è possibile richiedere risarcimento danni per rottura ed ingestione di un tampone faringeo?
Stavo effettuando un tampone per Covid-19 quando il bastoncino si è rotto e purtroppo è subito finito nella trachea con impossibilità di essere recuperato.
L'operatrice che mi stava effettuando il prelievo dalla bocca, a mio parere, aveva premuto e strofinato il bastoncino in maniera talmente prolungata e forte che a quel punto ha ceduto e quindi non è riuscita a recuperare la parte rimasta nella mia bocca (ormai ben dentro la trachea) ed ha allertato subito un 'ambulanza del 118 scusandosi per l'accaduto e dicendomi che non le era mai capitato e forse il problema era stato un bastoncino "difettoso".
Nell'attesa ho comunque portato a termine il tampone previsto ed in questo secondo momento l'operatrice ha manovrato con molta più delicatezza (questo è il termine di paragone per cui precedentemente ho detto che aveva ecceduto nella pressione ma anche altri tamponi che avevo fatto precedentemente).
Non avendo problemi respiratori mi sono recato personalmente al pronto soccorso più vicino dove mi hanno effettuato prima una visita dall'otorino, il quale mi ha perlustrato le vie aeree superiori con una sonda endoscopica, non rilevando tracce del moncone di bastoncino.
Tutti gli operatori del PS erano increduli rispetto alla vicenda perchè, per loro, il bastoncino non poteva spezzarsi per i materiali platici flessibili con cui è fatto (me ne hanno mostrato uno in dotazione e dopo averlo piegato con forza ripetutamente sono riusciti a romperlo con molta fatica).
Dopo l'otorino mi hanno sedato ed intubato per farmi la gastroscopia che ha rilevato il moncone nello stomaco e fortunatamente è stato possibile rimuoverlo senza ulteriori complicazioni.
Dopo essermi risvegliato sono stato tenuto in osservazione per ulteriori 3 ore presso il PS, per poi essere dimesso, a seguito di un'ultima visita specialistica di un anestesista.
Mi hanno informato che il moncone recuperato era un bastoncino in LEGNO lungo circa 8 cm e che ero stato molto fortunato a non subire alcun danneggiamento nell'ingestione anche perchè l'estremità rotta era molto appuntita.
Ovviamente ora io sono molto deciso a sporgere denuncia, ma vorrei capire alcune cose: mi chiedo innanzitutto se è normale fare dei tamponi di questo tipo con bastoncini in legno che ovviamente possono essere soggetti a rottura accidentale.
Esistono dei protocolli di legge che stabiliscono il materiale dei tamponi per Covid-19?
Probabilmente l'imperizia dell'operatrice ha contribuito all'evento accidentale, perchè come detto sopra, sono più che certo che la pressione sia stata eccessiva e prolungata oltre il normale, però se avesse utilizzato un bastoncino in materiale tipo plastico come ho visto nel PS e durante il primo tampone ricevuto a domicilio, probabilmente tutto ciò non sarebbe accaduto, perchè molto flessibile (provate a piegare un cotton fioc per orecchie ed uno stuzzicadenti e capirete la differenza di flessibilità).
L'operatrice che mi stava effettuando il prelievo dalla bocca, a mio parere, aveva premuto e strofinato il bastoncino in maniera talmente prolungata e forte che a quel punto ha ceduto e quindi non è riuscita a recuperare la parte rimasta nella mia bocca (ormai ben dentro la trachea) ed ha allertato subito un 'ambulanza del 118 scusandosi per l'accaduto e dicendomi che non le era mai capitato e forse il problema era stato un bastoncino "difettoso".
Nell'attesa ho comunque portato a termine il tampone previsto ed in questo secondo momento l'operatrice ha manovrato con molta più delicatezza (questo è il termine di paragone per cui precedentemente ho detto che aveva ecceduto nella pressione ma anche altri tamponi che avevo fatto precedentemente).
