perdite urinarie e cauda equina: opzioni terapeutiche?
da quello che ho potuto vedere in internet ho un sacco di problemi ma quello che più mi assilla sono le perdite urinarie.
ho creato un'immagine riavata da 2 risonanze magnetiche messe a confronto dove si vede la progressione dell'ernia del disco che occupa più spazio rispetto alla prima.
il neuroma è molto vicino alla radice del nervo.
Oltre alle perdite urinarie...quello che mi perseguita è la situazione della troncaterite alle anche che, a volte sì...a volte no si fa sentire più o meno quando cammino.
Penso non essendo un dottore, che la situazione cambi secondo le posizioni nel sonno influenzino questo problema.
ho anche tutti gli altri sintomi che comprendono la cauda equina.
E' una situazione un pò complessa.
Nell'ultima visita neurochirurgica che ho sostenuto mi è stato consigliat, visto che il neurinoma non cresce da ormai 3 anni, è quello di decomprimere le 2 vertebre per vedere se l'ernia regredisce...altrimenti un intervento risolutivo è la riduzione dell'ernia chirurgicamente.
Ho 80 anni, ho sostenuto nel 2007 un intervento di prostatectomia radicale e per 7 anni non ho mai avuto problemi urinari.
Poi ho cominciato piano piano ad utilizzare gli assorbenti sempre più continenti.
Oggi sono arrivato a cambiarli anche 3 volte al giorno.
Di notte non perdo una goccia ma durante il giorno è un mezzo disatro...dipende da come mi muovo e da quello che faccio.
ho creato un'immagine riavata da 2 risonanze magnetiche messe a confronto dove si vede la progressione dell'ernia del disco che occupa più spazio rispetto alla prima.
il neuroma è molto vicino alla radice del nervo.
Oltre alle perdite urinarie...quello che mi perseguita è la situazione della troncaterite alle anche che, a volte sì...a volte no si fa sentire più o meno quando cammino.
Penso non essendo un dottore, che la situazione cambi secondo le posizioni nel sonno influenzino questo problema.
ho anche tutti gli altri sintomi che comprendono la cauda equina.
E' una situazione un pò complessa.
Nell'ultima visita neurochirurgica che ho sostenuto mi è stato consigliat, visto che il neurinoma non cresce da ormai 3 anni, è quello di decomprimere le 2 vertebre per vedere se l'ernia regredisce...altrimenti un intervento risolutivo è la riduzione dell'ernia chirurgicamente.
Ho 80 anni, ho sostenuto nel 2007 un intervento di prostatectomia radicale e per 7 anni non ho mai avuto problemi urinari.
Poi ho cominciato piano piano ad utilizzare gli assorbenti sempre più continenti.
Oggi sono arrivato a cambiarli anche 3 volte al giorno.
Di notte non perdo una goccia ma durante il giorno è un mezzo disatro...dipende da come mi muovo e da quello che faccio.
Non è chiaro se il Suo disturbo derivi da un'ernia, presumibilmente espulsa e forse migrata (a che livello?) o da un neurinoma (a che livello?) che comprime tutte le altre radici della cauda.
Da come Lei descrive i disturbi, sarei portato a ritenere che sia l'ernia discale che, presumibilmente in aggiunta ai vari fatti artrosici con relativo restringimento del canale spinale, resti la responsabile dei disturbi sfinteriali (a proposito, ha notato anche una difficoltà sfinteriale nella funzione corporale?).
Ritengo che una situazione così come descritta non debba essere lasciata senza trattamento.
Faccia conoscere a quale livello sia l'ernia e quali siano le caratteristiche del neurinoma: meglio sarebbe se Lei riportasse il referto della ultima RMN L/S (presumo sia senza, sia con contrasto).
Se ci si dovesse orientare per una soluzione chirurgica discale, considerata la Sua età ed i possibili problemi "internistici e di salute generale", consiglierei un trattamento chirurgico decompressivo eseguito con tecnica mininvasiva (soprattutto perché questo ha luogo in anestesia locale con blanda sedazione, quindi MOLTO meno traumatizzante per il malato, mentre quello microchirurgico ha luogo in anestesia generale, quindi MOLTO più complesso per il malato: tenga presente che una sostanziale differenza, per Lei, (ripeto) è che la MININVASIVA si esegue in ANESTESIA LOCALE con blanda sedazione, mentre la MICROCHIRURGICA si esegue in ANESTESIA GENERALE con intubazione dentro la trachea.
Non bisogna essere esperti in medicina per chiedere quale anestesia verrà eseguita e trarne le conseguenze dovute. Tenga presente che troppo spesso Le diranno mininvasiva al posto di microchirurgica: la differenza viene svelata dall'anestesia locale (molto meno traumatica e meno rischiosa nella mininvasiva) e viceversa nell'anestesia generale con la microchirurgica.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie e mi scusi se mi sono dilungato.
Cordialità.
Da come Lei descrive i disturbi, sarei portato a ritenere che sia l'ernia discale che, presumibilmente in aggiunta ai vari fatti artrosici con relativo restringimento del canale spinale, resti la responsabile dei disturbi sfinteriali (a proposito, ha notato anche una difficoltà sfinteriale nella funzione corporale?).
Ritengo che una situazione così come descritta non debba essere lasciata senza trattamento.
Faccia conoscere a quale livello sia l'ernia e quali siano le caratteristiche del neurinoma: meglio sarebbe se Lei riportasse il referto della ultima RMN L/S (presumo sia senza, sia con contrasto).
Se ci si dovesse orientare per una soluzione chirurgica discale, considerata la Sua età ed i possibili problemi "internistici e di salute generale", consiglierei un trattamento chirurgico decompressivo eseguito con tecnica mininvasiva (soprattutto perché questo ha luogo in anestesia locale con blanda sedazione, quindi MOLTO meno traumatizzante per il malato, mentre quello microchirurgico ha luogo in anestesia generale, quindi MOLTO più complesso per il malato: tenga presente che una sostanziale differenza, per Lei, (ripeto) è che la MININVASIVA si esegue in ANESTESIA LOCALE con blanda sedazione, mentre la MICROCHIRURGICA si esegue in ANESTESIA GENERALE con intubazione dentro la trachea.
Non bisogna essere esperti in medicina per chiedere quale anestesia verrà eseguita e trarne le conseguenze dovute. Tenga presente che troppo spesso Le diranno mininvasiva al posto di microchirurgica: la differenza viene svelata dall'anestesia locale (molto meno traumatica e meno rischiosa nella mininvasiva) e viceversa nell'anestesia generale con la microchirurgica.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie e mi scusi se mi sono dilungato.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4 visite dal 04/12/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.