Invalidità per patologie psichiche: è possibile?
Cerco di spiegare brevemente la situazione: mio fratello, un ragazzo di 29 anni ha sempre avuto sin da adolescente diversi problemi di carattere psicologico.
Non ha mai intrapreso cure tranne un'unica visita psichiatrica diversi anni fa in cui fu riferito un disturbo ansioso depressivo accompagnato da fobia sociale e disturbo evitante.
Le uniche persone con cui ha mai avuto un rapporto siamo io e nostra madre, la quale purtroppo ci ha lasciati lo scorso anno.
La perdita di mamma, con cui per altro viveva da anni, lo ha portato a peggiorare notevolmente.
Noi purtroppo viviamo lontani, io ho moglie e figli e la cosa è complessa.
Ora da qualche giorno l'ho portato nella città in cui vivo in quanto ormai non riusciva più ad uscire di casa.
Lui stesso mi ha fatto capire che non vorrebbe tornarci più e io stesso credo sento il dovere di portarlo via da una situazione di solitudine senza nessuno che lo sostenga nelle sue difficoltà.
Attualmente sto tentando di convincerlo ad andare da specialista e in primis viene la sua salute.
Ma allo stesso tempo ho parlato con l'ufficio del personale della Pubblica Amministrazione dove lavora e mi hanno detto che nelle sue condizioni alla lunga, per via dei lunghi periodi di malattia e le sue problematiche di salute rischia persino di non poter essere ricollocato ed esser licenziato per inidoneità.
A tal proposito vorrei chiedere se con una conferma da parte dello specialista di un quadro psichico serio, anche se ad oggi non ha mai intrapreso terapie o ricoveri, sia possibile far domanda per la 104 e se una eventuale invalidità accertata possa valere, come extrema ratio per evitare il licenziamento, per la richiesta di ottenere lo status di lavoratore fragile e beneficiare del lavoro a domicilio nella speranza che un ambiente protetto possa in qualche modo aiutarlo a migliorare.
Se non fosse possibile e Dio non voglia, perdesse il lavoro, avrebbe almeno speranza di iscriversi alle categorie protette?
Chiedo scusa per il post alluvionale, ma è mio fratello e oltre a preoccuparmi della sua salute voglio fare di tutto per evitare di compromettere il suo futuro.
Non ha mai intrapreso cure tranne un'unica visita psichiatrica diversi anni fa in cui fu riferito un disturbo ansioso depressivo accompagnato da fobia sociale e disturbo evitante.
Le uniche persone con cui ha mai avuto un rapporto siamo io e nostra madre, la quale purtroppo ci ha lasciati lo scorso anno.
La perdita di mamma, con cui per altro viveva da anni, lo ha portato a peggiorare notevolmente.
Noi purtroppo viviamo lontani, io ho moglie e figli e la cosa è complessa.
Ora da qualche giorno l'ho portato nella città in cui vivo in quanto ormai non riusciva più ad uscire di casa.
Lui stesso mi ha fatto capire che non vorrebbe tornarci più e io stesso credo sento il dovere di portarlo via da una situazione di solitudine senza nessuno che lo sostenga nelle sue difficoltà.
Attualmente sto tentando di convincerlo ad andare da specialista e in primis viene la sua salute.
Ma allo stesso tempo ho parlato con l'ufficio del personale della Pubblica Amministrazione dove lavora e mi hanno detto che nelle sue condizioni alla lunga, per via dei lunghi periodi di malattia e le sue problematiche di salute rischia persino di non poter essere ricollocato ed esser licenziato per inidoneità.
A tal proposito vorrei chiedere se con una conferma da parte dello specialista di un quadro psichico serio, anche se ad oggi non ha mai intrapreso terapie o ricoveri, sia possibile far domanda per la 104 e se una eventuale invalidità accertata possa valere, come extrema ratio per evitare il licenziamento, per la richiesta di ottenere lo status di lavoratore fragile e beneficiare del lavoro a domicilio nella speranza che un ambiente protetto possa in qualche modo aiutarlo a migliorare.
Se non fosse possibile e Dio non voglia, perdesse il lavoro, avrebbe almeno speranza di iscriversi alle categorie protette?
Chiedo scusa per il post alluvionale, ma è mio fratello e oltre a preoccuparmi della sua salute voglio fare di tutto per evitare di compromettere il suo futuro.
[#1]
Spett.le Utente,
prima di procedere con qualsiasi iniziativa riguardante invalidità od handicap Le suggerisco di rivolgersi, per la valutazione del caso concreto (ruolo e stato di servizio, periodi di malattia, giudizi del medico del lavoro aziendale), ad un Ente di Patronato: ciò per evitare di compiere passi che, anzichè essere di aiuto, possano complicare la situazione lavorativa od assistenziale dell'interessato.