Non avendo problemi respiratori mi sono recato personalmente al pronto soccorso più vicino dove mi hanno effettuato prima una visita dall'otorino, il quale mi ha perlustrato le vie aeree superiori con una sonda endoscopica, non rilevando tracce del moncone di bastoncino.
Tutti gli operatori del PS erano increduli rispetto alla vicenda perchè, per loro, il bastoncino non poteva spezzarsi per i materiali platici flessibili con cui è fatto (me ne hanno mostrato uno in dotazione e dopo averlo piegato con forza ripetutamente sono riusciti a romperlo con molta fatica).
Dopo l'otorino mi hanno sedato ed intubato per farmi la gastroscopia che ha rilevato il moncone nello stomaco e fortunatamente è stato possibile rimuoverlo senza ulteriori complicazioni.
Dopo essermi risvegliato sono stato tenuto in osservazione per ulteriori 3 ore presso il PS, per poi essere dimesso, a seguito di un'ultima visita specialistica di un anestesista.
Mi hanno informato che il moncone recuperato era un bastoncino in LEGNO lungo circa 8 cm e che ero stato molto fortunato a non subire alcun danneggiamento nell'ingestione anche perchè l'estremità rotta era molto appuntita.
Ovviamente ora io sono molto deciso a sporgere denuncia, ma vorrei capire alcune cose: mi chiedo innanzitutto se è normale fare dei tamponi di questo tipo con bastoncini in legno che ovviamente possono essere soggetti a rottura accidentale.
Esistono dei protocolli di legge che stabiliscono il materiale dei tamponi per Covid-19?
Probabilmente l'imperizia dell'operatrice ha contribuito all'evento accidentale, perchè come detto sopra, sono più che certo che la pressione sia stata eccessiva e prolungata oltre il normale, però se avesse utilizzato un bastoncino in materiale tipo plastico come ho visto nel PS e durante il primo tampone ricevuto a domicilio, probabilmente tutto ciò non sarebbe accaduto, perchè molto flessibile (provate a piegare un cotton fioc per orecchie ed uno stuzzicadenti e capirete la differenza di flessibilità).
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L'evento e' sicuramente colposo e non doloso,inoltre non e' finito in trachea(non sarebbe quim ora a raccontarlo),ma in esofago e quindi stomaco.
Non vi sono stati danni biologici o emergenti di nessun tipo,e la "malattia" e' inferiore a gg 20 quindi lesione personale colposa lievissima.
Con queste caratteristche non ci sono gli estremi per procedere secondo me ne per via civile,ne penale.
Cordialita'
Non vi sono stati danni biologici o emergenti di nessun tipo,e la "malattia" e' inferiore a gg 20 quindi lesione personale colposa lievissima.
Con queste caratteristche non ci sono gli estremi per procedere secondo me ne per via civile,ne penale.
Cordialita'
Dr. stefano princivalle
chirurgia orale,implantologia, parodontologia,protesi.
PERFEZIONATO IN ODONTOIATRIA LEGALE E PROTESI
www.studioprincival
[#2]
Utente
La ringrazio per il suo contributo anche se personalmente resto titubante perchè è vero che non ci sono stati danni biologici, ma l'evento colposo mi ha portato a passare una giornata in PS, a subire una gastroscopia (ne avrei fatto volentieri a meno) con tanto di anestesia totale ed intubazione.Il fatto di non aver subito gravi danni è stato direi frutto della competenza e bravura dei medici che mi hanno assistito al PS ed un pò anche del caso (come ha detto lei se fosse finito in trachea....). Io spero che almeno una denuncia civile per imperizia ci possa stare. Rimane poi il mio dubbio sul discorso materiale del tampone, perchè un bastoncino in legno, a mio parere, sarà sempre suscettibile di rottura in casi fortuiti come il mio: possibile che non ci sia un'indicazione sanitaria in merito?
Grazie ancora
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 11/05/2020.
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