Ernia c5-c6

Buon giorno, da alcuni mesi accuso perdita di forza in entrambi gli arti; formicolii e intorpidimento in quelli superiori; crampi e fibrillazioni un pò in tutti i muscoli del corpo dopo averli contratti.
A metà settembre il risultato della R.M.N.cervicale è il seguente:
Rettificazione della fisiologica lordosi alta. Canale vertebrale con diametro saggitale ai limiti bassi di norma.In C5-C6 robusta formazione erniaria impronta i piani epidurali ed il midollo che in corrispondenza presenta tenue e sfumata alterazione di segnale da mielopatia compressiva.Normali morfologia ed intensità di segnale dei rimanenti dischi intervertebrali e dei contigui corpi. Non altre focali alterazioni dell'intensità di segnale del midollo indagato sino a D4.
(seppur non sia un tecnico,la stenosi sul midollo spinale provocata dall'ernia è molto evidente dalle immagini).
Ho eseguito un'elettromiografia al deltoide, bicipite ed estensore comune delle dita: Reperti compatibili con sofferenza neurogena da denervazione C6 sin.
E' stato richiesto subito un PESS( sep sep aass 4 ch-stim.nervo mediano al polso) il cui responso sembra non essere male: Per stimolazione destra e sinistra regolare risposta al punto ERG. Attivazione midollare cervicale e risposte corticali parietali primarie presenti con regolare latenza.
Il medico che mi ha eseguiti l'EMG illustrandomi la delicatezza della mia situazione mi ha fortemente raccomandato di non fare attività ( rischio la sedia a rotelle) e al più presto fare un visita chirurgica vertebro midollare. In attesa di quest'ultima, tra un mese, mi potreste dare alcune dritte?
- la mia situazione è realmente così grave? se si, quali movimenti devo evitare?
- a vostro avviso l'intervento chirurgico sembra essere l'unica strada o ci potrebbe essere qualche alternativa?
grazie mille. arrivererci
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Da quanto Lei descrive, la compressione cervicale sembra coinvolgere anche il midollo e la Sua rigidità a tutti i muscoli del corpo sembra confermare tale evenienza.
Sicuramente il rischio è che la compressione aumenti (magari facilitata da movimenti in flessione del collo o di rotazione estrema e/o improvvisa dello stesso).
Presumo, stando così le cose, che il Collega Neurochirurgo Le illustrerà la estrema opportunità di sottoporsi ad
intervento chirurgico per asportare la compressione sul midollo.
Auguri cordiali.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la considerazione e per la veloce risposta.
un'ultima cosa se possibile: visto che deve passare un mese, in attesa della visita del neurochirorgo, mi consiglia di iniziare un trattamento per disinfiammare l'ernia, per esempio con cortisonici, ozono o altro? oppure aspettare la visita?
grazie ancora. Arrivederci
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Non terapia senza visita del Medico, attenta ai movimenti del collo ed aspettiamo la visita specialistica.
Dia pure ulteriori notizie.
Saluti cordiali.
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dopo
Utente
Utente
in sostanza il mio grande dilemma è il seguente: visto che i sintomi ( formicolii alle mani, perdita di forza, crampi dei muscoli dopo averli contratti) non mi rendono comunque la vita impossibile forse perchè è assente il dolore, è consigliabile attendere o operare? se dopo un movimento brusco ne conseguisse un peggioramento, sarebbe tardi per intervenire?
grazie,mi scuso se la domanda è banale
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signore,
il collega che mi ha preceduto è stato abbastanza chiaro,ma non abbastanza perentorio.
C'è un'ernia che rischia di peggiorare il danno,attualmente lieve, al midollo spinale (cioè la struttura che contiene i fasci nervosi che consentono il movimento degli arti superiori e inferiori) e tale dato impone l'intervento con sollecitudine.
Il cortisone può attenuare il dolore, l'ozono non serve a nulla!

Queste considerazioni sono necessariamente generiche che scaturiscono da quanto Lei ha scritto, ma è chiaro che una indicazione terapeutica la si può dare solo dopo aver valutato il paziente direttamente attraverso la visita.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
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Utente
Utente
Grazie mille, è stato molto chiaro. cordiali saluti
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Utente
Utente
buongiorno, vi contatto per un parere in sefuito alla visita effettuata 2 giorni fa da un vostro collega neurochirurgo all'unita spinala.
Dopo circa un mese nel quale sono stato molto attento a non sforzare gli arti superiori e fare solo camminate, i sintomi neurologici si sono attenuati: non ho piu' formicolii alle mani, riesco a scrivere con scioltezza, non ho sintomi di punture d'ago alle mani ne scosse lungo le braccia come mi succedeva dopo , per esempio un forte colpo di tosse; l'unico segno e' la facile comparsa di crampi ai muscoli delle braccia , pettorali o dorsali dopo una non eccessiva contrazione e qualche fascicolazione in seguito. Non ho mai avuto dolore e questa forse è una falsa sensazione che mi fa credere sano.Fatta presente questa sintomatologia (in miglioramento, forse grazie all'assunzione di soldesam e al riposo) al neurochirorgo, quest'ultimo, seppur osservando la rmn indicasse l'intervento, ha deciso di aspettare un mese , rifare un'altra rmn e poi decidere se intervenire o meno.Questa decisione mi è sembrata corretta( forse perchè l'idea di essere operato mi spaventa)
VOI COSA NE PENSATE? Penso comunque che se la prossima rmn denunci la presenza dell'ernia ridotta mi porrei ulteriori dubbI sul da farsi. Mi spiego: non e' che possa stare a riposo perennemente e mi domando quale sia il "limite" di grandezza dell'ernia sotto il quale potermi sentire fuori rischio.
Inoltre il medico ha indicato il posizionamento di protesi Discover. Leggendo mi sembra di aver capito che restituirebbe mobilità ma meno resistenza alle sollecitazioni di carico rispetto alla protesi Brayan(forse non e' scritto correttamente).
COSA PENSATE IN MERITO?
Grazie dell'attenzione. Arrivederci
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
L'indicazione all'intervento la può dare solo il Neurochirurgo che La visita e vede le immagini rmn.
La mia sensazone a distanza è che l'indicazione persista visto che i cosiddetti miglioramenti sembrano dovuti al cortisone.
Per le tecniche chirurgiche, ho visto, negli anni, fususioni con osso omologo, eterologo, nessuna fusione, placchette, protesi intersomatiche....Una enorme differenza, una volta che le cose si sono stabilizzate, non mi sembra che veramente sussista. Si affidi a quello che Le dice il Chirurgo che La opererà, se deciderà di farlo, e, se ha piacere, faccia sapere.
Auguri cordiali.
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Utente
Utente
grazie mille per tuutto. cordiali saluti