
Utente
Buonasera...
Ad agosto ho avuto avuto bruciore epigastrico e una strana sensazione amara in bocca: per cinque settimane presi 20 mg di pantoprazolo e antiacido senza conseguire risultati risolutivi.
Andai dal gastroenterologo che mi visitò, mi fece un'ecografia addominale e mi portò il pantoprazolo a 40 mg per probabile reflusso gastroesofageo: se non avesse sortito effetti, dopo un mese, fare la gastroscopia.
Ora, dopo due settimane di dieta, pantoprazolo a 40 mg e Gerdoff, la situazione è questa: in bocca persiste, anche molte ore dopo i pasti, una sensazione estremamente amara (più che acida) che sento quasi salire, spesso in modo fastidioso e irritante, dallo stomaco lungo l'esofago.
Talvolta avvero bruciore anche in area epigastrica e ai fianchi.
La sensazione amara è massima (e quasi insopportabile) poco prima di pranzare o cenare quando non mangio da molte ore.
Se bevo o mangio, questo sapore amarognolo scompare totalmente ed immediatamente per poi ritornare una o due ore dopo.
Il medico di famiglia ipotizzava reflusso biliare ed ho risentito il gastroenterologo che mi ha detto di continuare la terapia e programmare se non cambia nulla una gastroscopia.
Che cosa mi consiglia?
Quali sono le ipotesi?
Ad agosto ho avuto avuto bruciore epigastrico e una strana sensazione amara in bocca: per cinque settimane presi 20 mg di pantoprazolo e antiacido senza conseguire risultati risolutivi.
Andai dal gastroenterologo che mi visitò, mi fece un'ecografia addominale e mi portò il pantoprazolo a 40 mg per probabile reflusso gastroesofageo: se non avesse sortito effetti, dopo un mese, fare la gastroscopia.
Ora, dopo due settimane di dieta, pantoprazolo a 40 mg e Gerdoff, la situazione è questa: in bocca persiste, anche molte ore dopo i pasti, una sensazione estremamente amara (più che acida) che sento quasi salire, spesso in modo fastidioso e irritante, dallo stomaco lungo l'esofago.
Talvolta avvero bruciore anche in area epigastrica e ai fianchi.
La sensazione amara è massima (e quasi insopportabile) poco prima di pranzare o cenare quando non mangio da molte ore.
Se bevo o mangio, questo sapore amarognolo scompare totalmente ed immediatamente per poi ritornare una o due ore dopo.
Il medico di famiglia ipotizzava reflusso biliare ed ho risentito il gastroenterologo che mi ha detto di continuare la terapia e programmare se non cambia nulla una gastroscopia.
Che cosa mi consiglia?
Quali sono le ipotesi?
[#1]
Al di là di tutte le ipotesi diagnostiche possibili ritengo sia arrivato il momento di sottoporsi ad una esofagogastroduodenoscopia. Solo questo esame infatti avrà la possibilità di valutare tutti gli aspetti anatomici e in parte anche funzionali che potrebbero essere responsabili della sintomatologia da lei riportata nel post. Non esiti quindi di recarsi dal suo medico di medicina generale per la prescrizione e la prenotazione dell’esame. Saluti cordiali.
Mauro Granata