Edema midollare spinale post-intervento

Buongiorno,
un mio strettissimo parente (17 anni) è affetto da paraplegia post intervento di chirurgia vertebrale per cifosi congenita da emispondilia D7.
Ha subito 3 interventi in una settimana: dopo il primo i ferri e le viti erano a posto ma al risveglio muoveva solo le dita dei piedi e non le gambe; al secondo intervento hanno tolto i ferri pensando dessero problemi al midollo spinale: risultato pessimo, completamente immobili gli arti inferiori; ieri ha subito il terzo intervento rimettendo i ferri. Ora la schiena è diritta e il midollo spinale dovrebbe essere in una posizione più rilassata rispetto a prima. le Risonanze dei primi 2 interventi hanno segnalato edema midollare spinale. Siamo in attesa della risonanza del terzo intervento.
La mia domanda è semplicemente questa: c'è possibilità che questo edema si riassorba permettendo al paziente di muovere nuovamente gli arti inferiori? Quante sono le probabilità?
Mi scuso per il mio stato fortemente emotivo ma potete comprendere...
Grazie Mille per qualsiasi risposta il più possibile urgente.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
non è possibile rispondere alle Sue domande, senza vedere la documentazione clinica completa.
Bisogna anche sapere da quanto tempo dura la paraplegia, se e in che misura tale sintomo preesisteva all'intervento e tante altre cose.
Disponibile per quel che mi è possibile, La saluto cordiamente
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Migliaccio,
innanzi tutto La ringrazio per la risposta.
la documentazione clinica completa purtroppo non è in mio possesso in questo momento. La paraplegia è iniziata dopo il primo intervento avvenuto giovedi 30 settembre 2010.
Il paziente possedeva questa cifosi dalla nascita, ma non aveva mai avuto dolori o problemi di paraplegia. L'unica criticità consisteva nel camminare leggermente con difficoltà, specie nell'ultimo anno (quindi dall'età di 16).
Capisco che le mie domande sono alquanto generiche e imprecise però può immaginare lo stato d'animo.
La ringrazio ancora per la Sua risposta.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Quindi in meno di una settimana è stato operato 3 volte?
Sarebbe necessario capire se il primo intervento o il secondo è stato condotto con perizia o ci siano state delle negligenze e il risultato non sia imputabile solo a una imprevedibile e imprevenibile complicanza.
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Utente
Utente
Esattamente. Come avevo scritto nel primo messaggio ha subito 3 interventi in meno di una settimana. Per la precisione nell'arco di 5 giorni.
Dopo il primo intervento, chirurgo ed equipe avevano affermato che l'operazione era andata bene; ma al momento del risveglio dall'anestesia purtroppo solo le dita dei piedi parevano avere qualche movimento; operato d'urgenza una seconda volta per effettuare un controllo, dettato dal timore che i ferri in qualche modo disturbassero il midollo spinale, questo intervento è stato letteralmente inutile, anzi dannoso: aumentando leggermente l'edema, lasciando immobili gli arti inferiori e lasciando il pazienze senza i ferri, rimessi con un terzo intervento, ieri. La mia preoccupazione è che questi interventi abbiano sollecitato la formazione di questo edema; secondo alcune fonti e alcuni testi dovrebbe scomparire in un periodo di tempo più o meno lungo. Secondo altre c'è il rischio che rimanga una situazione di paraplegia.
La ringrazio ancora per la Sua disponibilità e tempo.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Un edema da stress chirurgico che abbia procurato deficit neurologici, solitamente è reversibile e quindi anche i deficit.
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Utente
Utente
La ringrazio per la Sua cortesia e disponibilità.
Eventualmente saprebbe dirmi quale farmaco è generalmente più utilizzato per il trattamento di tale edema.
Distinti saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Non posso indicare farmaci on-line. Certamente i colleghi staranno utilizzando il farmaco adatto.
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Utente
Utente
Capisco. La informerò sugli sviluppi ed eventualmente Le invierò un'email privata per fissare un appuntamento. Grazie ancora.
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Utente
Utente
Mi permetto di riaprire la discussione per un aggiornamento.
Il paziente è stato trasferito in un centro di unità spinale unipolare. La risonanza effettuata dopo il terzo intervento evidenzia questo edema midollare spinale, ma tenderebbe ad escludere lesioni o emorragie. L'intestino funziona ma gli arti inferiori sono ancora immobili.
In genere quanto può durare l'effetto di un edema al midollo spinale?
Grazie e distinti saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro signore,
i danni midollari si evidenziano clinicamente e un po' meno con la RM, in quanto ci possono essere lesioni non evidenziabili attraverso le immagini, ma solo funzionalmente.
I danni neurologici prodotti da un edema possono essere irreversibili, a prescindre dalla presenza più o meno prolungata di esso.
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la Sua risposta cosi celere.
Non capisco però una fondamentale questione:
in qualche replica precedente Lei scrisse
"Un edema da stress chirurgico che abbia procurato deficit neurologici, solitamente è reversibile e quindi anche i deficit."
Ora con l'ultima replica Lei scrive l'esatto opposto.

Quindi, mi vien da pensare, che ogni caso clinico abbia un suo percorso; per tale motivo le mie domande erano volte a capire se potevano esserci delle percentuali, delle statistiche, su casi capitati in passato per comprendere eventuali possibilità di recupero.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Allora:
l'edema è un rigonfiamento del tessuto, in questo caso midollare, che può essere reversibile o no e questo dipende da vari fattori.
Nel momento in cui si forma, l'edema può creare dei danni che possono rimanere irreversibili, anche dopo la scomparsa dell'edema.
Tutto questo è valutabile clinicamente e se la ripresa funzionale dei deficit non avviene in qualche giorno, se non in poche ore, il recupero sarà più difficile e spesso, purtroppo,impossibile.
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Utente
Utente
La ringrazio per l'ulteriore delucidazione e per il tempo dedicatomi.
La aggiornerò.