Aneurisma gigante del sifone carotideo
Buongiorno, chiedo un cortese consulto per mia madre di 76 anni. A seguito di una diplopia oculare mia madre è stata di recente sottoposta a R.M. encefalo con m.d.c. con il seguente referto: """nella regione parasellare di destra si apprezza una formazione ovalare di cm. 1,8 circa che occupa massivamente il seno cavernoso deformando anche il profilo del cavo sellare. Nelle valutazioni basali prevale il segnale di flusso e dopo mdc è apprezzabile un discreto potenziamento: I reperti sono suggestivi per aneurisma gigante del sifone carotideo (normali le valutazioni degli altri aspetti). Che margini ci sono per poter intervenire chirurgicamente e, ritengo, nel più breve tempo possibile ed eventualmente esistono altre tecniche alternative per "ridurre" l'aneurisma? Volevo inoltre sapere se ci sono controindicazione nell'uso dell'areo per tale tipologia di pazienti. In attesa di vostro riscontro porgo cordiali saluti.
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Gentile Utente,
un aneurisma di 18 mm, sintomatico perchè determina diplopia, normalmente va trattato. A volte l'età può essere un limite, per gli aumentati rischi legati all'intervento, ma questo va valutato caso per caso.
Gli aneurismi cerebrali possono essere trattati in due modi: per via endovascolare (dal neuroradiologo interventista) o chirurgica aperta (dal neurochirurgo). L'indicazione va stabilita caso per caso in centri esperti per questo tipo di patologia, tra le più complesse in ambito neurochirurgico, insieme dai due specialisti. Attualmente, la maggior parte degli aneurismi vengono trattati per via endovascolare perchè in tal caso l'intervento è meno invasivo ma efficace quanto quello neurochirurgico, ma ripeto che l'indicazione alla necessità e al tipo di trattamento va stabilita caso per caso. Nello specifico di sua madre, mi pare di capire che si tratti di un aneurisma gigante del tratto intracavernoso sifone carotideo che, anche per l'età avanzata, è sicuramente trattabile molto più agevolmente per via endovascolare che chirurgica. Le consiglio di far valutare sua madre presso un centro di neuroradiologia interventistica esperto. Naturalmente in quello che le scrivo valgono tutti i limiti del consulto on line.
Cordiali saluti
un aneurisma di 18 mm, sintomatico perchè determina diplopia, normalmente va trattato. A volte l'età può essere un limite, per gli aumentati rischi legati all'intervento, ma questo va valutato caso per caso.
Gli aneurismi cerebrali possono essere trattati in due modi: per via endovascolare (dal neuroradiologo interventista) o chirurgica aperta (dal neurochirurgo). L'indicazione va stabilita caso per caso in centri esperti per questo tipo di patologia, tra le più complesse in ambito neurochirurgico, insieme dai due specialisti. Attualmente, la maggior parte degli aneurismi vengono trattati per via endovascolare perchè in tal caso l'intervento è meno invasivo ma efficace quanto quello neurochirurgico, ma ripeto che l'indicazione alla necessità e al tipo di trattamento va stabilita caso per caso. Nello specifico di sua madre, mi pare di capire che si tratti di un aneurisma gigante del tratto intracavernoso sifone carotideo che, anche per l'età avanzata, è sicuramente trattabile molto più agevolmente per via endovascolare che chirurgica. Le consiglio di far valutare sua madre presso un centro di neuroradiologia interventistica esperto. Naturalmente in quello che le scrivo valgono tutti i limiti del consulto on line.
Cordiali saluti
Dr. Nicola Limbucci
SOD Interventistica Neurovascolare
AOU Careggi - Firenze
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 10/06/2013.
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