Problemi non diagnosticati
Buona sera a tutti! Sono un ragazzo di 23 anni e da qualche mese ho inziato a sviluppare una strana sintomatologia...
Sintomi fisici:
Vertigini
Nausea (con a volte vomito)soprattutto al risveglio o dopo i pasti
cervicalgia, mal di schiena e spalle
fotosensibilità - occhi secchi - bruciore agli occhi
acufemi- ronzii- orecchie ovattate - fastidio rumori
senso di perdita dell'equilibrio
intorpedimento braccia e gambe
dolore al petto - sterno
difficoltà a respirare/ affanno
extrasistole/ aritmia cardiaca
scossette elettriche
difficoltà ad aggrottare la fronte
mal di testa
insonnia
ridotta memoria/attenzione/concentrazione con a volte anomia
paura di svenire e di perdere i sensi.
Questa sintomatologia mi sta dilaniando. Ho lìmitato all'indispensabile le uscite di casa. Mi da molto fastidio spostarmi in auto e inizio a sviluppare forti pensieri negativi.
Ho eseguito analisi sangue (compresa tiroide) e urine e sono risultati nella norma.
Esame audiometrico nella norma.
Visita neurologica negativa.
Rm encefalo e cervicale ha evidenziato solo la presenza di una cisti psedudomuscosa del seno mascellare dx rilivevo occasionale di granulazione del Pacchioni ipertrofica lungo il decorso il seno mascellare dx.
L'ortodonsista ha parlato di una possibile malocclusione dentale. L'esame del campo visivo ha evidenziato un indebolimento dell'occhio dx.
Sono in attesa di fare una gastroscopia e le prove caloriche all'orecchio interno.
Per sospetta sindrome ansiosa mi sono stati prescritti Depas (1/2 compressa mattina/ 1/2 pomeriggio e 1 la sera) e citalopram (1 compressa la sera). è un mese e mezzo che assumo questi farmaci e non noto nessun miglioramento.
Ci tengo inoltre a precisare che soffro di scoliosi lombare e dismetria femorale e sono ipermetrope.
Vorrei sapere se è sospettabile la presenza di qualcos'altro e avere qualche suggerimento su a chi rivolgermi e che tipo di esami eseguire.
Sintomi fisici:
Vertigini
Nausea (con a volte vomito)soprattutto al risveglio o dopo i pasti
cervicalgia, mal di schiena e spalle
fotosensibilità - occhi secchi - bruciore agli occhi
acufemi- ronzii- orecchie ovattate - fastidio rumori
senso di perdita dell'equilibrio
intorpedimento braccia e gambe
dolore al petto - sterno
difficoltà a respirare/ affanno
extrasistole/ aritmia cardiaca
scossette elettriche
difficoltà ad aggrottare la fronte
mal di testa
insonnia
ridotta memoria/attenzione/concentrazione con a volte anomia
paura di svenire e di perdere i sensi.
Questa sintomatologia mi sta dilaniando. Ho lìmitato all'indispensabile le uscite di casa. Mi da molto fastidio spostarmi in auto e inizio a sviluppare forti pensieri negativi.
Ho eseguito analisi sangue (compresa tiroide) e urine e sono risultati nella norma.
Esame audiometrico nella norma.
Visita neurologica negativa.
Rm encefalo e cervicale ha evidenziato solo la presenza di una cisti psedudomuscosa del seno mascellare dx rilivevo occasionale di granulazione del Pacchioni ipertrofica lungo il decorso il seno mascellare dx.
L'ortodonsista ha parlato di una possibile malocclusione dentale. L'esame del campo visivo ha evidenziato un indebolimento dell'occhio dx.
Sono in attesa di fare una gastroscopia e le prove caloriche all'orecchio interno.
Per sospetta sindrome ansiosa mi sono stati prescritti Depas (1/2 compressa mattina/ 1/2 pomeriggio e 1 la sera) e citalopram (1 compressa la sera). è un mese e mezzo che assumo questi farmaci e non noto nessun miglioramento.
Ci tengo inoltre a precisare che soffro di scoliosi lombare e dismetria femorale e sono ipermetrope.
Vorrei sapere se è sospettabile la presenza di qualcos'altro e avere qualche suggerimento su a chi rivolgermi e che tipo di esami eseguire.
[#1]
Gentile utente,
le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo quando avrà terminato gli accertamenti medici.
I sintomi che lei descrive possono infatti configurare un quadro ansioso che le sta provocando ad alcune delle reazioni tipiche di chi soffre di agorafobia e attacchi di panico, come il progressivo abbandono delle attività svolte in precedenza, lo sviluppo di pensieri angoscianti e il ritiro dalla vita sociale.
Anche la diagnosi meriterebbe un approfondimento: chi le ha prescritto gli psicofarmaci che sta assumendo? Immagino che se se si trattasse di uno specialista la sindrome ansiosa non sarebbe solo "sospetta", ma conclamata.
La invito a rivolgersi ad uno psicologo della sua città, al quale richiedere prima di tutto una consulenza diagnostica: in seguito potrete valutare quale tipo di percorso psicologico può esserle utile.
