Lombalgia e formicolio arto inferiore sx
Buongiorno,
A inizio dicembre ho avuto un fortissimo mal di schiena lombare, inizialmente pensavo fosse qualche movimento sbagliato o qualche stiramento ma a gennaio il dolore non era ancora passato, così ho chiesto aiuto al mio medico curante il quale mi ha prescritto miorilassanti e voltaren in punture.
Non essendo passato prescrive terapia di cortisone il quale allevia un po’.
Eseguiti esami rx: lieve riduzione dello spazio intersomatico al passaggio lombosacrale.
Eseguita rm: al passaggio l4 l5 si rileva modesta procidenza discale paramediana sinistra con impronta sul sacco durale.
Passata la fase acuta continuo ad oggi ad avere formicolii alla gamba sx (a volte più forti tanto da non riuscire a camminare correttamente)
Fatta emg: segni di una denervazione parziale attiva ai muscolo tibiale anteriore, estensore lungo delle dita del piede e del medio gluteo di sinistra nel territorio radicolare di L5.
Ho visto anche due fisioterapisti il primo mi ha trattato con sedute di massaggi che non mi hanno aiutata per niente, il secondo durante la prima visita mi ha detto che ho un iperiflessia.
Non so piu cosa fare a volte la situazione è invalidante, non riesco a stare in piedi per troppo tempo che inizia a farmi male la schiena oltre al formicolio costante.
A inizio dicembre ho avuto un fortissimo mal di schiena lombare, inizialmente pensavo fosse qualche movimento sbagliato o qualche stiramento ma a gennaio il dolore non era ancora passato, così ho chiesto aiuto al mio medico curante il quale mi ha prescritto miorilassanti e voltaren in punture.
Non essendo passato prescrive terapia di cortisone il quale allevia un po’.
Eseguiti esami rx: lieve riduzione dello spazio intersomatico al passaggio lombosacrale.
Eseguita rm: al passaggio l4 l5 si rileva modesta procidenza discale paramediana sinistra con impronta sul sacco durale.
Passata la fase acuta continuo ad oggi ad avere formicolii alla gamba sx (a volte più forti tanto da non riuscire a camminare correttamente)
Fatta emg: segni di una denervazione parziale attiva ai muscolo tibiale anteriore, estensore lungo delle dita del piede e del medio gluteo di sinistra nel territorio radicolare di L5.
Ho visto anche due fisioterapisti il primo mi ha trattato con sedute di massaggi che non mi hanno aiutata per niente, il secondo durante la prima visita mi ha detto che ho un iperiflessia.
Non so piu cosa fare a volte la situazione è invalidante, non riesco a stare in piedi per troppo tempo che inizia a farmi male la schiena oltre al formicolio costante.
[#1]
Se il disturbo irradiato all'arto inferiore è mutato o peggiorato successivamente alla esecuzione della RMN e le impedisce di camminare correttamente, è opportuno valutarla clinicamente.
Il reperto elettromiografico fa pensare che possa avere un quadro morfologico evoluto rispetto a quanto refertato alla precedente RMN.
Per questo motivo, prima della valutazione clinica, è opportuno che ripeta la RMN, da effettuare preferibilmente con apparecchio ad alto campo.
Da un punto di vista terapeutico medico, le sconsiglio di assumere steroidei per lunghi periodi.
Il reperto elettromiografico fa pensare che possa avere un quadro morfologico evoluto rispetto a quanto refertato alla precedente RMN.
Per questo motivo, prima della valutazione clinica, è opportuno che ripeta la RMN, da effettuare preferibilmente con apparecchio ad alto campo.
Da un punto di vista terapeutico medico, le sconsiglio di assumere steroidei per lunghi periodi.
Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind
[#2]
Utente
Buonasera Dottor Eugeni,
La ringrazio per la celere risposta.
Ho eseguito prima rm e 7 giorni più tardi emg.
Che sia comunque il caso di ripeterla?
