Dolori alla testa
Soffro di dolor di testa da qualche mese,il medico mi ha prescritto vari esami tra cui: RMN del cranio con esito:Sistema ventricolare in sede non dilatato nè deformato.Normale ampiezza degli spazi liquorali periencefalici.Regolare morfologia e carattesistiche del segnale delle strutture encefaliche ad eccezione del riscontro di un mdc ev di piccolo angioma venoso cortico-sottocorticale frontale sx.Non evidenti ulteriori aree di impregnazione patologica dopo somministrazione di mdc paramagnetico.
Angio-RM del cranio con esito:Le seguenze angiografiche eseguite per lo studio del flusso arterioso mostrano asimmetria del segnale di flusso del tratto intracavernoso delle carotidi interne,più evidente a sx asimmetria del tratto A1 delle arterie cerebrali anteriori per lieve riduzione di calibro ed intensità di segnale a dx con circolo anteriore servito prevalentemente dalla carotide interna sx;regolare decorso e calibro dei restanti principali vasi arteriosi del circolo intracranico;le seguenze angiografiche eseguite per lo studio del flusso venoso confermano la sottile teleangectasia venosa localizzata in regione frontale sx ed evidenziata nella precedente indagine(RMN) lieve asimmetria dei seni trasversi e slgmoidei per lieve riduzione di segnale di flusso sx,normale rappresentazione dei restanti principali vasi venosi del circolo superficiale e profondo.
Dopo aver letto gli esiti il mio neurolgo parla di un intervento chirurgico mirato al rinforzamento venoso.Preferirei anche un vostro parere da esperti e un consiglio in caso di operazione di un centro adatto dove rivolgermi.
Grazie
Angio-RM del cranio con esito:Le seguenze angiografiche eseguite per lo studio del flusso arterioso mostrano asimmetria del segnale di flusso del tratto intracavernoso delle carotidi interne,più evidente a sx asimmetria del tratto A1 delle arterie cerebrali anteriori per lieve riduzione di calibro ed intensità di segnale a dx con circolo anteriore servito prevalentemente dalla carotide interna sx;regolare decorso e calibro dei restanti principali vasi arteriosi del circolo intracranico;le seguenze angiografiche eseguite per lo studio del flusso venoso confermano la sottile teleangectasia venosa localizzata in regione frontale sx ed evidenziata nella precedente indagine(RMN) lieve asimmetria dei seni trasversi e slgmoidei per lieve riduzione di segnale di flusso sx,normale rappresentazione dei restanti principali vasi venosi del circolo superficiale e profondo.
Dopo aver letto gli esiti il mio neurolgo parla di un intervento chirurgico mirato al rinforzamento venoso.Preferirei anche un vostro parere da esperti e un consiglio in caso di operazione di un centro adatto dove rivolgermi.
Grazie
[#1]
Gentile signore
l'elemento che provoca la sua preoccupazione sembra l'associazione della cefalea con la presenza di una alterazione venosa cerebrale come suggerito sia dalla RM che dalla AngioRM.
Il generico suggerimento del neurologo di valutare un trattamento chirurgico va interpretato come confronto diretto con lo specialista neurochirurgo o neuroradiologo.
Da quanto da lei riportato in Rm si parla di teleangectasia venosa frontale sinistra.
Le lesioni sul versante venoso di interesse neurochirurgico sono i cavernomi e gli angiomi venosi, a volte associati fra loro. I cavernomi sono quasi sempre trattabili sia con intervento chirurgico che con radiochirurgia.
Gli angiomi venosi (dovuti ad anomalie dello sviluppo dei drenaggi venosi cerebrali) sono riportati come relativamente frequenti malformazioni vascolari cerebrali ma nella quasi totalita' asintomantici.
La loro caratteristica morfologica vera pero' e' l'aspetto a caput medusae cioe' ricorda la forma di una medusa con un centro a cui confluiscono dei vasi sinuosi a raggiera. Si possono trovare sul sistema venoso superficiale o profondo dell'encefalo.
Nonostante sporadici casi descritti di trattamento radioterapico con successo (esperienza degli anni 80) e casi di esplorazione chirurgica solo in condizioni di emergenza (in presenza di ematomi) la tendenza attuale e' di osservarli evitando ogni tipo di trattamento in quanto l'asportazione o la chiusura di una vena di drenaggio cerebrale puo' essere ad alto rischio, a fronte appunto in questo casi di lesioni a bassissimo rischio di sanguinamento.
Nel suo caso credo la cefalea sia da ricondurre ad altre non chiare cause che con lo studio radiologico effettuato hanno casualmente permesso di visualizzare la sua modica dilatazione di un tratto venoso cerebrale, senza quindi avere le caratteristiche morfologiche tipiche dell'angioma venoso cerebrale.
Consiglio: non vi sono indicazioni a trattamento chirurgico ma e'indispensabile una visita specialistica neurochirurgica per analizzare direttamente i radiogrammi e confermare quanto fin qui suggerito.
Cordiali saluti
dr Rinaldi
l'elemento che provoca la sua preoccupazione sembra l'associazione della cefalea con la presenza di una alterazione venosa cerebrale come suggerito sia dalla RM che dalla AngioRM.
Il generico suggerimento del neurologo di valutare un trattamento chirurgico va interpretato come confronto diretto con lo specialista neurochirurgo o neuroradiologo.
Da quanto da lei riportato in Rm si parla di teleangectasia venosa frontale sinistra.
Le lesioni sul versante venoso di interesse neurochirurgico sono i cavernomi e gli angiomi venosi, a volte associati fra loro. I cavernomi sono quasi sempre trattabili sia con intervento chirurgico che con radiochirurgia.
Gli angiomi venosi (dovuti ad anomalie dello sviluppo dei drenaggi venosi cerebrali) sono riportati come relativamente frequenti malformazioni vascolari cerebrali ma nella quasi totalita' asintomantici.
La loro caratteristica morfologica vera pero' e' l'aspetto a caput medusae cioe' ricorda la forma di una medusa con un centro a cui confluiscono dei vasi sinuosi a raggiera. Si possono trovare sul sistema venoso superficiale o profondo dell'encefalo.
Nonostante sporadici casi descritti di trattamento radioterapico con successo (esperienza degli anni 80) e casi di esplorazione chirurgica solo in condizioni di emergenza (in presenza di ematomi) la tendenza attuale e' di osservarli evitando ogni tipo di trattamento in quanto l'asportazione o la chiusura di una vena di drenaggio cerebrale puo' essere ad alto rischio, a fronte appunto in questo casi di lesioni a bassissimo rischio di sanguinamento.
Nel suo caso credo la cefalea sia da ricondurre ad altre non chiare cause che con lo studio radiologico effettuato hanno casualmente permesso di visualizzare la sua modica dilatazione di un tratto venoso cerebrale, senza quindi avere le caratteristiche morfologiche tipiche dell'angioma venoso cerebrale.
Consiglio: non vi sono indicazioni a trattamento chirurgico ma e'indispensabile una visita specialistica neurochirurgica per analizzare direttamente i radiogrammi e confermare quanto fin qui suggerito.
Cordiali saluti
dr Rinaldi
Dr. Alessandro Rinaldi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.5k visite dal 11/07/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.