Paralisi nervo sciatico popliteo esterno

Buongiorno e grazie in anticipo per il tempo che dedicherete al mio caso.
Sono un ragazzo di 35 anni: in seguito una caduta dalla moto, avvenuta ca. un mese e mezzo fà, ho riportato una compressione del nervo sciatico popliteo esterno che mi ha causato una diminuzione della sensibilità sulla parte esterna del polpaccio, la "caduta del piede" e un intenso bruciore in queste zone.
In seguito ad una risonanza magnetica si è riscontrato che un ematoma interno comprimeva il nervo; 2 settimane fà è stata quindi eseguita un' operazione per asportare tale ematoma ( il nero è intatto, non è interrotto )
Dopo aver tolto i punti (ora e per altre 2 settimane cammino con stampelle poi solo con la molla di Codivilla ), ho cominciato sedute di elettrostimolazione e ginnastica propriocettiva; da qualche giorno, in corrispondenza della formazione del cordone della cicatrice, ho riscontrato un peggioramento della sensibilità durante le elettrostimolazioni e un acutizzarsi del bruciore sul dorso del piede.
Mi sono fatto visitare e il medico dice che è tutto normale , che la ferita è pulita e quindi non c'è infezione, che tale cordone non tocca il nervo e che giorni di minor sensibilità sono normali.
Volevo sapere;
- se siete d'accordo con queste diagnosi;
- se è vero che ci vorrà ca. un anno per riprendermi totalmente visto che la teoria più comune è che il nervo si riprende un millimetro al gg;
- se si può accelerare in qualche modo la ripresa;
- se almeno il bruciore se ne andrà ( sto assumendo il farmaco Lyrica 75mg 2 volte al gg )
Grazie per il tempo dedicatomi.