Un eventuale terapia

sono un podista agonista dilettante di 44 anni...mi sono sottoposto a una risonanza magnatica con il seguente referto:
-"rm rachide lombo sacrale.
iniziali fenomeni artrosico-degenerativi caratterizzati da osteofitosi margiono-somatica ed ipertrofia dei massicci articolari.
protrusi in sede madiana e paramediana bilaterale i dischi intersomatici d10-d11 e d11-d12.
ad L2-L3 protrusione discale paramediana destra determina lieve impronta sulla superficie laterale del sacco durale.
il disco intersomatico L4-L5 è ridotto in altezza e protrude concentricamente con maggior focalità in sede paramediana sinistra e giunge a contatto con l'emergenza della radice nervosa L5 omolaterale.
il disco interasomatico L5-S1 è ampiamante degenerato, ridotto in altezza e protrude cencentricamente con piccola focalità erniaria sublegamentosa mediana che impronta modestamente la superficie ventrale del sacco durale.
osteocondrosi dei piatti somatici contrapposti a tale livello.
normale per intensità di segnale il collo midollare."-
La mia sintomatologià è un discreto dolore nella regione lombare a volte durante la notte e dolore a chinarsi la mattina.ok mentre corro, ma un pò rigido. il neurochirurgo che mi ha visitato non ritiene che tutto ciò possa ,per il momento causarmi problemi e mi sconsiglia operazioni o smettere di correre.
cosa ne pensate di un eventuale terapia con ozono di cui ho sentito parlare bene. eventuali alternative????? grazie fin d'ora a tutti i medeci che vorranno dedicarmi un pò dal loro tempo.
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Dr. Francesco Zenga Neurochirurgo, Microchirurgo 188 7
Concordo con chi le ha detto di non farsi operare per ora!
Per quanto riguarda la terapia conservativa (senza voler qui aprire un dibattitto che già in passato s è scatenato sul sito...) personalmente non credo molto all'ozono. Ritengo che un buon trattamento fisoterapico o ostopatico possano essere più utili al suo caso.
Cari saluti,

Dr. Francesco Zenga
Medico Chirurgo - Specialista in Neurochirurgia
Città della Salute e della Scienza di Torino, sedi Molinette e CTO

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio della risposta. seguiri i suoi consigli a presto
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
sono sostanzialmente d'accordo con il collega Zenga. Mi permetto di consigliarLe un esame elettromiografico e aggiungere qualche considerazione.
Per quanto rigurda l'ozono terapia essa non ha alcun beneficio sulla "scomparsa" del disco malato o dell'ernia, ma, al pari, di un qualsiasi massaggio muscolare può produrre un certo beneficio sul dolore da contrattura muscolare antalgica.
Se il disco è ancora contenuto, ma produce sciatalgia e/o lombosciatalgia la FKT può trovare giovamento, ma in caso di scarsi risultati, può essere presa in considerazione la diatermocoagulazione del disco, metodica comunque che va effettuata dopo un accurato esame clinico e praticata in ambiente ospedaliero.
Cordialmente
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dopo
Utente
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grazie per le risposta.