Invece la l2l3 da ormai 3 mesi si fa sentire sempre sul bacino destro fino al quadricipite con
Salve dottori,
ho appena ritirato il referto e visto le immagini della risonanza, ho provato a postare in un precedente consulto ma forse era troppo datato, mi interesserebbe sapere(in linea teorica e con la limitazione del non poter visionare immagini e paziente) se potri ambire a una tecnica miniinvasiva (ho visto un video in cui si inserisce una cannula in anestesia locale, e oi si inserisce una "pinza" che asporta la zona erniata, senza demolire le strutture rachidee. Poi mi piacerebbe sapere se è praticata in tutta Italia o se è ancora una tecnica di "nicchia".
referto:indagine eseguita con sequenze TSE con immagini T1 e T2 dipendenti. Regolare il canale vertebrale.
I dischi intersomatici l2l3 l5s1 sono ipolucenti nelle immagini T2 dipendenti in relazione a fenomeni degenerativi.
L5S1:ernia discale laterale dx con riduzione in ampiezza del recesso laterale.Lo spazio intersomatico è di ampiezza ridotta.
L2L3: iniziale ernia discale paramediana dx
Discreti fenomeni degenerativi delle limitanti somatiche e dei processi articolari. Regolare il cono midollare
Attualmente ho i seguenti sintomi: dal 30 agosto, giorno dell'ultimo "colpo della strega", ho recuperato con terapia farmacologica e ginnastica la capacità di svolgere le azioni del vivere quotidiano, ma il dolore e i vari "incriccamenti" della schiena sono sempre presenti. Le ernie "pulsano" la L5S1 la avverto non solo sul gluteo destro ma costantemente anche a sinistra. Le parestesie agli arti sono frequenti anche a letto mentre non ho mai perdita di forza(anche durante gli attacchi acuti).Invece la L2L3 da ormai 3 mesi si fa sentire sempre sul bacino destro fino al quadricipite con scosse costanti,specie quando cammino,con fitte in prossimità del testicolo destro(ammesso che sia l'ernia).Poi non so da che dipenda ma raramente mi fa male il tallone destro(ma dura poco)
cordialità
ho appena ritirato il referto e visto le immagini della risonanza, ho provato a postare in un precedente consulto ma forse era troppo datato, mi interesserebbe sapere(in linea teorica e con la limitazione del non poter visionare immagini e paziente) se potri ambire a una tecnica miniinvasiva (ho visto un video in cui si inserisce una cannula in anestesia locale, e oi si inserisce una "pinza" che asporta la zona erniata, senza demolire le strutture rachidee. Poi mi piacerebbe sapere se è praticata in tutta Italia o se è ancora una tecnica di "nicchia".
referto:indagine eseguita con sequenze TSE con immagini T1 e T2 dipendenti. Regolare il canale vertebrale.
I dischi intersomatici l2l3 l5s1 sono ipolucenti nelle immagini T2 dipendenti in relazione a fenomeni degenerativi.
L5S1:ernia discale laterale dx con riduzione in ampiezza del recesso laterale.Lo spazio intersomatico è di ampiezza ridotta.
L2L3: iniziale ernia discale paramediana dx
Discreti fenomeni degenerativi delle limitanti somatiche e dei processi articolari. Regolare il cono midollare
Attualmente ho i seguenti sintomi: dal 30 agosto, giorno dell'ultimo "colpo della strega", ho recuperato con terapia farmacologica e ginnastica la capacità di svolgere le azioni del vivere quotidiano, ma il dolore e i vari "incriccamenti" della schiena sono sempre presenti. Le ernie "pulsano" la L5S1 la avverto non solo sul gluteo destro ma costantemente anche a sinistra. Le parestesie agli arti sono frequenti anche a letto mentre non ho mai perdita di forza(anche durante gli attacchi acuti).Invece la L2L3 da ormai 3 mesi si fa sentire sempre sul bacino destro fino al quadricipite con scosse costanti,specie quando cammino,con fitte in prossimità del testicolo destro(ammesso che sia l'ernia).Poi non so da che dipenda ma raramente mi fa male il tallone destro(ma dura poco)
cordialità
[#1]
Egr. Signore,
prima di parlare di tecniche chirurgiche, bisogna porre indicazione all'intervento e questo lo si può fare visitandoLa, valutando le immagini,eventualmente richiedere altri approfondimenti diagnostici.
Al giorno d'oggi vi sono varie metodiche e tecniche di approccio al canale vertebrale che dipendono dalla patologia da trattare.
Le tecniche cosiddette miniinvasive, soprattutto per le ernie del disco, non differiscono per vantaggi per il paziente dalla tecnica tradizionale che comunque essa stessa è miniinvasiva, poichè utilizza il microscopio,una incisione cutanea di 3-4 cm e non si abbatte alcuna struttura ossea significativa.
Tale tecnica ha però il vantaggio di avere una visione più completa del campo chirurgico con maggiore possibilità di manovre chirurgiche se queste fossero necessarie.
Con cordialità
prima di parlare di tecniche chirurgiche, bisogna porre indicazione all'intervento e questo lo si può fare visitandoLa, valutando le immagini,eventualmente richiedere altri approfondimenti diagnostici.
Al giorno d'oggi vi sono varie metodiche e tecniche di approccio al canale vertebrale che dipendono dalla patologia da trattare.
Le tecniche cosiddette miniinvasive, soprattutto per le ernie del disco, non differiscono per vantaggi per il paziente dalla tecnica tradizionale che comunque essa stessa è miniinvasiva, poichè utilizza il microscopio,una incisione cutanea di 3-4 cm e non si abbatte alcuna struttura ossea significativa.
Tale tecnica ha però il vantaggio di avere una visione più completa del campo chirurgico con maggiore possibilità di manovre chirurgiche se queste fossero necessarie.
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 20/12/2012.
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