Il fisioterapista n.2 durante la visita mi ha fatta camminare in punta poi sui talloni, mi ha misurato la sensibilità, equilibrio ed è risultato tutto ok. L unica cosa, come le accennavo nel precedente messaggio, ha notato un iperiflessia e una riduzione dell apertura laterale della gamba sx rispetto alla destra.
Ho eseguito anche un eco proprio ieri in quanto dall’ inizio del mal di schiena (dicembre) ho notato un piccolo nodulino a livello lombare e avevo letto online di questi noduli di Copeman (non sembrano essere molto conosciuti).
Le riporto l’ esito:
In sede di piccola nodulazione clinicamente palpabile si evidenzia formazione ovalare di 1,7 x 0,3 ipocogena con alcuni tralci ipercogeni, a margini netti, localizzata nel contesto dell aponeurosi toracolombare prossimilamente all ala iliaca. Il reperto presenta caratteristiche ecografiche di benignità (possibile lipoma intramuscolare).
Esami del sangue perfetti compresi tsh e glucosio.
Per quanto riguarda i farmaci non sto seguendo terapie anche se il medico di base mi ha consigliato il lyrica, sto assumendo brufecod al bisogno che allevia un po’ i sintomi
La ringrazio per la celere risposta.
Ho eseguito prima rm e 7 giorni più tardi emg.
Che sia comunque il caso di ripeterla?
Il fisioterapista n.2 durante la visita mi ha fatta camminare in punta poi sui talloni, mi ha misurato la sensibilità, equilibrio ed è risultato tutto ok. L unica cosa, come le accennavo nel precedente messaggio, ha notato un iperiflessia e una riduzione dell apertura laterale della gamba sx rispetto alla destra.
Ho eseguito anche un eco proprio ieri in quanto dall’ inizio del mal di schiena (dicembre) ho notato un piccolo nodulino a livello lombare e avevo letto online di questi noduli di Copeman (non sembrano essere molto conosciuti).
Le riporto l’ esito:
In sede di piccola nodulazione clinicamente palpabile si evidenzia formazione ovalare di 1,7 x 0,3 ipocogena con alcuni tralci ipercogeni, a margini netti, localizzata nel contesto dell aponeurosi toracolombare prossimilamente all ala iliaca. Il reperto presenta caratteristiche ecografiche di benignità (possibile lipoma intramuscolare).
Esami del sangue perfetti compresi tsh e glucosio.
Per quanto riguarda i farmaci non sto seguendo terapie anche se il medico di base mi ha consigliato il lyrica, sto assumendo brufecod al bisogno che allevia un po’ i sintomi
[#3]
Buongiorno signora.
Il fatto che lei abbia fatto una ecografia in quella regione fa pensare che lei abbia o abbia avuto dolore localizzato in quella sede e questo, a sua volta, mi induce a considerare l'ipotesi che lei possa avere anche una sindrome sacroiliaca, in aggiunta in alternativa ad una radicolopatia.
L'ipotesi diagnostica non ha corrispettivi morfologici (ovvero non c'è un esame che permetta di confermarla), è accettabile solo clinicamente con l'esame del malato ed è da considerare non per il fatto che alla ecografia sia stata rilevata la presenza del lipoma in quella sede (comunque abbastanza frequente) ma perché, probabilmente, lei ha indicato all'ecografista quella sede descrivendo il suo dolore (e questo ha un valore clinico - segno di Fortin).
Per quanto riguarda la opportunità di ripetere la RMN prima di un consulto, questo serve per poter rendere il consulto più concludente, partendo dal presupposto (ovvio seppure spesso disatteso da alcuni medici) che gli esami morfologici non servono mai per decidere se operare un paziente ma, semmai, per decidere cosa fargli di preciso.
Il fatto che lei abbia fatto una ecografia in quella regione fa pensare che lei abbia o abbia avuto dolore localizzato in quella sede e questo, a sua volta, mi induce a considerare l'ipotesi che lei possa avere anche una sindrome sacroiliaca, in aggiunta in alternativa ad una radicolopatia.
