Parere su risultati esami prostata e PSA dopo terapia RAU e AVODART.
Buongiorno, vorrei chiederLe se possibile, un Suo gentile parere sui risultati del sangue prescrittemi dal mio urologo, in seguito ad una RAU con inserimento del catetere; dopo la rimozione del catetere, il blocco si è ripetuto altre due volte con la necessità di rinserimento dello stesso.
L'urologo mi ha prescritto una terapia combinata con AVODART e UROREC 8 mg, che seguo da tre mesi.
Ad agosto 2025 i risultati degli esami erano i seguenti:
PSA 5, 08 ratio 9%; Es.
urine negativo; RMN: vol.
PI-RADS 2, volume prostata 52 ml; adenoma 35 ml; Eco: reni e vescica indenni; Rv 110 ml.
; ER: prostata x 2, fibro- parenchimatosa, lobo dx di consistenza aumentata.
Dopo tre mesi ho rifatto gli esami con i seguenti risultati:
PSA (ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO) -reflex 4, 760 g/L < 4; PSA LIBERO 0, 963 g/L; Rapporto Free/Totale PSA 20, 23 % > 23
Il Psa libero e il rapporto PSA L/T hanno valore diagnostico solo per livelli di PSA totale compresi tra 2.5 e 10 g/L.
Gli esami delle urine sono negativi.
Gli stessi esami dovrò ripeterli tra tre mesi.
Sono preoccupatissimo e vorrei un Suo cortese parere.
La ringrazio anticipatamente e Le auguro una buona continuazione.
L'urologo mi ha prescritto una terapia combinata con AVODART e UROREC 8 mg, che seguo da tre mesi.
Ad agosto 2025 i risultati degli esami erano i seguenti:
PSA 5, 08 ratio 9%; Es.
urine negativo; RMN: vol.
PI-RADS 2, volume prostata 52 ml; adenoma 35 ml; Eco: reni e vescica indenni; Rv 110 ml.
; ER: prostata x 2, fibro- parenchimatosa, lobo dx di consistenza aumentata.
Dopo tre mesi ho rifatto gli esami con i seguenti risultati:
PSA (ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO) -reflex 4, 760 g/L < 4; PSA LIBERO 0, 963 g/L; Rapporto Free/Totale PSA 20, 23 % > 23
Il Psa libero e il rapporto PSA L/T hanno valore diagnostico solo per livelli di PSA totale compresi tra 2.5 e 10 g/L.
Gli esami delle urine sono negativi.
Gli stessi esami dovrò ripeterli tra tre mesi.
Sono preoccupatissimo e vorrei un Suo cortese parere.
La ringrazio anticipatamente e Le auguro una buona continuazione.
La situazione è compatibile con la presenza di una prostata ingrossata senza particolari sospetti tumorali, come da risultato della risonanza magnetica (PIRADS 2). Il rialzo del PSA può essere stato condizionato dai ripetuti cateterismi ed ora pare essere in discesa, come ci si poteva attendere. Non ci pare sussistano al momento altri particolari sospetti da questo punto di vista, ovviamente sarà il caso di ripetere il PSA ogni 4 mesi per il prossimo periodo.
Altra cosa sono i suoi disturbi urinari. La terapia instaurata è corretta ed abituale, ma bisogna valutarne l’efficacia nei prossimi mesi. In dipendenza del risultato dpsi deciderà se proseguire o se porre indicazioni all’intervento disostruttivo.
Altra cosa sono i suoi disturbi urinari. La terapia instaurata è corretta ed abituale, ma bisogna valutarne l’efficacia nei prossimi mesi. In dipendenza del risultato dpsi deciderà se proseguire o se porre indicazioni all’intervento disostruttivo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Buongiorno,
la terapia con dutasteride e silodosina ( principi attivi dei due farmaci da lei indicati) , rappresenta una terapia di combinazione per una iperplasia prostatica importante e progressiva.
L'insorgenza di un episodio di blocco urinario o RAU con necessita' di posizionare il catetere vescicale, in assenza di altre patologie che possono giustificare una ipocontrattilita' del muscolo vescicale ( neurologiche ), indica una ostruzione severa da parte della prostata allo svuotamento vescicale, spesso con un terzo lobo prostatico aggettante in vescica. Questa situazione difficilmente viene risolta con una terapia medica anche di combinazione e generalmente rappresenta una indicazione assoluta ad un intervento chirurgico endoscopico disostruttivo.
Il fatto che la vescica sia andata in blocco, indica che l'ostruzione prostatica sta' producendo un danno significativo funzionale della vescica che va risolto in tempi brevi con intervento chirurgico.