Le patologie psichiatriche, preferibilmente certificate da una struttura pubblica e comportanti menomazione, ove non dipendenti da causa di servizio, lavoro o di guerra, possono essere valutate per l'invalidità civile e per la Legge 104/92 (per quest'ultima fattispecie, oltre alle patologie, hanno rilievo gli aspetti socio-sanitari, vale a dire lo svantaggio determinato dalle patolgie nell'ambito familiare, sociale, lavorativo e della vita di relazione in generale).
Tenga ancora presente che un riconoscimento di invalidità o Legge 104/92 correlato a malattia psichiatrica può comportare l'invio a revisione della patente di guida.
Distinti Saluti.
prima di procedere con qualsiasi iniziativa riguardante invalidità od handicap Le suggerisco di rivolgersi, per la valutazione del caso concreto (ruolo e stato di servizio, periodi di malattia, giudizi del medico del lavoro aziendale), ad un Ente di Patronato: ciò per evitare di compiere passi che, anzichè essere di aiuto, possano complicare la situazione lavorativa od assistenziale dell'interessato.
Le patologie psichiatriche, preferibilmente certificate da una struttura pubblica e comportanti menomazione, ove non dipendenti da causa di servizio, lavoro o di guerra, possono essere valutate per l'invalidità civile e per la Legge 104/92 (per quest'ultima fattispecie, oltre alle patologie, hanno rilievo gli aspetti socio-sanitari, vale a dire lo svantaggio determinato dalle patolgie nell'ambito familiare, sociale, lavorativo e della vita di relazione in generale).
Tenga ancora presente che un riconoscimento di invalidità o Legge 104/92 correlato a malattia psichiatrica può comportare l'invio a revisione della patente di guida.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta. Anzi chiedo scusa se replico solo ora.
Non ho ancora parlato con un patronato ma ho intenzione di farlo, anche perché credo che sia necessario anche che parli di persona con mio fratello e ad oggi cercare di farlo uscire da casa non mi riesce.
Per ora ho parlato con un sindacalista e non mi ha saputo dire molto. Se non che secondo lui per esperienza difficilmente viene concesso il lavoro da remoto per casi simili e che magari può capitare che ricollochino ad esempio un professore come bibliotecario o amministrativo qualora non sia abile all'insegnamento in classe. Poi chiaramente mio fratello lavora nel pubblico ma non nella scuola per cui le prassi, i contratti, ecc. possono esser diversi.
Infine volevo chiedere un'altra cosa a lei come a tutti i colleghi che avranno voglia di rispondere.
Essendo che lui non ha la residenza qui a Lecce ma nella città in cui lavora, per ottenere l'impegnativa per la visita psichiatrica e eventualmente esperire le procedure per invalidità e 104, devo comunque rivolgermi al suo medico di base o posso anche farlo tramite la guardia medica locale?
Non ho ancora parlato con un patronato ma ho intenzione di farlo, anche perché credo che sia necessario anche che parli di persona con mio fratello e ad oggi cercare di farlo uscire da casa non mi riesce.
Per ora ho parlato con un sindacalista e non mi ha saputo dire molto. Se non che secondo lui per esperienza difficilmente viene concesso il lavoro da remoto per casi simili e che magari può capitare che ricollochino ad esempio un professore come bibliotecario o amministrativo qualora non sia abile all'insegnamento in classe. Poi chiaramente mio fratello lavora nel pubblico ma non nella scuola per cui le prassi, i contratti, ecc. possono esser diversi.
Infine volevo chiedere un'altra cosa a lei come a tutti i colleghi che avranno voglia di rispondere.
Essendo che lui non ha la residenza qui a Lecce ma nella città in cui lavora, per ottenere l'impegnativa per la visita psichiatrica e eventualmente esperire le procedure per invalidità e 104, devo comunque rivolgermi al suo medico di base o posso anche farlo tramite la guardia medica locale?
[#3]
Spett.le Utente,
mi spiace non poterLe dare risposta a quest'ultimo quesito, in quanto non riguarda la Medicina Legale, bensì l'organizzazione dei servizi sanitari di base, che è differente da Regione a Regione.
Distinti Saluti.
mi spiace non poterLe dare risposta a quest'ultimo quesito, in quanto non riguarda la Medicina Legale, bensì l'organizzazione dei servizi sanitari di base, che è differente da Regione a Regione.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 24/07/2023.
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