La scoliosi può causare dispnea o è tutta ansia?

Buonasera, da qualche settimana, a seguito di un grande sforzo in acqua, avverto diversi fastidi al torace e una spiacevole sensazione di non riuscire a gonfiare il polmone sinistro.
In realtà questo fastidio si è già presentato in passato e poi passato dopo un po' di tempo.
E' molto subdolo: mi viene voglia di fare grandi respiri, sbadigliare, sospirare, ma avverto un vero e proprio "ostacolo" in una specifica parte della schiena, quasi come se ci fosse una contrattura muscolare.

Questo fastidio è spesso presente, ma a volte passa, soprattutto quando non ci penso.
Tuttavia, dato che si è ripresentato molto forte durante la notte, provocandomi insonnia e tanto spavento, ho svolto di svolgere un'ECG e una radiografia del torace.
Di seguito i referti:

Classe di Dose I (Dose Efficace < 1 mSv)
RADIOGRAFIA (RX) DEL TORACE DI ROUTINE, NAS, 2 PROIEZIONE
Esame eseguito nelle due proiezioni ortogonali in ortostatismo e confrontato col precedente analogo del 19/01/22.

Non addensamenti parenchimali in atto.

Pervi i seni costofrenici.

Immagine cardiomediastinica nei limiti.

Lieve scoliosi destro convessa della colonna dorsale.


ECG
Ritmo sinusale; asse elettrico verso destra; ECG normale.


Insomma, mi pare di non aver nulla di grave a livello organico (cuore e polmoni ok) e come al solito la mia ansia fa brutti scherzi (ho sofferto/soffro di mille altre patologie di origine psicosomatica che non sto ad elencare).

Le mie domande:
1) può questa (lieve) scoliosi causarmi la dispnea oppure è una (banale) dispnea psicogena?

2) C'è una cura per la scoliosi (nota: sono un ragazzo sportivo e ho praticato per anni nuoto a livello semi-agonistico)?

3) Cosa fare per la parte ansiogena della mia dispnea?
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.8k 118
Nei limiti di questo consulto virtuale ritengo molto difficile che la situazione scheletrica determini i disturbi della respirazione riferiti. Sarebbe però comunque opportuno procedere con una visita specialistica fisiatrica che considerando tutta la sua storia ed evidenza clinica contribuirà ad impostare l’approccio riabilitativo migliore per gestire la condizione. Esistono infatti strategie riabilitative globali per migliorare gli aspetti posturali non strutturati determinati dalla scoliosi. Per quanto riguarda l’aspetto emotivo penso che questo possa essere facilmente gestito anche senza terapia farmacologica una volta affrontato correttamente il problema. Un cordiale saluto.

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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