Le consiglio di non lasciar passare altro tempo dal momento che il quadro sintomatologico persiste già da mesi: il rischio è infatti che peggiori e che la sua qualità della vita ne risenta ulteriormente.
I miei migliori auguri,
le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo quando avrà terminato gli accertamenti medici.
I sintomi che lei descrive possono infatti configurare un quadro ansioso che le sta provocando ad alcune delle reazioni tipiche di chi soffre di agorafobia e attacchi di panico, come il progressivo abbandono delle attività svolte in precedenza, lo sviluppo di pensieri angoscianti e il ritiro dalla vita sociale.
Anche la diagnosi meriterebbe un approfondimento: chi le ha prescritto gli psicofarmaci che sta assumendo? Immagino che se se si trattasse di uno specialista la sindrome ansiosa non sarebbe solo "sospetta", ma conclamata.
La invito a rivolgersi ad uno psicologo della sua città, al quale richiedere prima di tutto una consulenza diagnostica: in seguito potrete valutare quale tipo di percorso psicologico può esserle utile.
Le consiglio di non lasciar passare altro tempo dal momento che il quadro sintomatologico persiste già da mesi: il rischio è infatti che peggiori e che la sua qualità della vita ne risenta ulteriormente.
I miei migliori auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Gentile dr. Massaro,
la ringrazio per la risposta.
il primo a sospettare circa un possibile disturbo d'ansia sono stato proprio io, essendo studente di psicologia.
Per tale ragione oltre a rivolgermi a diversi medici da agosto mi sono rivolto anche ad una terapeuta cognitivo-comportamentale. Siamo "ancora" in fase di assessment anche se L'MMPI ha evidenziato la possibile presenza di un quadro ansioso-depressivo con tendenza alla somatizzazione. Per tali ragioni ho anche deciso di farmi prescrivere i farmaci sopra-citati intanto che procedo con le analisi mediche appunto per guadagnare tempo. E' indubbia la presenza di uno stato ansiogeno ma ciò che resta da verificare è se sia conseguente ad una patologia organica perciò ho deciso di chiedere consiglio in questo sito nella sezione "medicina interna" nella speranza di ricevere qualche altro indirizzamento medico visto che dai farmaci non traggo alcun sollievo e alcuni dei sintomi (quali l'extrasistole, difficoltà ad aggrottare la fronte, scossette elettriche) non rientrano propriamente nella sintomatologia dei disturbi d'ansia.
la ringrazio per la risposta.
il primo a sospettare circa un possibile disturbo d'ansia sono stato proprio io, essendo studente di psicologia.
Per tale ragione oltre a rivolgermi a diversi medici da agosto mi sono rivolto anche ad una terapeuta cognitivo-comportamentale. Siamo "ancora" in fase di assessment anche se L'MMPI ha evidenziato la possibile presenza di un quadro ansioso-depressivo con tendenza alla somatizzazione. Per tali ragioni ho anche deciso di farmi prescrivere i farmaci sopra-citati intanto che procedo con le analisi mediche appunto per guadagnare tempo. E' indubbia la presenza di uno stato ansiogeno ma ciò che resta da verificare è se sia conseguente ad una patologia organica perciò ho deciso di chiedere consiglio in questo sito nella sezione "medicina interna" nella speranza di ricevere qualche altro indirizzamento medico visto che dai farmaci non traggo alcun sollievo e alcuni dei sintomi (quali l'extrasistole, difficoltà ad aggrottare la fronte, scossette elettriche) non rientrano propriamente nella sintomatologia dei disturbi d'ansia.
[#3]
I farmaci, qualunque tipo di farmaco, non funzionano su tutti i soggetti: a maggior ragione gli psicofarmaci, che intervengono su meccanismi delicati e a volte hanno azione relativamente "aspecifica" rispetto ai malesseri che intendono curare.
Può essere che chiedendo al medico di modificare la terapia farmacologica lei ottenga degli effetti positivi, ma può anche essere che non trovi un farmaco effettivamente in grado di migliorare la sua situazione.
Le consiglierei di consultare anche un omeopata, perchè se la strada allopatica non porta a nulla vale sempre la pena di tentare con prodotti che in molti casi sono efficaci e privi di effetti collaterali.
In ogni caso ha fatto benissimo ad iniziare un percorso psicoterapeutico, e le auguro di risolvere brillantemente i suoi problemi.
Può essere che chiedendo al medico di modificare la terapia farmacologica lei ottenga degli effetti positivi, ma può anche essere che non trovi un farmaco effettivamente in grado di migliorare la sua situazione.
Le consiglierei di consultare anche un omeopata, perchè se la strada allopatica non porta a nulla vale sempre la pena di tentare con prodotti che in molti casi sono efficaci e privi di effetti collaterali.
In ogni caso ha fatto benissimo ad iniziare un percorso psicoterapeutico, e le auguro di risolvere brillantemente i suoi problemi.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3k visite dal 01/11/2010.
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