Lombosciatalgia - idraulico
Buongiorno.
Ho lavorato 29 anni, come idraulico dipendente.
Vorrei fare riconoscere la malattia professionale. Se si quanto percentuale mi può aspettare?
DIAGNOSI: LOMBOSCIATALGIA CRONICA
Idraulico, attualmente disoccupato, riferisce la comparsa nel 2013 dei primi episodi di lombosciatalgia. Nel 2015 è rimasto bloccato con un violento dolore irradiante nel dermatoma S1 sinistro, associato a deficit sensitivo motori. E’ emersa la presenza di una grossa ernia L5/S1 laterale sinistra che imprimeva la radice S1. Ha eseguito terapie conservative e il dolore acuto si è risolto molte lentamente. E’ stato costretto a lasciare il suo lavoro. Residua una lombalgia scatenata da sforzi anche modesti, dalla postura seduta o eretta prolungata, nonché parestesie a volte dolorose che scendono nel dermatoma S1.
Es.neurol.: Lasègue positivo bilateralmente a 50°. Lieve ipotrofia surale a sinistra. Deficit della flessione plantare e dell’estensione della coscia sinistra. Riflesso achilleo sinistro assente, mediovivaci i restanti riflessi osteotendinei. Disestesia nel dermatoma S1. Marcia possibile sui talloni nella marcia sulle punte il piede cede a sinistra. Distanza dita/pavimento 70, Trendelemburg negativo. Dolore alla percussione delle spinose lombari nel tratto distale.
EMG: radicolopatia cronica S1 sinistra
E’ residuata oltre al dolore lombosciatalgico cronico una lesione radicolare cronica S1 sinistra con deficit sensitivomotori
Grazie mille.
Ho lavorato 29 anni, come idraulico dipendente.
Vorrei fare riconoscere la malattia professionale. Se si quanto percentuale mi può aspettare?
DIAGNOSI: LOMBOSCIATALGIA CRONICA
Idraulico, attualmente disoccupato, riferisce la comparsa nel 2013 dei primi episodi di lombosciatalgia. Nel 2015 è rimasto bloccato con un violento dolore irradiante nel dermatoma S1 sinistro, associato a deficit sensitivo motori. E’ emersa la presenza di una grossa ernia L5/S1 laterale sinistra che imprimeva la radice S1. Ha eseguito terapie conservative e il dolore acuto si è risolto molte lentamente. E’ stato costretto a lasciare il suo lavoro. Residua una lombalgia scatenata da sforzi anche modesti, dalla postura seduta o eretta prolungata, nonché parestesie a volte dolorose che scendono nel dermatoma S1.
Es.neurol.: Lasègue positivo bilateralmente a 50°. Lieve ipotrofia surale a sinistra. Deficit della flessione plantare e dell’estensione della coscia sinistra. Riflesso achilleo sinistro assente, mediovivaci i restanti riflessi osteotendinei. Disestesia nel dermatoma S1. Marcia possibile sui talloni nella marcia sulle punte il piede cede a sinistra. Distanza dita/pavimento 70, Trendelemburg negativo. Dolore alla percussione delle spinose lombari nel tratto distale.
EMG: radicolopatia cronica S1 sinistra
E’ residuata oltre al dolore lombosciatalgico cronico una lesione radicolare cronica S1 sinistra con deficit sensitivomotori
Grazie mille.
[#1]
Spett.le Utente,
l'infermità "ernia discale lombare" viene riconosciuta dall'INAIL con presunzione legale di origine soltanto per determinate lavorazioni (lavorazioni svolte in modo non occasionale con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero: macchine di movimentazione materiali vari,trattori, gru portuali, carrelli sollevatori e muletti, imbarcazioni per pesca professionale costiera e d'altura; lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi svolte in modo non occasionale in assenza di ausili efficaci), tra le quali non rientra quella di idraulico.
Pertanto Lei può presentare istanza di riconoscimento di malattia professionale, ma con onere della prova a Suo carico: cioé è Lei che deve dimostrare all'Istituto il modo in cui l'attività lavorativa ha determinato la malattia.
Distinti Saluti.
l'infermità "ernia discale lombare" viene riconosciuta dall'INAIL con presunzione legale di origine soltanto per determinate lavorazioni (lavorazioni svolte in modo non occasionale con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero: macchine di movimentazione materiali vari,trattori, gru portuali, carrelli sollevatori e muletti, imbarcazioni per pesca professionale costiera e d'altura; lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi svolte in modo non occasionale in assenza di ausili efficaci), tra le quali non rientra quella di idraulico.
Pertanto Lei può presentare istanza di riconoscimento di malattia professionale, ma con onere della prova a Suo carico: cioé è Lei che deve dimostrare all'Istituto il modo in cui l'attività lavorativa ha determinato la malattia.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#3]
Spett.le Utente,
penso sia difficile che un datore di lavoro possa assumersi l'onere di ammettere che un suo dipendente abbia lavorato in condizioni tali che hanno cagionato una malattia professionale, anche perché l'INAIL in tale caso avvierebbe nei suoi confronti un'azione di rivalsa, fatte salve eventuali ulteriori responsabilità penali per omissione di misure di sicurezza sul lavoro.
Comunque, prima di procedere, Le suggerisco di rivolgersi ad un Ente di patronato per valutare il caso in concreto, e verificare quale possa essere la soluzione migliore.
Ancora Distinti Saluti.
penso sia difficile che un datore di lavoro possa assumersi l'onere di ammettere che un suo dipendente abbia lavorato in condizioni tali che hanno cagionato una malattia professionale, anche perché l'INAIL in tale caso avvierebbe nei suoi confronti un'azione di rivalsa, fatte salve eventuali ulteriori responsabilità penali per omissione di misure di sicurezza sul lavoro.
Comunque, prima di procedere, Le suggerisco di rivolgersi ad un Ente di patronato per valutare il caso in concreto, e verificare quale possa essere la soluzione migliore.
Ancora Distinti Saluti.
[#4]
LA STRADA NON è FACILE E DI CERTO SARA' NECESSARIO AVVIARE UN PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO CON UN BUON AVVOCATO LAVORISTA ED UN BUON MEDICO-LEGALE.
COMUNQUE LA MIA RISPOSTA NON E' ASSOLUTAMENTE NEGATIVA
IL CASO VA STUDIATO
NECESSITA UNA RIVISITAZIONE DELLE SENTENZE DEL TRIBUNALE LOCALE PER CASI ASSIMILABILI
COMUNQUE LA MIA RISPOSTA NON E' ASSOLUTAMENTE NEGATIVA
IL CASO VA STUDIATO
NECESSITA UNA RIVISITAZIONE DELLE SENTENZE DEL TRIBUNALE LOCALE PER CASI ASSIMILABILI
Dott. Pietro Rinella
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.9k visite dal 28/08/2017.
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