Relativamente ai valori del PSA totale. Il PSA totale aumenta non solo per la presenza di una neoplasia prostatica ma anche in presenza di una iperplasia prostatica progressiva. Inoltre la RAU e la presenza di un catetere vescicale puo' ulteriormente aumentare i valori del PSA totale .
L'analisi del rapporto libero/totale da lei riportato non aggiunge molto all'analisi del PSA totale e ad oggi non viene piu' raccomandata.
Comunque, in presenza di un valore di PSA totale aumentato , una RM multiparametrica della prostata, da eseguire sempre in centri ad alta esperienza perche' la sua interpretazione corretta dipende molto dall'esperienza del radiologo, e' consigliabile per avere piu' ceretezze sulla causa dell'aumento del PSA totale.
Nel caso esposto la RM eseguita 3 mesi fa' riportava un PIRADS 2 , quindi assenza di significativo sospetto per neoplasia.
L'unico dato che consiglia di continuare con le indagini e' la minima riduzione del PSA totale dopo 3 mesi di terapia con dutasteride.
La terapia con dutasteride produce una riduzione intorno al 50% dopo 6 mesi di terapia,se il PSA e' legato a cause non neoplastiche.
Nella presente situazione il PSA totale dopo 3 mesi di terapia praticamente non varia ( solo da 5.0 a 4.7 ng/ml.
Puo' essere importante rivalutare il valore del PSA totale se il paziente continuera' la terapia con dutasteride ad ulteriori 3 mesi e se ancora non ridotto significativamente, ripetere la RM multiparametrica della prostata.
Ugualmente, se il paziente eseguira' l'intervento disostruttivo, il PSA totale dovrebbe scendere significativamente dopo la procedura ( dopo 30 giorni dalla procedura); in caso contrario ugualmente sara' utile ripetere la RM multiparametrica
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
la terapia con dutasteride e silodosina ( principi attivi dei due farmaci da lei indicati) , rappresenta una terapia di combinazione per una iperplasia prostatica importante e progressiva.
L'insorgenza di un episodio di blocco urinario o RAU con necessita' di posizionare il catetere vescicale, in assenza di altre patologie che possono giustificare una ipocontrattilita' del muscolo vescicale ( neurologiche ), indica una ostruzione severa da parte della prostata allo svuotamento vescicale, spesso con un terzo lobo prostatico aggettante in vescica. Questa situazione difficilmente viene risolta con una terapia medica anche di combinazione e generalmente rappresenta una indicazione assoluta ad un intervento chirurgico endoscopico disostruttivo.
Il fatto che la vescica sia andata in blocco, indica che l'ostruzione prostatica sta' producendo un danno significativo funzionale della vescica che va risolto in tempi brevi con intervento chirurgico.
Relativamente ai valori del PSA totale. Il PSA totale aumenta non solo per la presenza di una neoplasia prostatica ma anche in presenza di una iperplasia prostatica progressiva. Inoltre la RAU e la presenza di un catetere vescicale puo' ulteriormente aumentare i valori del PSA totale .
L'analisi del rapporto libero/totale da lei riportato non aggiunge molto all'analisi del PSA totale e ad oggi non viene piu' raccomandata.
Comunque, in presenza di un valore di PSA totale aumentato , una RM multiparametrica della prostata, da eseguire sempre in centri ad alta esperienza perche' la sua interpretazione corretta dipende molto dall'esperienza del radiologo, e' consigliabile per avere piu' ceretezze sulla causa dell'aumento del PSA totale.
Nel caso esposto la RM eseguita 3 mesi fa' riportava un PIRADS 2 , quindi assenza di significativo sospetto per neoplasia.
L'unico dato che consiglia di continuare con le indagini e' la minima riduzione del PSA totale dopo 3 mesi di terapia con dutasteride.
La terapia con dutasteride produce una riduzione intorno al 50% dopo 6 mesi di terapia,se il PSA e' legato a cause non neoplastiche.
Nella presente situazione il PSA totale dopo 3 mesi di terapia praticamente non varia ( solo da 5.0 a 4.7 ng/ml.
Puo' essere importante rivalutare il valore del PSA totale se il paziente continuera' la terapia con dutasteride ad ulteriori 3 mesi e se ancora non ridotto significativamente, ripetere la RM multiparametrica della prostata.
Ugualmente, se il paziente eseguira' l'intervento disostruttivo, il PSA totale dovrebbe scendere significativamente dopo la procedura ( dopo 30 giorni dalla procedura); in caso contrario ugualmente sara' utile ripetere la RM multiparametrica
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 163 visite dal 26/11/2025.
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