Piede gonfio e fastidio al polpaccio
Buongiorno gentili dottori. Sono un ragazzo di 29 anni.
Da circa 5-6 settimane ho notato che il piede sinistro è più gonfio di quello destro. Inizialmente non ci ho badato molto, il gonfiore era quasi irrilevante e del tutto asintomatico, e ho pensato si trattasse solamente di una differenza dovuta magari alla postura (tendo infatti a stare leggermente più appoggiato sulla gamba sinistra da fermo). Negli ultimi 10 giorni però il gonfiore è aumentato, soprattutto la sera se di giorno mi muovo, al punto che si vede appena l'osso rotondo sporgente del piede. Il gonfiore tende a diminuire parecchio nel corso della notte. Ieri però il piede era molto gonfio fino alla caviglia e leggermente dolorante se dovevo effettuare alcuni movimenti con esso, come distenderlo all'ingiù o piegare la caviglia per scendere le scale. Più che di dolore si trattava come di una sensazione di "tiro". Dolore invece lo provavo a schiacciare la pianta del piede con le dita della mano. Il gonfiore di solito mi prende alla caviglia (gonfiore leggerissimo) la parte interna del piede (molto) e la pianta (discreto, non ho i piedi piatti). Stamattina però se distendo la gamba sento tirare anche il polpaccio, doloroso al tatto in un punto poco sotto il ginocchio nell'interno gamba (ho però fatto dei piegamenti sulle gambe l'altro ieri), ed all'altezza del tendine dietro al piede, passando le dita, si sente come una sorta di buco lineare orizzontale. Io non ricordo di avere preso storte, ricordo solo di essermi bucato la pianta del piede su un rovo secco che aveva forato la ciabatta, a metà luglio, ma non giurerei si trattasse del piede sinistro. Ho smesso di andare in palestra nello stesso periodo in cui il gonfiore è iniziato ad apparire, conducendo una vita un po' più sedentaria a causa del lavoro. Il fatto è che questo problema noto che peggiora tanto più mi muovo e più passa il tempo. Se sto seduto e fermo non gonfia molto. Non ho dolori forti, anzi, è più un fastidio di sentire "tirare". Il dolore è solo alla compressione in caso di gonfiore elevato. Io sono molto preoccupato perchè non mi passa e il medico lo ha definito solo un problema di postura, consigliandomi un plantare, io però a breve dovrò partire per un viaggio all'estero e non mi sento per niente tranquillo con questo piede che si gonfia e sgonfia ogni giorno. Non ho mai avuto gravi problemi di salute, se non il reflusso gastroesofageo, però mia nonna ha avuto un infarto in giovane età ed ha avuto dei bypass, così come mia mamma ha una vena otturata nella gamba che si sta valutando se rimuovere o no. Cosa mi consigliate?
Da circa 5-6 settimane ho notato che il piede sinistro è più gonfio di quello destro. Inizialmente non ci ho badato molto, il gonfiore era quasi irrilevante e del tutto asintomatico, e ho pensato si trattasse solamente di una differenza dovuta magari alla postura (tendo infatti a stare leggermente più appoggiato sulla gamba sinistra da fermo). Negli ultimi 10 giorni però il gonfiore è aumentato, soprattutto la sera se di giorno mi muovo, al punto che si vede appena l'osso rotondo sporgente del piede. Il gonfiore tende a diminuire parecchio nel corso della notte. Ieri però il piede era molto gonfio fino alla caviglia e leggermente dolorante se dovevo effettuare alcuni movimenti con esso, come distenderlo all'ingiù o piegare la caviglia per scendere le scale. Più che di dolore si trattava come di una sensazione di "tiro". Dolore invece lo provavo a schiacciare la pianta del piede con le dita della mano. Il gonfiore di solito mi prende alla caviglia (gonfiore leggerissimo) la parte interna del piede (molto) e la pianta (discreto, non ho i piedi piatti). Stamattina però se distendo la gamba sento tirare anche il polpaccio, doloroso al tatto in un punto poco sotto il ginocchio nell'interno gamba (ho però fatto dei piegamenti sulle gambe l'altro ieri), ed all'altezza del tendine dietro al piede, passando le dita, si sente come una sorta di buco lineare orizzontale. Io non ricordo di avere preso storte, ricordo solo di essermi bucato la pianta del piede su un rovo secco che aveva forato la ciabatta, a metà luglio, ma non giurerei si trattasse del piede sinistro. Ho smesso di andare in palestra nello stesso periodo in cui il gonfiore è iniziato ad apparire, conducendo una vita un po' più sedentaria a causa del lavoro. Il fatto è che questo problema noto che peggiora tanto più mi muovo e più passa il tempo. Se sto seduto e fermo non gonfia molto. Non ho dolori forti, anzi, è più un fastidio di sentire "tirare". Il dolore è solo alla compressione in caso di gonfiore elevato. Io sono molto preoccupato perchè non mi passa e il medico lo ha definito solo un problema di postura, consigliandomi un plantare, io però a breve dovrò partire per un viaggio all'estero e non mi sento per niente tranquillo con questo piede che si gonfia e sgonfia ogni giorno. Non ho mai avuto gravi problemi di salute, se non il reflusso gastroesofageo, però mia nonna ha avuto un infarto in giovane età ed ha avuto dei bypass, così come mia mamma ha una vena otturata nella gamba che si sta valutando se rimuovere o no. Cosa mi consigliate?
[#2]
Utente
Buonasera dottore:
Dopo un'ecografia al piede mi è stato diagnosticato un linfedema, tuttavia il fastidioso dolore al polpaccio che sento mi è stato diagnosticato dal medico curante come una flebite. Infatti ho un rossore diffuso sotto la parte del ginocchio ed un rigonfiamento duro al tatto. Mi è stato prescritto, come da lei suggerito, un ecodoppler urgente, ma non mi sarà possibile effettuarlo fino a lunedì prossimo. Lei cosa mi consiglia?
Dopo un'ecografia al piede mi è stato diagnosticato un linfedema, tuttavia il fastidioso dolore al polpaccio che sento mi è stato diagnosticato dal medico curante come una flebite. Infatti ho un rossore diffuso sotto la parte del ginocchio ed un rigonfiamento duro al tatto. Mi è stato prescritto, come da lei suggerito, un ecodoppler urgente, ma non mi sarà possibile effettuarlo fino a lunedì prossimo. Lei cosa mi consiglia?
[#3]
Medico Chirurgo
Salve.
Se il suo curante ha diagnosticato una flebite, avrebbe dovuto metterla in terapia con i farmaci adatti, che non posso certo prescriverle telematicamente.
Quindi vi ritorni e faccia presente il problema.
Con la copertura terapeutica il color doppler può attendere fino a lunedì. Cordialita'.
Se il suo curante ha diagnosticato una flebite, avrebbe dovuto metterla in terapia con i farmaci adatti, che non posso certo prescriverle telematicamente.
Quindi vi ritorni e faccia presente il problema.
Con la copertura terapeutica il color doppler può attendere fino a lunedì. Cordialita'.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.4k visite dal 29/08/2015.
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