Depressione endogena: come posso dimostrarlo?

Egr. Dott.,
Premetto che sono a conclusione della raccolta della documentazione utile per poi presentare la domanda di invalidità civile e che, per quanto concerne le patologie di tipo psichiatrico, sono affetto da ansia, fobie sociali lievi e depressione maggiore.

Mentre per l'ansia e le fobie, che sarebbero endoreattive, in quanto apparse solo dopo precisi accadimenti nella mia vita, ma sono tabellati secondo D.M 5/92 con un' unica voce ed un unico punteggio fisso e quindi, per esse, il dubbio non mi si pone, per la depressione invece, poichè l'ho da sempre avuta, quindi è di tipo endogeno, ma l' ho iniziata a curare (e quindi è solo da tale periodo che ne ho le prove documentali) solo a seguito dei disagi che ansia e fobie mi procuravano e quindi, solo successivamente alla sua effettiva comparsa, ma poichè, sempre secondo la tabella sopra, tra endogena ed endoreattiva vi è sia una distinzione di voce che di punteggio fisso (10 contro 30), sono a chiederLe come debba o possa fare per dimostrare, al mio psichiatra in primis, visto che deve acclarare con il certificato quanto sopra, e poi anche alla CML, che quanto affermo risulta vero. Grazie anticipatamente e cordiali saluti
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

la distinzione fra depressione endogena e depressione reattiva la può fare solo il suo psichiatra nella relazione da allegare alla domanda di invalidità, sulla base del suo particolare contesto anamnestico-clinico.
Il suo psichiatra dovrà anche circostanziare l'entità dei disturbi conseguenti, in modo che la Commissione si faccia una idea della gravità della depressione.

Buona giornata.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Grazie!
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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Egr Dott, però nel caso , come è accaduto a me, ovvero che sia stato in cura dal 2002 al 2012 da un medico privato, e solo da qualche mese, per un totale di 4-5 incontri, sia in cura presso il medico del locale centro di salute mentale della mia provincia e dal quale mi necessiti la certificazione delle patologie di depressione, ansia e fobie, per poi darmi modo di proseguire l'iter di presentazione della domanda d' invalidità, cosa o come è meglio che indichi il medico ultimo affinché, da un lato, io sia tutelato per una diagnosi completa delle mie patologie, dall' altro, lo sia pure lo stesso medico, il quale, avendomi in cura da così poco, pur avendolo io dotato dei certificati resi dal precedente medico privato che mi ha avuto in cura, sia a sufficienza tutelato nel formulare una diagnosi che poi possa perfezionare e/o migliorare in seguito quando mi avrà conosciuto e valutato più approfonditamente???

Grazie anticipatamente
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
tranquillo, il medico che la segue ora sa perfettamente cosa relazionare
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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Le dirò, in verità è stato lo stesso medico a sollevare il dubbio sopra citato, per questo Le ho girato tale quesito, presumo che si sia posto questo dubbio, per il fatto che, molto probabilmente, i medici della commissione se lo pongano... se dovesse accadere, a Suo avviso, la CML opterebbe per mandarmi rivedibile, così da dare tempo al medico di approfondire la diagnosi e loro di valutarmi meglio??

Grazie nuovamente di cuore... non può credere quanto sia confuso in materia.


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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

si tratta di una questione clinica,

capisco le sue titubanze, ma si metta nei miei panni
non è che posso suggerire cosa si debba scrivere in una relazione clinica
il medico deve semplicemente scrivere ciò che si sente di relazionare in piena scienza e coscienza
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dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
La comprendo... anche a mio avviso il medico è troppo timoroso .

Grazie ancora!