Invalidità civile dopo 3 interventi chirurgici per discopatia l4 l5

Salve.

Dal 2004 ad oggi sono stato operato ben 4 volte a causa di una discopatia e relative recidive sempre a livello l4 l5. Le operazioni sono 4 perchè l'ultima volta, a luglio 2010 mi hanno operato 2 volte lo stesso giorno a causa di un errore durante il primo intervento... Ma vabbe', non è quello il problema. In questi giorni mi è stato consigliato di fare la richiesta per l'invalidità civile visto che la condizione della mia schiena mi ha portato in passato a dover lasciar perdere tutti i lavori richiedenti grossi sforzi fisici, sollevamento di pesi ecc. Sinceramente io non ci avevo mai pensato seriamente ma ora vista la perdita del lavoro l'iscrizione nelle liste speciali potrebbe tornarmi utile. La mia domanda è quindi la seguente, la condizione della mia schiena dopo questi interventi è compatibile con la richiesta di invalidità? più che altro sarebbe interessante sapere se è possibile arrivare al 46% per l'iscrizione alle liste più che altro. Riguardo al motivo per cui ho sofferto di tutte queste ernie espulse mi è stato detto che ho un problema congenito alla colonna, da quel che ho capito sembrerebbe un punto non saldato perfettamente, tanto che in passato si era parlato addirittura di inserire un qualcosa in metallo che ovviasse al problema. Soluzione poi sempre scartata a causa della mia (relativamente) giovane età.
Oltretutto ho anche contratto l'epatite C, anche se al momento sono in attesa dei risultati a questo riguardo. Sinceramente però la mia intenzione sarebbe di non fare richiesta per l'epatite e basarmi solo sulla situazione della schiena, Se però vale la pena, cioè se davvero la condizione della mia colonna è tale da garantirmi la percentuale minima per le liste speciali del lavoro, altrimenti lascerei perdere insomma. Grazie per l 'attenzione.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

innanzi tutto ritengo doverosa una premessa di carattere generale: nel momento in cui Lei presenta istanza per il riconoscimento della condizione di "invalido civile", ritengo che sia corretto, nei riguardi del Suo medico di medicina generale, che dovrà compilare il certificato necessario per la domanda, sia nei riguardi della Commissione che esaminerà il Suo caso, riferire tutte le infermità da cui è affetto, e non soltanto una parte di esse.
Negare un'infermità di cui si ha coscienza comporta mettere in atto una dissimulazione, che è l'esatto contrario della simulazione, ma rientra sempre comunque fra gli artifici che, dal punto di vista medico-legale, sono da proscrivere in maniera assoluta.

Per quanto riguarda la valutazione percentuale dell'invalidità civile, si tiene conto delle tabelle allegate al D.M. 5 febbraio 1992, e queste riportano per le menomazioni del rachide lombare la seguente voce:

7010 ANCHILOSI RACHIDE LOMBARE 31-40 %

La condizione che Lei descrive non è la medesima, ma dovendosi applicare il principio dell'analogia (le menomazioni non tabellate sono valutate mediante paragone a quelle tabellate di analoga natura e gravità), se nel Suo caso esiste notevole deficit algico-disfunzionale del rachide, quelli riportati potrebbero essere i valori percentuali di riferimento.
Su tale aspetto la Commissione che valuta ha indubbiamente un notevole margine di discrezionalità.

Distinti Saluti.




Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la tempestiva risposta.

La riluttanza riguardo all'epatite pensavo non fosse un gran problema, anzi, non essendo il tipo che cerca ogni appiglio per usurpare un diritto il non voler "aggravare" la mia situazione anche con questa malattia, credevo fosse giusto. In effetti però capisco cosa intende per dissimulazione e quindi sarò chiaro con il mio medico e con la futura commissione.

Nel qual caso allora le due patologie mi consentirebbero di raggiungere la soglia minima del 46%?

Nei prossimi giorni insieme al mio medico farò partire la pratica, con la speranza che non ci voglia davvero un anno per vederne la fine come mi è stato detto.

Grazie ancora.
[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

con le due patologie è più probabile che riesca a superare la soglia del 46%, anche se l'epatopatia per essere considerata "epatite cronica", necèssita del riscontro di alterazioni degli esami di funzionalità epatica.

Ancora Distinti Saluti.
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