la reintroduzione dello stesso.
Esistono diverse forme cliniche:
Forma classica>>> E' la più comunemente descritta. Il paziente presenta i classici sintomi gastrointestinali (diarrea, dolori addominali, malassorbimento di sostanze nutritive)che spingono il medico ad identificare la malattia.
Forma atipica>>> Una delle forme più comuni. Il paziente, generalmente, non ha sintomi gastrointestinali, ma cerca l'attenzione del medico per altri problemi come anemia da carenza di ferro, osteoporosi, bassa statura, infertilità. Presenta atrofia dei villi pienamente sviluppata, ma i sintomi clinici, spesso, non vengono attribuiti al Morbo Celiaco.
Forma silente>>> Forma molto comune. Pazienti asintomatici che scoprono di essere affetti dalla patologia dopo aver effettuato indagini sierologiche di screening o esame endoscopico eseguito per altre ragioni e che evidenzia le caratteristiche istologiche tipiche della malattia.
Forma latente>>> Pazienti con una diagnosi recente di Morbo Celiaco, che rispondono ad una dieta priva di glutine (sia clinicamente che endoscopicamente) e che mantengono una normale istologia della mucosa, nonostante la reintroduzione del glutine. Probabilmente svilupperanno successivamente le alterazioni istologiche.
DIAGNOSI
Sintomi tipici (gastrointestinali) ed atipici
Markers sierologici>>> Le IgA antigliadina hanno una sensibilità (capacità di scoprire la malattia nei pazienti che effettivamente ne sono affetti)che varia dal 70 all'85% (statistiche internazionali) e specificità (capacità di escludere la malattia in chi non ne è affetto) dal 70 al 90%. Le IgA anti-endomisio e anti-transglutaminasi tessutale hanno sensibilità superiore al 90% e specificità oltre il 95%. Naturalmente ci possono essere delle variabili a seconda del laboratorio. Esistono anche indagini più raffinate (tipizzazione del complesso maggiore di istocompatibilità)alla portata, però, solo di alcuni centri.
Esame endoscopico>>>Rappresenta il gold standard, soprattutto quando evidenzia la scomparsa, come detto in precedenza, delle alterazioni endoscopiche dopo dieta priva di glutine. Qualche problema di diagnosi differenziale sussiste quando vengono riscontrate alterazioni più lievi.
Cordiali saluti
Reference>>> Health Care U.S. Preventive Services Task Force
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 48.2k visite dal 13/09/2005.
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