Dialisi...
Buonasera chiedo in questa sezione un consulto per mio suocero, ottant'anni che soffre ipertensione cardiaca, gozzo tiroideo e insufficienza renale, in seguito a problemi causati da tale insufficienza e dopo tanti rimandazioni si e' deciso di sottoporlo a dialisi, con intervento preparatorio fatto la settimana scorsa, dato la sua eta' e le sue patologie mi chiedevo che rischi potrebbe correre? Grazie e buonasera...
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Gent.ma Utente,
è indubbio che l'inizio del trattamento emodialitico sostitutivo comporta per ogni paziente un importante cambiamento dello stile di vita. Notoriamente un trattamento emodialitico standard richiede tre sedute dialitiche a settimana, per una durata di circa 4 ore ciascuna. Da quanto da Lei riferito, parrebbe che Suo suocero è stato sottoposto ad intervento di confezionamento di FAV (fistola artero-venosa), ed ha già iniziato il trattamento dialitico.
Relativamente alla Sua domanda "che rischi potrebbe correre" in premessa è da evidenziare che sicuramente il non sottoporsi a trattamento dialitico (quando ritenuto necessario ed indifferibile) esporrebbe a maggiori rischi, come facilmente intuibile.
Non si può tuttavia nascondere l'evidenza di potenziali "complicanze intradialitiche" sempre dietro l'angolo, per qualunque paziente che effettua il predetto trattamento , e ancor più se in età avanzata.
Comunque, un fattivo rapporto di collaborazione (es. portare poco peso da una dialisi all'altra, adottare una adeguata alimentazione, etc) tra paziente e nefrologo costituirà la premessa per guardare con serenità a questa forma di terapia dialitica.
In ogni caso, qualunque "problematica clinica" andrà riferita allo staff medico che ha in cura Suo suocero per gli opportuni provvedimenti di competenza.
Distinti saluti
è indubbio che l'inizio del trattamento emodialitico sostitutivo comporta per ogni paziente un importante cambiamento dello stile di vita. Notoriamente un trattamento emodialitico standard richiede tre sedute dialitiche a settimana, per una durata di circa 4 ore ciascuna. Da quanto da Lei riferito, parrebbe che Suo suocero è stato sottoposto ad intervento di confezionamento di FAV (fistola artero-venosa), ed ha già iniziato il trattamento dialitico.
Relativamente alla Sua domanda "che rischi potrebbe correre" in premessa è da evidenziare che sicuramente il non sottoporsi a trattamento dialitico (quando ritenuto necessario ed indifferibile) esporrebbe a maggiori rischi, come facilmente intuibile.
Non si può tuttavia nascondere l'evidenza di potenziali "complicanze intradialitiche" sempre dietro l'angolo, per qualunque paziente che effettua il predetto trattamento , e ancor più se in età avanzata.
Comunque, un fattivo rapporto di collaborazione (es. portare poco peso da una dialisi all'altra, adottare una adeguata alimentazione, etc) tra paziente e nefrologo costituirà la premessa per guardare con serenità a questa forma di terapia dialitica.
In ogni caso, qualunque "problematica clinica" andrà riferita allo staff medico che ha in cura Suo suocero per gli opportuni provvedimenti di competenza.
Distinti saluti
Dott.PIERO MIGNOSI
Specialista in Nefrologia
ex Dirigente Medico
U.O.S.D. Nefrologia e Dialisi -Policlinico di Palermo
Per appunt.Tf.3516155735
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 25/10/2013.
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