Io sono un pò scettica per quanto riguarda l ozono terapia

Buonasera, ho 28 anni. Soffro da diversi anni di mal di schiena dovuti ad un'ernia, che non ho mai pensato di operare in quanto piccola, e in quanto gli episodi di dolore erano abbastanza sporadici. Tutto questo fino ad aprile 2010, quando ho iniziato a soffrire anche di sciatalgia, ho sempre curato il tutto con farmaci e fisioterapia. Purtroppo però la situazione è precipitata quando, in seguito al parto, l'ernia è fuoriuscita creandomi non pochi problemi. Premetto che prima di partorire naturalmente la mia ginecologa mi ha fatto fare una visita ortopedica per l'ok al parto naturale....purtroppo ho avuto un parto pilotato con ossitocina con dolori atroci. In seguito al parto il fisiatra che mi aveva in cura mi ha prescritto della fisioterapia, nello specifico ginnastica riabilitativa e elettrodi....da lì in poi il dolore non mi ha più abbandonato. Sono stata ricoverata, ho fatto una terapia di lyrica e patrol (poi ho saputo che sono farmaci che non si possono abbinare), e ho ripetuto la risonanza dalla quale appunto è venuto fuori che l ernia è fuoriuscita. Ora tutti mi dicono di operarmi, tranne un osteopata che ho consultato e un neurochirurgo che mi ha consigliato una cura omeopatica frems e ozono terapia. Io sono un pò scettica per quanto riguarda l ozono terapia. Quello che mi chiedo è, l'unica alternativa è l intervento? Non è per paura è che mi hanno detto che non è detto che risolva il problema, perchè me ne creerei altri, che avrei una colonna sofferente a vita, e l ernia non è detto che non si riformi. Riporto il referto della risonanza, sperando che qualcuno mi risponda, almeno nello schiarirmi le idee. SOno bombardata da mille voci, e non riesco a capire cosa fare!!! E in tutto ciò mi hanno detto che con il mio problema di partenza non avrei potuto partorire naturalmente. ESAME ESEGUITO MEDIANTE SEQUENZE T1 E T2 ANCHE CON SOPPRESSIONE DEL SEGNALE TESSUTO ADIPOSO. LIEVEMENTE RETTILINEIZZATA LA LORDOSI LOMBARE, CON ROTAZIONE METEMERICA IN SENSO ORARIO, DA ROTOSCOLIOSI. DISIDRATATI E DI SPESSORE RIDOTTO I DISCHI COMPRESI NEL TRATTO L3-S1 VOLUMINOSA ERNIA ESTRUSA SINISTRA DEL DISCO L4-L5 MIGRATA CAUDALMENTE NEL CANALE VERTEBRALE PER 2 CM CIRCA, CON COMPLETO IMPEGNO DEL RECESSO LATERALE, IMPATTO SULLE RADICI DELLA CAUDA, CHE VENGONO COMPRESSE E DISLOCATE, E COMPRESSIONE DELLA RADICE SINISTRA DI L5, CHE E' ISPESSITA. L'ERNIA APPARE ANCORA SOTTOLEGAMENTOSA. LIEVE BULGING DEL DISCO L5-S1 PIU' AMPIO BULGING DEL DISCO L3-L4 CON SEGNI DI FISSURAZIONE DELL'ANALUS FIBROSO IN SEDE MEDIANA PARAMEDIANA SINISTRA. IL DISCO IMPEGNA PARZIALMENTE I SETTORI PIU'CAUDALI DEL FORAME DI CONIUGAZIONE DI SINISTRA, ASSOTTIGLIANDO I PIANI ADIPOSI PERIRADICOLARI. NEI LIMITI I RIMANENTI DISCHI. REGOLARI PER MORFOLOGIA E COMPORTAMENTO DI SEGNALE IL CONO MIDOLLARE E LE RADICI DELLA CAUDA. MODERATE ALTERAZIONI SPONDILARTROSICHE NEL TRATTO L3-S1 Spero di ricevere presto una risposta Grazie infinite
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Gent.le Sig.a,
mi sembra che l'indicazione all'intervento ci sia (probabilmente c'è da molto tempo) e non rischierei ulteriormente con inutili trattamenti conservativi. Tantomeno sono un estimatore dell'ozono che ho visto fallire, e far perdere tempo con accentuazione dei disturbi, una molteplicità di volte.
L'unica cosa che forse si può fare è scegliere il tipo di trattamento (fra l'intervento classico a cielo aperto e quello mininvasiva in anestesia locale). Per questo occorrerà una visita specialistica.
Cordialmente.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
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