PSA elevato e storia familiare: cosa significa?

Buonasera, mio marito ha effettuato le analisi del sangue e il valore di PSA reflex è:
PSA TOTALE 2, 56 (<3) [dosato su strumento dxi800 beckmann. la segnalazione può essere utile nell' interpretazione del risultato in pazienti in follow up]
PSA LIBERO 0, 470 (0, 05-0, 25)
fPSA/tPSA 0, 18 (>20)

L' anno scorso, in un altro laboratorio però quindi non so se confrontabile i valori erano i seguenti
PSA tot 1, 17 (0, 01-4)
PSA libero 0, 37
PSA libero/totale 32% (11-40).


Dal momento che in famiglia padre e zio sono stati affetti da tumore alla prostata sono un po' preoccupata e vorrei conoscere il vostro parere, fermo restano che ho già in programma di prenotare una visita dall' urologo.

Dobbiamo prepararci al peggio?

Grazie
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
I valori del PSA in leggera ascesa, in una situazione di evidente familiarità per il tumore della prostata, rendono opportuna l'esecuzione di una risonanza magnetica multiparametrica della prostata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Buongiorno dottore e grazie per la risposta.. quindi lei ritiene sia altamente probabile che ci sia qualcosa di brutto o possiamo anche sperare che possa trattarsi di un' ipertrofia o un' infiammazione?la ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L’ipotesi tumorale è ovviamente molto remota, ma oggigiorno con la risonanza magnetica multiparametrica abbiamo modo di chiarire rapidamente e non continuare a coltivare dei dubbi.

Paolo Piana
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La ringrazio dottore.. sono consapevole che visto i precedenti familiari è una situazione "preoccupante"..speriamo bene, la Sua seconda risposta mi ha un po' risollevata.. un ultima domanda.. l' urologo a cui mi sono rivolta mi ha dato disponibilità a gennaio.. possiamo aspettare o è meglio fare subito? Grazie ancora dottore
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Non vi è reale urgenza.

Paolo Piana
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Utente
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La ringrazio molto... Speriamo bene ..Buona giornata
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
il tumore della prostata e' il tumore piu' frequente nell'uomo con una frequenza molto alta all'aumentare dell'eta' supra i 50 anni.
Esiste una forma eredofamiliare ma molto minoritaria rispetto alla totalita' dei tumori prostatici. Solo il 25% circa dei tumori prostatici sono su base eredofamiliare.
Un rischio eredofamiliare di sviluppare un tumore della prostata puo' essere sospettato in caso di familiari con storia di tumore prostatico sviluppato ad una eta' inferiore a 65 anni, perche' una delle caratteristiche del tumore in forma eredofamiliare e' l'anticipazione come eta'.
Quindi se nella famiglia abbiamo parenti che hanno sviluppato un tumore prostatico a 65 o piu' anni, questo non aumento il rischio familiare.
La diagnosi precoce di tumore della prostata parte comunque, anche in queste forme eredofamiliari, dall'analisi del PSA totale.
Nel suo messaggio vengono riportati i valori del PSA totale ed anche del rapporto libero/totale .
Il rapporto libero/totale non ha valore e non viene ormai raccomandato.
Il monitoraggio annuale avviene sul solo PSA totale.
Un PSA totale che progressivamente sale nei controlli annuali da un valore di 1.17 e supera i 2.5 ng/ml, in una situazione eredofamiliare, possono gia' indicare un approfondimento con RM multiparametrica della prostata.
La RM multiparametrica della prostata, e non l'ecografia transrettale, potra' stabilire se siano presenti delle aree PIRADS 4-5 da verificare alla biopsia per neoplasia.
Nel caso contrario, il paziente continuera' il monitoraggio in un centro specialistico con PSA totale per valutare ripetizioni della RM multiparametrica della prostata.
Un comportamento attento di questo tipo, di solito permette di non avere sorprese gestire la situazione al meglio anche in caso di una diagnosi neoplastica futura.
Esiste un analisi genetica che si sta' incominciando a valutare anche per il tumore della prostata, l'analisi delle varianti patogenetiche del BRCA 2 ( o piu' estesamente dei geni HRR), che al momento attuale non risulta ancora raccomandata come screening nelle storie familiari, ma solo in fasi piu' tardive di patologia conclamata avanzata.

Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
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Grazie dottore per la Sua chiarezza.. i casi di tumori in famiglia sono accaduti (o quantomeno sono stati scoperti) dopo i 65 anni.. un po' la Sua spiegazione mi rincuora quindi per l'aspetto della familiarità..anche se ho capito che comunque l' aumento in un anno del PSA è una cosa da approfondire. Lei ha detto che il rapporto totale/libero non si usa più..quindi non è nemmeno attendibile la teoria che se tale rapporto è superiore a 20 si propende per un' infiammazione ,mentre se inferiore per un tumore? Approfitto della Sua pazienza e gentilezza per un' ultima domanda. Qualora malauguratamente la diagnosi fosse la peggiore ..potremmo sperare di averlo scoperto in fase iniziale e quindi di avere una buona prognosi? inoltre le volevo chiedere..la differenza di laboratorio può influire sui risultati? Il laboratorio ultimo,accanto all esame PSA ha scritto N.B variazione metodica,il PSA viene dosato su strumento. DXI800 beckman.puo essere utile nella interpretazione del risultato in pazienti in follow up.grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Da quando si è resa disponibile la risonanza magnetica multiparametrica, tutti gli indici derivati dal PSA hanno progressivamente perso valore diagnostico. Pare vano in questo momento spingersi troppo avanti con le ipotesi, comunque senz'altro una malattia aggressiva si manifesterebbe in modo diverso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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