Ernia espulsa l5-s1 possibilità di guarire con terapia conservativa?

Buonasera,
Sono una giovane ragazza di 30 anni, questo al momento è il mio background: Obesità di II/III grado, lavoro faticoso 10/11 ore di lavoro in piedi (gestisco un'attività di cui curo cucina, sala e zona bar) e un disturbo ansioso/depressivo che mi porto dietro da anni.

10 anni fa sono stata operata per un'ernia L4-L5 espulsa a sn che mi aveva provocato la sindrome della cauda equina, fortunatamente presa in tempo e non ho avuto grosse ripercussioni.

Da quel momento ho sofferto sporadicamente di mal di schiena tutti passati tranquillamente con stretching e alcuni movimenti mirati.

Dopo un anno di lavoro intenso il mio fisico ne risente molto con diversi dolori e acciacchi (mi rendo conto che il peso importante sia un fattore che incide enormente), a giugno avverto un forte dolore lombare e formicolio al piede dx, presa dal panico faccio una risonanza ed escono fuori 2 protrusioni discali l4-l5, l5-s1 mediana paramediana con impronta sul sacco durale.

Non sapendo che fare scrivo al medico di base che mi prescrive 5 giorni di soldesam 8mg.
Fatti questi il dolore é passato lievemente e l'estate è andata tutto sommato bene, ogni tanto ho tamponato con Voltaren in crema.

Lunedì scorso mi sveglio con un dolore alla gamba atroce, non riesco a stare né in piedi né seduta, non riesco a fare più di qualche passo e piango dal dolore ininterrottamente.
Dopo aver provato a tamponare per una settimana con muscoril e dicloreum diciamo di fare una risonanza d'urgenza e questo è il risultato:
1 protrusione discale l4-l5 ad ampio raggio mediana e para mediana con impronta sul sacco e la causa del dolore: ernia espulsa postero laterale a dx l5-S1 con compressione del sacco durale, della radice nervosa s1 e impegno del forame di coniugazione, omolaterale.

Il neurochirurgo che mi ha visitato e ha confrontato le risonanze ha visto che l'ernia era già così grande a giugno ed è cambiata di pochissimo ma soprattutto ha sconsigliato l'intervento, oltre al fatto che a parte il dolore lancinante non ci sono deficit, ma purtroppo a causa del peso eccessivo.
Mi ha quindi dato una cura con lyrica 75mg 2 volte al giorno, soldesam 4mg due volte al giorno e targin da 5mg due volte al giorno.

La mia domanda é, siccome sono molto ansiosa ed emotiva, c'è davvero la possibilità che con questa cura la situazione migliori e che io possa riprendere la mia vita?
Ho capito che devo perdere peso urgentemente ed è quello che farò, ma al momento quello che mi preoccupa é dover convivere con il dolore alla gamba e la necessità di sdraiarsi, anche se dopo 24 ore dall'inizio della terapia riesco almeno a stare in piedi (sedersi é molto più complicato).


Grazie mille, spero di avere un po' di conforto e di storie di persone guarite così.
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Può essere che Lei migliori anche stabilmente con il trattamento conservativo, ma quello che assolutamente e velocemente (senza eccessi di limitazione dietetica) è portare a termine il calo ponderale.
Se con la terapia antidolorifica si riesce a "tenere botta", ci chiamiamo soddisfatti e continuiamo ad aspettare. Viceversa, mi apparirebbe indicato l'intervento di discectomia.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Buongiorno Dottore, la ringrazio per la risposta.

A distanza di una settimana la terapia sta procedendo, riesco a camminare per 10 minuti, a stare qualche minuto seduto e poi ho bisogno di stendermi. Ancora non ho ripreso la mia vita del tutto e questa cosa mentalmente è esaustiva. Il dolore dietro la gamba, coscia e ginocchio é diminuito, il laterale del piede destro è sempre un po' intorpidito, riesco però a camminare sulle punte e sui talloni.
Purtroppo l'intervento mi è stato fatto capire che al momento è proprio impossibile, sia perché non c'è un'emergenza tipo cauda sia perché essendo paziente obeso i rischi dell'anestesia al momento superano i benefici dell'operazione... io se avessi la certezza che dopo l'operazione non sentirei più dolore non ci penserei due secondi a farmi operare.
Lei pensa che con terapia antidolorifica si può tornare a una vita non allettata? Io vorrei riprendere a lavorare e a camminare. La ringrazio
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Probabilmente con un ciclo di infiltrazioni con farmaco antireattivo sulla zona trigger potrebbe esserLe di giovamento.
Il bilancio lo si fa a cose (trattamento) fatte.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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