Un ernia discale posteriore mediana

Salve, ho 36 anni da circa 7 anni, mi sono state diagnosticate varie ernie del disco trascrivo il referto della RM eseguita nel 2005:
A livello dello spazio intersomatico C5-C6 si rileva una modesta protrusione discale posteriore mediana e paramediana dx che impronta lievemente l'immagine midollare.
A livello dello spazio intersomatico L4-L5 si rileva un ernia discale posteriore mediana e paramediana sx che comprime il sacco durale.
A livello dello spazio intersomatico L5-S1 si osserva un ernia discale posterolaterale sx che comprime il sacco durale e la radice S1 omolaterale ed impegna parzialmente il forame di coniugazione dello stesso lato.I dischi intersomatici L4-L5 ed L5-S1 presentano spessore e segnale in T2 inferiori alla norma per fenomeni degenerativi. ELETTROMIOGRAFIA :
Normali condizioni sono state riscontrate lungo le fibre sensitive del nervo surale di sinistra e lungo le fibre motorie dei nervi tibiale e peroneo di sinistra.L'esame dell'onda F evidenzia dal nervo tibiale sx normale latenza media e persistenza.Lo studio del riflesso H evidenzia dal nervo tibiale di dx normale latenza ed ampiezza, dal nervo tibiale di sx un aumento della latenza.L'esame elettromiografico dei muscoli gastrocnemio e tibiale posteriore di sx evidenzia la presenza di una discreta attività da denervazione ( 40-50% dei siti esaminati) e lieve-moderata perdita di unità motorie allo sforzo volontario massimali.L'analisi quantitativa (m.gastrocnemio)e qualitativa (m.tibiale posteriore) evidenzia un lieve aumento d'incidenza dei potenziali polifasici con normale ampiezza e durata media dei potenziali d'unità motoria.L'esame elettromiografico del muscolo tibiale anteriore di sx evidenzia l'assenza di attività spontanea patologica e/o perdita d'unità motorie allo sforzo volontario massimale e/o segni di reinnervazione collaterale all'analisi quantitativa dei potenziali d'unità motoria.
Dal 2005 , nonostante mi fosse sta consigliato l'intervento, ho continuato tranquillamente e lavorare senza grandi problemi e dolori tranne che continui crampi al polpaccio sx e continue fascicolazioni. In prospettiva di un intervento chirurgico, viste le varie tecniche attualmente disponibili
(discogel - chirurgia mininvsiva con decompressor- chirurgia endoscopica) e consapevole di dover effettuare esami per vedere lo stato attuale delle cose, vorrei un consiglio su quale tecnica preferire in modo da avere un recupero post operatorio più veloce, vista la mia necessità di tornare a lavorare prima possibile.In attesa di una Vs risposta porgo distinti saluti
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Dr. Vinicio Perrone Ortopedico 125 7
L'indicazione chirurgica viene posta se permane dolore e compare un deficit muscolare (difficoltà a sollevarsi in punte o sui talloni), La tecnica chirurgica è diversa in base al livello da trattare ed all'entità del materiale espulso. Se l'ernia è minima o contenuta la tecnica della coblazione o della aspirazione è valida sul disco L4-L5. Estremamente difficile se la si vuol fare in L5-S1. Se l'ernia è espulsa allora essa andrà asportata o per via artroscopica o con chirurgia aperta. Il discogel è indicato in presenza di un disco ancora conservato ma sofferente, non in una ernia discale. Vi sono anche altri interventi possibili com l'applicazione di un interspinoso o di cages intersomatiche. Come vede gli atti chirurgici sono diversi e solo la conoscenza e l'esperienza del collega le consentirà di scegliere quella più confacente per lei. Consiglio un ortopedico che tratta la chirurgia vertebrale perchè valuta elementi di stabilità che avvolte altre figure dimenticano crenado le condizioni nel tempo di svillupare una microinstabilità che andrà trattata chirurgicamente in seguito.

Dr. Vinicio Perrone,
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
www.vinicioperrone.com
Roma, Lecce, Sava, Mesagne, Manduria,
cel 347 0028688