Cannabis terapeutica

L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)

gentile Medicitalia,
ho chiesto al mio medico curante, se era disponibile a prescrivermi cannabis (bedrocan) per il trattamento non invasivo di glaucoma, inappetenza e dolori muscolari.

Purtoppo non conosceva la procedura, che chiedo quindi a voi.

Quando vivevo in olanda non c'era alcun tipo di problema, nel regime italiano mi hanno detto che per evidenti motivi economici è leggermente più complicato ottenere i permessi.

A me servirebbe più che altro un foglio giustificativo per evitare problemi con la leggi.

Saluti
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

A quanto ne so (ma le leggi sono passibili di cambiamenti) alcune regioni hanno inserito tra i farmaci rimborsabili anche i derivati cannabinoidi, soltanto che questo è consentito per specifiche diagnosi, non per sintomi, e nelle forme resistenti alle terapie già previste e meno costose per il sistema sanitario. Ad esempio non credo che il glaucoma rientri in questa categoria, specie se non è documentata la resistenza alle terapie già previste (lei parlava di terapie invasive, nel senso di chirurgiche ?).
I dolori muscolari e l'inappetenza in sé non costituiscono una diagnosi, nelle forme indotte da terapie oncologiche o da sclerosi multipla e non responsive ai metodi comuni.

Può ad esempio leggere qui:

http://www.lucacoscioni.it/rassegnastampa/vendola-approva-la-cannabis-terapeutica-puglia

Quindi la via più logica sarebbe presentare il caso ad un centro pubblico in una delle regioni che prevedono questa normativa.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dottor Matteo.

Il mio caso è semplice: non voglio sottopormi ai rimedi allopatici ma continuare ad utilizzare un rimedio naturale come già facevo in un'altro paese della CE, dovrebbe rientrare nell'articolo 42 della costituzione e per il rispetto della libertà terapeutica.

Sono in salute e dono il sangue (il THC è liposoluile) e utilizzerei i vapori di cannabis per sostituire antidolorifici o altro che mi creano altri problemi (ad esempio sfoghi cutanei sul collo).

Lo stesso vale per il glaucoma ereditario che si era sistemato durante il tempo che ho vissuto in Olanda.

Vorrei cautelarmi, se un domani le forze di regime dovessero accusarmi di detenzione.
Quindi la prescrizione sarebbe per cautelarmi.

Sono andato dai carabinieri ma non hanno la capacità ne la competenza per gestire la mia richiesta.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

L'autogestione di sostanze non è equiparata per legge all'uso su prescrizione. Esistendo le leggi, non siamo assolutamente liberi.
Andare da un medico per volergli proporre una prescrizione di prodotti non autorizzati non ha senso. Quindi andare da un medico per avere prscritta la cannabis per farne l'uso che lei ritiene non equivale ad un contesto terapeutico.

[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Deve segnalare che assume cannabis se sta donando sangue (o evitare di donarlo così a cuor leggero a persone imponendo loro senza saperlo di esporsi a dei rischi), cosa significa che è liposolubile ? Crede forse che siccome è liposolubile non sia nel sangue ? Secondo Lei come arriva negli organi ?

Inoltre, l'uso nel glaucoma dei cannabinoidi, documentato da alcuni studi, non è diverso da quello dei medicinali antiglaucoma. Non vedo quindi che c'entri il discorso allopatico. Forse voleva intendere "naturale", concetto però non corrispondente ad alcun concetto scientifico preciso.
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