Ernia l5s1 protrusione ampio raggio

Gentili dottori,
da anni soffrivo di un dolorino costante sul gluteo destro che pero' non mi generava altri problemi. Purtroppo, rotto un piede(astragalo), causa complicanze, ho camminato zoppo per molto tempo, e tuttora noto diversità nel mio passo...ebbi quindi un primo bloco della schiena, mi recai in ospedale e dalla radiografia emerse una lieve risuzione dello spazio intersomatico l5s1...purtroppo, pur lavorando solo sei mesi l'anno da due anni a qusta parte, gli episodi sono frequenti e il dolore non è piu' solo nella parte destra, ma in tutta la zona lombare, a volte pulsante, altre insidioso, ma costante...gneralmente faccio cortisonici + naprossene+ un calmante, ma sono sempre più frequenti gli episodi di "addormentamento" delle gambe, anche mentre dormo o sono a letto. Detto che un po' di circolazione si è sempre sofferto in famiglia, lacosa pero' si è accentuata: non ho tuttavia perdita di sensibilità una volta che le gambe mi si risvegliano, l'unici altri dolori sono le cruralgie, la piu' fastidiosa dovuta a l5s1, mi tira e duole sul davanti fino all'inguine(testicolo destro). Ci vivo male, anche perchè ho il costante incubo dell'attacco di lombalgia, che nella fase iniziale mi fa vedere le stelle e mi riduce come uno scarafaggio kafkiano...Quando gli attacchi colpivano solo la parte dx, riuscivo ad andare in ospedale da solo dopo una mezz'ora, ultimamante rimango bloccato completamente, a volte ho contratture lavandomi il viso, mentre sono al bagno benchè presti attenzione ai movimenti:ma essendo divenuto celiaco da un anno,la cosa mi raddoppia lo stress, anche perchè avrei necessità di poter svolgere attività anche pesanti in un momento di crisi di lavoro, ma non posso...scrivo il referto riferito al primo episodio, quando era piu' la parte destra lombare a darmi fastidio?
Indagine da L2 a S1
il canale esaminato ha normali dimensioni
L2-L3 Piccola ernia discale sottolegamentosa postero-laterale destra con impronta dall'avanti sul sacco durale a livello dell'emergenza della radice spinale L3 di questo lato
Aspetto ipobasale di L5 con presenza di ernia discale sottolegamentosa postero-laterale destra L5 S1 con impronta dall'avanti sul sacco durale a livello dell'emergenza della radice spinale S1 di questo lato:
si associa protrusione discale ad ampio raggio---
So che dovro' fare anche la risonanza, ma in linea teorica, dati i problemi e il referto, c'è la speranza di "operare" un miglioramento con coblazione ozono o altro? putroppo come saprete, c'è chi "risolve in un modo" chi no, chi si opera e non trae alcun beneficio, chi ha recidive, e ognuno considera la propria esperienza "universale", ma è un difetto comune che anche io ho...quello che mi rende perplesso è il disaccordo tra medici sulle diverse tecniche...per cui auspicherei anche pareri discordanti, di solito il dott. Migliaccio non si tira indietro...aspetto fiducioso...
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.re la sua descrizione ha dei punti di contraddizione, in quanto concentra l'attenzione sullo spazio L5-S1, per poi parlare di dolore all'inguine e cruralgia, che non possono essere responsabili di ciò. Detto questo e comunque prima di parlare di una possibile terapia , non vi è dubbio che debba eseguire una RMN lomboscarale e probabilente anche una Rx dinamca che poi porterà in visione dal suo neurochirurgo. cordialmente
[#2]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Accolgo il Suo invito a non tirami indietro e quindi aggiungo, a quanto detto dal collega che mi ha preceduto, che la cruralgia molto verosimilmente dipende da quanto la TC ha evidenziato a livello L2-L3,mentre un dolore che si irradia al di sotto del ginocchio è verosmilmente dovuto a quanto si evidenzia in L5-S1.

Sulle possibilità chirurgiche e le diverse tecniche non ci si può esprimere senza visionare le immagini e senza la visita che deve valutare i segni e i sintomi ed eventualmente capire la predominanza di un sintomo rispetto ad un altro.
Posso solo dire che,intuitivamente, nel Suo caso nè l'ozono nè la coblazione sono indicate.

