Recupero sensibilita' genitale e tono anale post intervento cauda equina

Gentili Dottori,
il mio compagno e' stato sottoposto ad intervento per cauda equina nel 2009, a seguito della quale e' stato sottoposto ad esame elettromiografico riportante le seguenti conclusioni:

'valori normali di eccitabilita' e conduzione sensitiva e motoria a carico dei tronchi nervosi esaminati. Riflesso H non evocabile bilateralmente. Inevocabilita' del potenziale motorio del nervo tibiale bilateralmente. L'esame documenta la presenza di una sofferenza neurogena in fase subacuta con moderata attivita' denervativa in atto e PUM di ampiezza e durata aumentate e morfologia polifasica a carico dei mm. estensore breve delle dita, gastrocnemio mediale bilateralmente. Sofferenza neurogena stabilizzata di entita' moderata a carico dei territori muscolari di pertinenza radicolare L3-L4 bilateralmente. Tali dati sono compatibili con una sofferenza neuroradicolare in fase subacuta, evidente a carico della radice L5-S1 bilateralmente.'

A seguito, ha eseguito un ciclo di fisioterapia Mezieres e ad oggi il recupero motorio (inizialmente aveva difficolta' nella deambulazione e nell'equilibrio) ed in generale della forza fisica e' notevole e conduce una vita apparentemente "normale" in tutto.
Gli aspetti che destano in me ancora grande preoccupazione sono i seguenti:
la sensibilita' ed il tono anale e la minzione, poiche' a volte purtroppo ancora ad oggi accadono 'incidenti' che lo rendono ovviamente nervoso, e che per garantirgli una maggiore sicurezza, lo portano a trascorrere in bagno diverse ore al giorno, ogni giorno;
la sensibilita' nella zona genitale che non e' ricomparsa e che ha comportato soprattutto nell'ultimo anno un drastico calo della sua libido sessuale. Anche se nei rari rapporti sessuali riesce a raggiungere l'orgasmo, viene meno quasi ogni stimolo ad avere una vita sessuale serena, considerando l'incapacita' reale di 'sentire'.

Per recuperare e migliorare questi aspetti che incidono cosi' negativamente sulla qualita' della vita nel privato, vorrei sapere se e' opportuno ripetere un controllo elettromiografico, o continuare cicli di Mezieres che sono stati fatti ma solo saltuariamente, o se ci sono medicinali utili, terapie, ecc ecc. . Documentandomi ho trovato esami riguardanti lesioni midollari, potenziali evocati del pudendo, esami urodinamici che mi chiedo se potrebbe essere utile ad oggi eseguire ma che non essendo un dottore non mi azzardo ovviamente a proporre.
Non sappiamo se esiste qualcosa che puo' essere fatto e invece non stiamo facendo, ma sarebbe bello sapere che c'e'. Vorrei avere modo di rivolgerci ad un dottore di persona avendo gia' le idee piu' chiare possibili sulla strada da seguire, per evitare a lui un ulteriore stress.
Grazie infinite per la collaborazione e la pazienza
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Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Buongiorno,
credo che solo col passare del tempo si potrà capire se c'è realmente una possibilità di miglioramento ulteriore o se il danno debba ritenersi ormai consolidato e permanente. Relativamente a chi rivolgersi, credo che il Fisiatra sia lo specialista più adatto. Poichè, però, non tutti i centri fisiatrici si occupano di neuroriabilitazione o uroriabilitazione sarebbe utile sentire il suo medico curante che le consiglierà il centro specialistico più vicino casa.
Cordiali slauti

Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com