L'ipotesi diagnostica non ha corrispettivi morfologici (ovvero non c'è un esame che permetta di confermarla), è accettabile solo clinicamente con l'esame del malato ed è da considerare non per il fatto che alla ecografia sia stata rilevata la presenza del lipoma in quella sede (comunque abbastanza frequente) ma perché, probabilmente, lei ha indicato all'ecografista quella sede descrivendo il suo dolore (e questo ha un valore clinico - segno di Fortin).
Per quanto riguarda la opportunità di ripetere la RMN prima di un consulto, questo serve per poter rendere il consulto più concludente, partendo dal presupposto (ovvio seppure spesso disatteso da alcuni medici) che gli esami morfologici non servono mai per decidere se operare un paziente ma, semmai, per decidere cosa fargli di preciso.
Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind
[#4]
Utente
Buongiorno Dottore,
Le chiedo un opinione su referto rm encefalo che eseguo ogni anno per monitore presunta cisti:
Il reperto appare sostanzialmente immodificato , in particolare invariate le dimensioni della formazione cistica sul versante dorsale bulbare privo di edema perilesionale. (Cisti neuroepiteliale?)
Non altre significative alterazioni dell encefalo.
Sistema ventricolare in asse di normale morfologia e ampiezza.
Regolari le cisterne della base e gli spazi liquorali della volta.
Spazi perivascolari di Virchow-robin allagati a livello dei nuclei della base e dei centri semiovali. (Reperto privo di significato clinico)
Non altre significative alterazioni di segnali dell encefalo.
Nei limiti le restanti strutture della fossa cranica posteriore
In asse le strutture della linea mediana.
Ora, quello che mi preoccupa sono questi spazi perivascolari allagati, so che c è scritto privo di significato clinico ma nelle precedenti rm non era emerso niente di ciò.
Possono i miei sintomi dipendere da questa cosa? Può essere un marker di SM ?
Secondo lei può essere utile qualche ulteriore visita/indagine?
Grazie
Le chiedo un opinione su referto rm encefalo che eseguo ogni anno per monitore presunta cisti:
Il reperto appare sostanzialmente immodificato , in particolare invariate le dimensioni della formazione cistica sul versante dorsale bulbare privo di edema perilesionale. (Cisti neuroepiteliale?)
Non altre significative alterazioni dell encefalo.
Sistema ventricolare in asse di normale morfologia e ampiezza.
Regolari le cisterne della base e gli spazi liquorali della volta.
Spazi perivascolari di Virchow-robin allagati a livello dei nuclei della base e dei centri semiovali. (Reperto privo di significato clinico)
Non altre significative alterazioni di segnali dell encefalo.
Nei limiti le restanti strutture della fossa cranica posteriore
In asse le strutture della linea mediana.
Ora, quello che mi preoccupa sono questi spazi perivascolari allagati, so che c è scritto privo di significato clinico ma nelle precedenti rm non era emerso niente di ciò.
Possono i miei sintomi dipendere da questa cosa? Può essere un marker di SM ?
Secondo lei può essere utile qualche ulteriore visita/indagine?
Grazie
[#5]
Gli spazi di Wirchow Robin sono delle introflessioni dell'aracnoide attorno ai vasi perforanti.
Alcune volte sono più larghi costituzionalmente.
Non c'entrano nulla con la Sclerosi Multipla né con quella che io ritengo possa essere la sua sindrome sacroiliaca (visti i suoi disturbi e - lo ripeto - indipendentemente da cosa si vede negli esami o si legge sui referti radiologici
La domanda specifica riguardante la Sclerosi Multipla, comunque, va rivolta all'ambito neurologico e non neurochirurgico.
Cordialità.
Alcune volte sono più larghi costituzionalmente.
Non c'entrano nulla con la Sclerosi Multipla né con quella che io ritengo possa essere la sua sindrome sacroiliaca (visti i suoi disturbi e - lo ripeto - indipendentemente da cosa si vede negli esami o si legge sui referti radiologici
La domanda specifica riguardante la Sclerosi Multipla, comunque, va rivolta all'ambito neurologico e non neurochirurgico.
Cordialità.
Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 838 visite dal 21/03/2024.
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