Cordialmente
[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottori,
per le risposte sollecite,
per la cruralgia, invero, avevo ipotizzato che potesse dipendere da L2L3,
per esclusione, dato che in passato, quando il fastidio era limitato al dolore nella parte alta del gluteo( e quello sapevo per certo dipendere da L5S1)...grazie al dott. Migliaccio,anche se ha un po' ridimensionato le mie aspettative per la piccola ernia, su quella speravo si potesse operare una delle tecniche citate...
una sola altra domanda che vale il tempo che trova: io sono alto 1.84 e in passato ho chiesto molto al mio organismo, facevo un lavoro pesante: non facendo più una attività pesante, nel caso in cui in futuro si dovesse prospettare un intervento chirurgico( con la consapevolezza che è "l'extrema ratio" che il medico consiglia), il fatto poi di condurre una vita lavorativa che non sottopone la colonna a sforzi notevoli, ridurrebbe la possibilità di recidive? considerando anche che purtroppo la MOC cui mi sono sottoposto ha evidenziato una osteopenia a livello del bacino( e mi pare di aver capito che se c'è al bacino c'è un po' in tutto il corpo.
Comunque rinnovo il ringraziamento ad entrambi...
quando avro' i referti della indagini da fare vi aggionero' sollecitemente,grazie dottori
[#4]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Un intervento sia medico che chirurgico non è mai <extrema ratio>. Non avrebbe alcun senso!
Se vi sono le condizioni cliniche,anatomiche,radiologiche che pongono questa indicazione terapeutica, essa va attuata poichè rinviare potrebbe essere a maggior rischio dei pur minimi e generici rischi chirurgici.

Cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore,
La disturbo per quanto segue: la mia dottoressa, per motivi "burocratici"mi ha prescritto gli rx mofodinamici del tratto lombosacrale,
dicendo che solo dopo potrà farmi fare la RMN(i vecchi rx sono troppo datati per la ASL): mi ha anche consigliato l'uso di nicetile, (dato che è dal 30 agosto che vado avanti a voltaren -muscoril....) deltacortene e naprossene se non ho voglia di farmi fare le iniezioni, e contramal se mi blocco.
Cio' che non mi è chiaro, motivo del disturbo che le reco è con che dosaggio e per quanto tempo usare la carnitina, fino a uno stato di benessere o in maniera continua fino a esito degli esami,
grazie...
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro signore,
dica, da parte mia, alla Sua dottoressa che la medicina non è un fatto burocratico e che, se ne è convinta, farebbe bene a chiedere di lavorare presso un Ufficio Postale o al Catasto.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore,
mi son sempre divertito coi suoi consulti per il suo humor, spero si scriva così... In realtà la mia dottoressa non ha colpe, il gestionale della regione in cui vivo non dà la possibilità di prescrivere una rnm se non dopo aver fatto i raggi...non so se sia un fatto giusto per limitare le richieste inutili o un business dell'asl...
so solo che purtroppo la mia asl mi ha già trattato come un cliente da ufficio postale... e mi ha già abbstanza rovinato la vita, anche se , ho imparato, dipende dalle persone , dall'attenzione del singolo medico, per la parte "organizzativa" bisogna aver fortuna... Lei, se legge una mia richeista dell scorso aprile, scoprirà che mi aurìtodiagnosticai la celiachia nei 40 giorni che precederono il mio ricovero, pur essendo stato visitato dallo specialista di branca, e anche se, scoprii dopo, i miei sintomi erano classici e indicativi per la celiachia... quindi grazie per la compensione, faro' i raggi e poi forse, la aggiorno poichè la mia dott.ssa mi ha già anticipato che se vorro' far presto, mi dovro' recare a Monselice, e , nel caso, le portero' la vecchia tac e le faro' consegnare la Rnm...almeno la nostra conoscenza virtuale si concreterà in qualcosa che nonn rappresenti per Lei una perdita di tempo...
pero' non mi ha risposto sulla AcetillCARNITINA...
mi pare di capire che per un mesetto ne trarrei beneficio---
cordalità
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Può continuare ad assumere la carnitina,ma non è un antidolorofico.
Buona domenica
[#9]
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Utente
Utente
Ho letto con piacere l'articolo.
e attualmente faccio parte di questa categoria...aggiungerei che,nel mio caso, dato che il mio lavoro è limitato a 6 mesi l'anno in albergo,e non posso permettermi di perderlo, le aspettative di questo "archetipo di paziente" sono: la scomparsa delle scosse/dolore e la fine dei colpi della strega e della paura di fare qualunque movimento o attività, quando si sentono i nervi "pulsare"...


