Carcinoma prostatico Gleason 3+4 (74 anni): intervento o radioterapia?
Buongiorno, sono un 74enne a cui è stato diagnosticato un carcinoma prostatico di Gleason 3+4 (se serve potrei spedire in privato l'esito della biopsia).
Mi è stata poi
prescritta una scintigrafia ossea ed una TAC addome completo con e senza contrasto, effettuate il 7 ed il 12 dello scorso mese di novembre, con esito fortunatamente
negativo.
L'urologo che mi ha in cura mi ha decisamente consigliato la prostatectomia radicale robotica nell'istituto dove esercita (l'IEO di Milano), mentre un altro urologo che ho consultato per avere un secondo parere si è mostrato di opinione opposta, sconsigliandomi l'intervento per le probabili conseguenze negative (inconti-
nenza e difficoltà di erezione) di cui ero già informato, ma che lui ha particolarmente evidenziato, per il fatto, secondo lui, della mia età avanzata e perchè 9 anni fa ho
fatto una TURP (ma è vero che questo intervento precedente possa costituire un ostacolo alla prostatectomia, considerando che l'altro urologo l'ha escluso?...), optando
quindi decisamente per la radioterapia.
Ovviamente, a questo punto, essendo alquanto indeciso, vorrei capire quale, nel mio caso, possa essere la discriminante che
possa previlegiare l'una o l'altra soluzione.
Concludo dicendo che sono abbastanza in salute e prendo regolarmente una medicina per la pressione alta e statine per il
colesterolo.
Ringrazio per l'attenzione e per l'eventuale risposta.
Cordiali saluti.
Mi è stata poi
prescritta una scintigrafia ossea ed una TAC addome completo con e senza contrasto, effettuate il 7 ed il 12 dello scorso mese di novembre, con esito fortunatamente
negativo.
L'urologo che mi ha in cura mi ha decisamente consigliato la prostatectomia radicale robotica nell'istituto dove esercita (l'IEO di Milano), mentre un altro urologo che ho consultato per avere un secondo parere si è mostrato di opinione opposta, sconsigliandomi l'intervento per le probabili conseguenze negative (inconti-
nenza e difficoltà di erezione) di cui ero già informato, ma che lui ha particolarmente evidenziato, per il fatto, secondo lui, della mia età avanzata e perchè 9 anni fa ho
fatto una TURP (ma è vero che questo intervento precedente possa costituire un ostacolo alla prostatectomia, considerando che l'altro urologo l'ha escluso?...), optando
quindi decisamente per la radioterapia.
Ovviamente, a questo punto, essendo alquanto indeciso, vorrei capire quale, nel mio caso, possa essere la discriminante che
possa previlegiare l'una o l'altra soluzione.
Concludo dicendo che sono abbastanza in salute e prendo regolarmente una medicina per la pressione alta e statine per il
colesterolo.
Ringrazio per l'attenzione e per l'eventuale risposta.
Cordiali saluti.
Dr. Paolo Piana
Urologo
49.7k 2k
Dopo i 70 anni. le indicazioni al trattamento del tumore della prostata tendono a cambiare progressivamente, poiché diventano gradualmente significativi gli effetti collaterali della chirurgia (che lei ben conosce) ed il rischio anestesiologico. Ovviamente non vi sono regole fisse, le indicazioni devono essere attentamente personalizzate, al di là di questo, quando correttamente e dettagliatamente informato, è il paziente che deve prendere serenamente una decisione. Essenziale è avere un buon rapporto di comunicazione e fiducia con lo specialista.
Nella nostra pratica, forse tenderemmo ad inviare un caso come il suo all'attenzione del radioterapista, ma questo ha un valore molto relativo ed unicamente basato su una conoscenza limitata ed a distanza della situazione.
Nella nostra pratica, forse tenderemmo ad inviare un caso come il suo all'attenzione del radioterapista, ma questo ha un valore molto relativo ed unicamente basato su una conoscenza limitata ed a distanza della situazione.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Ringrazio moltissimo per l'esauriente risposta e concludo i miei interventi con 2 domande?
1) il fatto che 9 anni fa ho fatto la TURP può rendere l'eventuale prostatectomia più complicata e conseguentemente con strascichi post intervento più rilevanti?
2) la presenza di un pattern "cribriforme" rende il tumore più aggressivo e quindi più adatto
ad un trattamento più radicale (prostatectomia)?
Cordialissimi saluti ed auguri anticipati di buon Natale ed un sereno anno nuovo.
1) il fatto che 9 anni fa ho fatto la TURP può rendere l'eventuale prostatectomia più complicata e conseguentemente con strascichi post intervento più rilevanti?
2) la presenza di un pattern "cribriforme" rende il tumore più aggressivo e quindi più adatto
ad un trattamento più radicale (prostatectomia)?
Cordialissimi saluti ed auguri anticipati di buon Natale ed un sereno anno nuovo.
Utente
Concludo con 2 domande:
1) il fatto che 9 anni fa ho fatto la TURP può rendere l'eventuale prostatectomia più complicata e conseguentemente causare fastidi post intervento più rilevanti?