Dottore una curiosità,sono un po' di anni che si sente parlare di "sostituzione" del disco, sia con protesi che con condrociti...sebbene abbia letto che si applica a casi particolari o recidive, Lei ritiene che tra qualche anno ( faccio per dire 2020) si potrà sostituire direttamente il disco in maniera per cosi' dire preventiva? cioè in presenza di ernia che non dà ancora evidenti segni di deficit neurologico?

IL SEGUENTE VIRGOLETTATO APPARTIENE AL DOTTOR MIGLIACCIO

"I pazienti più problematici e, in un certo senso, più difficili da trattare sono quelli affetti da dolore più o meno consistente e che non hanno alcun deficit neurologico.

Questo gruppo di pazienti, cui il riposo a letto ha fatto regredire in modo soddisfacente il dolore, spesso non si dichiarano soddisfatti e dichiarano che non sono in grado di riprendere il lavoro, che non possono vivere una quotidianità normale ecc.

Tali pazienti solitamente hanno delle caratteristiche di cui il chirurgo deve tener conto e cioè: l’età,il tipo di lavoro, ovvero se autonomo o dipendente, se questo comporta la necessità di ipersollecitazioni della colonna vertebrale, la capacità psicologica di gestire il dolore, gli scopi nella vita, le aspettative immaginate e prospettate dall’intervento, comprese quelle di accettarne l’insuccesso.

I pazienti che hanno una sintomatologia meno grave sono, in genere, quelli che si aspettano risultati perfetti.

Al giorno d’oggi però le tecniche chirurgiche si sono affinate, l’uso del microscopio operatorio ha ridotto considerevolmente le complicanze e gli insuccessi e consente di non escludere più molti pazienti che un tempo si preferiva non sottoporre a intervento".

Buon lunedi'
[#10]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore,
ho appena ritirato il referto e visto le immagini della risonanza.

referto:indagine eseguita con sequenze TSE con immagini T1 e T2 dipendenti. Regolare il canale vertebrale.
I dischi intersomatici l2l3 l5s1 sono ipolucenti nelle immagini T2 dipendenti in relazione a fenomeni degenerativi.
L5S1:ernia discale laterale dx con riduzione in ampiezza del recesso laterale.Lo spazio intersomatico è di ampiezza ridotta.
L2L3: iniziale ernia discale paramediana dx
Discreti fenomeni degenerativi delle limitanti somatiche e dei processi articolari. Regolare il cono midollare

Attualmente ho i seguenti sintomi: dal 30 agosto, giorno dell'ultimo "colpo della strega", ho recuperato con terapia farmacologica e ginnastica la capacità di svolgere le azioni del vivere quotidiano, ma il dolore e i vari "incriccamenti" della schiena sono sempre presenti. Le ernie "pulsano" la L5S1 la avverto non solo sul gluteo destro ma costantemente anche a sinistra. Le parestesie agli arti sono frequenti anche a letto mentre non ho mai perdita di forza(anche durante gli attacchi acuti).Invece la L2L3 da ormai 3 mesi si fa sentire sempre sul bacino destro fino al quadricipite con scosse costanti,specie quando cammino,con fitte in prossimità del testicolo destro.Poi non so da che dipendda ma raramente mi fa male il tallone destro(ma dura poco)
Questa è la parte"obiettiva": poi c'è la mia vita: già la recente celiachia mi procura notevole stress nelle attenzioni, stare attento ai movimenti non è problematico, ma non poter fare un po' di palestra con costanza e lo stare spesso prostrato a questa condizione non mi fa vivere bene, anche in considerazione che la mia attività lavorativa si svolge per sei mesi no stop in estate e non mi posso permettere di assentarmi spesso.
Vorrei che mi spiegasse due cose, del resto Lei aveva già azzeccato la diagnosi.
In primis faccio riferimento ai fenomeni degenerativi delle limitanti somatiche, poichè non ho capito se si riferisca alle ossa e se il cortisone di cui faccio uso ormai abbondante incida.
In secundis(richiamando comunque il Suo assunto:"sulle possibilità chirurgiche non ci si può esprimere senza visionare le immagini....)
potrei "ambire" a una tecnica miniinvasiva?
Per farmi una idea ho visto dei video di operazioni con una vite senza fine inserita da una cannula che aspira parte del disco,
e una miscrodiscetomia endoscopica, sempre cannula ma con una "pinza che asporta l'ernia" senza tagli nè "demolizioni"
Per L2L3 che mi dà cruralgia, nella mia ignoranza,vedendo le immagini sono speranzoso, mentre il disco di L5S1( o quel che ne rimane) appare come un mezzo copertone di auto compresso, una striscia nera, dalle mie parti si userebbe il termine"scamazzato")
Dottore mi illumini, grazie
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