2)la presenza di un pattern "cribriforme" rende il tumore più aggressivo e teoricamente adatto ad un trattamento più radicale come la prostatectomia?
Ringrazio e saluto cordialmente.
1) il fatto che 9 anni fa ho fatto la TURP può rendere l'eventuale prostatectomia più complicata e conseguentemente causare fastidi post intervento più rilevanti?
2)la presenza di un pattern "cribriforme" rende il tumore più aggressivo e teoricamente adatto ad un trattamento più radicale come la prostatectomia?
Ringrazio e saluto cordialmente.
Dr. Paolo Piana
Urologo
49.7k 2k
La difficoltà tecnica è relativa, un operatore esperto non dovrebbe avere particolari difficoltà.
Il pattern cribriforme è un ulteriore elemento di giudizio di cui si deve tenere conto.
Il pattern cribriforme è un ulteriore elemento di giudizio di cui si deve tenere conto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Dr. Alessandro Sciarra
Urologo
742 41
Buongiorno,
un adenocarcinoma della prostata clinicamente localizzato, a grado di aggressivita' intermedio GS 7(3+4) ad una eta' superiore ai 70 anni, puo' essere trattato sia con prostatectomia radicale robotica che con radioterapia esterna.
Non ci sono evidenze che un approccio possa garantire risultati in termine di controllo dimalattia, superiori rispetto all'altro.
Questa similitudine di risultati e' determinata dall'eta' superiore ai 70 anni principalmente, e secondariamente dall'aggressivita' non elevata.
La differenziazione cribriforme e' molto presente quando c'e' un grado 4 nel tumore e non ci sono evidenze certe che possa aumentare aggressivita' o ridurre efficacia di terapie.
Quindi la decisione si basa principalmente sui diversi effetti collaterali che le due procedure possono produrre dopo 70 anni ( anche se ben portati ed in ottime condizioni).
Un altro punto importante da sottolineare e' che la scelta della radioterapia non permette ne' di poter secondariamente eseguire una prostatectomia radiucale, ne' salvo alcune situazioni particolari, ripetere il trattamento radioterapico.
Gli effetti collaterali della prostatectomia radicale , in generale ( poi nel caso particolare la situazione puo' variare), sembrano superiori alla radioterapia.
In particolare la perdita della funzione sessuale e' praticamente certa, qualsiasi tecnica venga eseguita con risparmio dei nervi erigendi
L'incontinenza dopo i 70 anni, ha una percentuale maggiore rispetto ad eta' inferiori, anche se comunque limitata ad una incontinenza di bassa entita' sotto sforzo.
La pregressa TURP resezione endoscopica dell'adenoma prostatico, non e' una controindicazione alla prostatectomia radicale, ma puo' indebolire il collo vescicale e non permettere una sua conservazione alla prostatectomia radicale. Questo puo' aumentare il rischio di incontinenza permanente rispetto ad un paziente che non ha eseguito la TURP.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare della Prostata
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
un adenocarcinoma della prostata clinicamente localizzato, a grado di aggressivita' intermedio GS 7(3+4) ad una eta' superiore ai 70 anni, puo' essere trattato sia con prostatectomia radicale robotica che con radioterapia esterna.
Non ci sono evidenze che un approccio possa garantire risultati in termine di controllo dimalattia, superiori rispetto all'altro.
Questa similitudine di risultati e' determinata dall'eta' superiore ai 70 anni principalmente, e secondariamente dall'aggressivita' non elevata.
La differenziazione cribriforme e' molto presente quando c'e' un grado 4 nel tumore e non ci sono evidenze certe che possa aumentare aggressivita' o ridurre efficacia di terapie.
Quindi la decisione si basa principalmente sui diversi effetti collaterali che le due procedure possono produrre dopo 70 anni ( anche se ben portati ed in ottime condizioni).
Un altro punto importante da sottolineare e' che la scelta della radioterapia non permette ne' di poter secondariamente eseguire una prostatectomia radiucale, ne' salvo alcune situazioni particolari, ripetere il trattamento radioterapico.
Gli effetti collaterali della prostatectomia radicale , in generale ( poi nel caso particolare la situazione puo' variare), sembrano superiori alla radioterapia.
In particolare la perdita della funzione sessuale e' praticamente certa, qualsiasi tecnica venga eseguita con risparmio dei nervi erigendi
L'incontinenza dopo i 70 anni, ha una percentuale maggiore rispetto ad eta' inferiori, anche se comunque limitata ad una incontinenza di bassa entita' sotto sforzo.
La pregressa TURP resezione endoscopica dell'adenoma prostatico, non e' una controindicazione alla prostatectomia radicale, ma puo' indebolire il collo vescicale e non permettere una sua conservazione alla prostatectomia radicale. Questo puo' aumentare il rischio di incontinenza permanente rispetto ad un paziente che non ha eseguito la TURP.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare della Prostata
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 183 visite dal 03/12/2025.
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